Reggio. Pazzano interviene sui lavori stradali: "il regolamento che tutela la città è utilizzato?"

Reggio. Pazzano interviene sui lavori stradali: “il regolamento che tutela la città è utilizzato?”

Redazione

Reggio. Pazzano interviene sui lavori stradali: “il regolamento che tutela la città è utilizzato?”

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venerdì 20 Settembre 2024 - 08:14

Il consigliere Pazzano ha sollevato la questione del Regolamento in terza commissione, chiedendo la convocazione del Dirigente al ramo

REGGIO CALABRIA – “Esiste un Regolamento Comunale, entrato in vigore già nel 2008 che pone delle prescrizioni per le ditte che, a vario titolo, effettuano lavori di taglio sul manto stradale pubblico. Il Regolamento per i tagli stradali prevede azioni precise per quei tagli che prevedono la posa di tubi o cavi sotterranei, la costruzione di pozzetti, allacciamenti…”. E’ quanto riporta in una nota il Movimento de La Strada.
“Storicamente Reggio è purtroppo una gruviera in tal senso, spesso abbiamo in passato assistito a strade
asfaltate e dopo pochi giorni rotte per il passaggio di cavi o per altri interventi probabilmente
programmabili. Altrettanto spesso in città abbiamo assistito a ripristini del manto stradale non esattamente a regola d’arte,
piene di avvallamenti e spesso rischiose soprattutto per chi viaggia a due ruote.
Il Regolamento è un vero e proprio disciplinare che dispone prescrizioni estremamente chiare:
•⁠ ⁠La richiesta di taglio stradale ha una procedura che dovrebbe consentire una programmazione
•⁠ ⁠L’autorizzazione dovrebbe essere rilasciata solo dopo il pagamento al Comune di una cauzione o di
una polizza fideiussoria. Una cauzione che il Comune dovrebbe trattenere in caso di inadempienze o lavori non a regola d’arte.
•⁠ ⁠Il ripristino ha delle modalità precise, sia per la metratura d’asfalto da asfaltare nella carreggiata sia per
il perfetto rispetto della livelletta stradale. Un Regolamento che definisce il ripristino al centimetro.
A occhio e croce queste e le altre prescrizioni determinate dal Regolamento potrebbero non essere state
sempre seguite nelle varie esecuzioni dei lavori. Soprattutto sarà interessante conoscere con quali misure di cauzione o di compensazione il Comune abbia tutelato gli interessi della cittadinanza e le spese pubbliche per situazioni che, oggettivamente, non sembrano aver avuto i crismi indicati dal disciplinare.
Sottolineiamo che, secondo lo stesso Regolamento, i lavori di ripristino devono essere garantiti per non meno di 12 mesi. Un tempo congruo per definire se una cosa è stata eseguita bene o male. Se benino o maluccio, il Comune in che modi o termini si è difeso negli anni? Il consigliere Saverio Pazzano La Strada ha sollevato la questione del Regolamento in terza commissione, chiedendo la convocazione del Dirigente al ramo per conoscere la situazione nel merito. Uno stile di confronto e verifica per la tutela della sicurezza, della sicurezza della cittadinanza, degli interessi pubblici”.

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