Reggio. Palazzo San Giorgio, una storia lunga cento anni

Reggio. Palazzo San Giorgio, una storia lunga cento anni

Elisabetta Marcianò

Reggio. Palazzo San Giorgio, una storia lunga cento anni

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sabato 10 Settembre 2022 - 09:55

Taglio del nastro dell’evento celebrativo. Calabrò: "La nostra memoria valore aggiunto da tutelare"

REGGIO CALABRIA – Inaugurata ieri pomeriggio la mostra “Palazzo San Giorgio 100 anni”, evento promosso dall’assessorato alla Cultura, nell’ambito delle iniziative dedicate alla celebrazione del centesimo anniversario dalla fondazione dello storico Palazzo Municipale reggino. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, il prefetto Massimo Mariani, l’assessora comunale alla Cultura, Irene Calabrò, il presidente del Consiglio comunale, Enzo Marra, e le autorità militari.

Simbolo post terremoto

Emblema del faticoso percorso di ripartenza intrapreso dalla città dopo la tragedia del terremoto del 1908, Palazzo San Giorgio, sede dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria, si presenta oggi agli occhi di cittadini e turisti quale espressione e testimonianza architettonica di indiscusso pregio e valore storico. Un simbolo della città il cui vissuto occorre custodire e tramandare alle future generazioni, nelle intenzioni degli amministratori.

In questa direzione si colloca il cammino di rilancio e riscoperta della memoria storica cittadina avviato dall’amministrazione comunale e che ha registrato nei mesi scorsi altri significativi momenti con l’intitolazione della Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” e l’istituzione della “Sala dei Sindaci”.

La curatela

La mostra, già programmata a suo tempo nel quadro delle linee di mandato fissate dal sindaco Falcomatà e condivisa con il presidente del Consiglio comunale Marra e il primo cittadino facente funzioni Brunetti, è stata progettata e definita dall’assessorato alla Cultura. In particolare, dall’assessora Calabrò e dalla dottoressa Loredana Pace.

La curatela della mostra è stata affidata alla professoressa Rosa Maria Cagliostro, al professore Renato G. Laganà e alla dottoressa Daniela Neri. Nella galleria di Palazzo San Giorgio si trovano i pannelli espositivi in cui è raccontata la posa della prima pietra, con la storia dell’edificazione e della rinascita della città nel post terremoto. Al piano superiore, nella Sala dei Sindaci, trovano spazio invece le teche con reperti originali dell’epoca e un racconto storico e architettonico realizzato attraverso iconografie.

Il futuro del palazzo

La mostra, ha evidenziato Brunetti, “è anche un modo per valorizzare i tanti vissuti e le numerose esperienze di vita che in cento anni si sono inevitabilmente intrecciati con il percorso amministrativo e con le vicende legate al governo della città. Cento anni portati benissimo e che si aprono al nuovo scenario che riguarderà il Palazzo Comunale da qui a breve nell’ambito del’intervento di riammodernamento ed efficientamento già programmato dall’amministrazione”.

Il lato umano

“Cento anni di Palazzo San Giorgio ma soprattutto cento anni di storia reggina – ha poi aggiunto l’assessora Calabrò – di personalità, vicende legate a questo territorio, donne e uomini che hanno vissuto gli spazi di questo prestigioso edificio. Un centenario che l’amministrazione comunale ha voluto disegnare guardando anche al lato umano e sentimentale che caratterizza Palazzo San Giorgio, in un momento storico in cui si avverte in modo molto forte l’esigenza di riavvicinare i cittadini ai luoghi della politica e dell’impegno per il bene comune.

L’apporto di associazioni e Touring Club

Questa iniziativa è un’idea nata già nella scorsa consiliatura con il sindaco Giuseppe Falcomatà, che aveva incontrato gli eredi dell’architetto Basile. Ovvero, il progettista del Palazzo e uno dei massimi esponenti del Liberty nel nostro Paese, autore pure del Transatlantico di Montecitorio.

Da parte degli organizzatori, un ringraziamento è stato rivolto anche alle associazioni che hanno sostenuto questo progetto, in primis il Touring Club con Domenico Cappellano. “L’auspicio, oggi, è che quello stesso spirito di rinascita che ha animato quella pagina storica cento anni fa, possa risvegliare tra cittadini e amministratori l’amore per la città e la voglia di lasciare un segno positivo”, hanno evidenziato gli amministratori.

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