I "nodi" numerici e la ripartenza, la questione delle presenze femminili nel nuovo esecutivo: tutto potrebbe risolversi entro giovedì 2 dicembre
REGGIO CALABRIA – Ieri alla fine l’interpartitica del centrosinistra – complice la presenza reggina del commissario regionale del Pd Stefano Graziano fin dal pomeriggio, per incontrare il gruppo consiliare dèm alla sede di via Filippini – s’è svolta a Palazzo San Giorgio, nel tardo pomeriggio.
Lo sprone di Graziano
Una fase plenaria con tanti “distinguo”, specialmente da parte di un Partito democratico crucciato dal percorso repentino e inaspettato che ha poi generato un’autentica “crisi al buio”, ha preceduto i rendez-vous individuali, o meglio per ciascuna delegazione.
È stato proprio Graziano a “darci un taglio” – almeno teoricamente: nella pratica, si vedrà nelle prossime ore –, esortando tutti i colleghi di schieramento: «Andiamo da Paolo Brunetti e chiudiamola rapidamente».
E in effetti, alla “plenaria” ha fatto séguito la litania degli incontri “singoli” col sindaco facente funzioni, protrattisi fino a notte.
Certo, come dice un politico “del ramo” particolarmente informato, sono parecchi giorni che quotidianamente si ripete la litania del «Chiudiamola qui», ma poi non si riesce a suturare questa ferita politica.
In questo caso, tuttavia, considerato che la “parte offesa” è principalmente il Partito democratico e, se solo avesse voluto, nei fatti si sarebbe già sciolto il Consiglio comunale…, è lecito il cauto ottimismo professato da più parti in seno alla coalizione.
Domani il feedback
Lo schema di riparto degli assessori, nelle richieste, ricalca quello formulato giorni fa – prima di alcune recenti, ulteriori arrabbiature –: il Pd chiederebbe 4 assessori e la presidenza dell’Assemblea, i Democratici progressisti 3, tutte le civiche complessivamente un paio, il Partito socialista uno (con la convergenza di A testa alta, che formava lista insieme al Psi), Italia Viva nessuno considerato che i renziani esprimono l’effe-effe.
Stando alle indiscrezioni più accreditate, dopo qualche ora di decantazione, domani da Brunetti dovrebbe arrivare il feedback rispetto alle richieste.
E sono diverse le variabili di cui tener conto. Per esempio, il probabile ridimensionamento generalizzato delle pretese delle singole forze organizzate e movimenti. Ai Dp verrebbero assegnati al massimo 2 assessorati, uno solo probabilmente alle civiche e forse nessuno ai Socialisti (fin qui, peraltro, rappresentati dall’unica eletta a sedere in Giunta, Irene Calabrò).
Nodo “rosa”
D’altro canto, è stato rilevato anche da Brunetti il tema delle necessarie presenze femminili in Giunta, apparentemente poco conciliabile – considerati anche alcuni veti – con l’idea d’allestire un esecutivo di soli eletti. E questo fa pensare che, malgrado le richieste in senso contrario, qualche esterno (…esterna, nel caso di specie) giocoforza alla fine potrebbe esserci.
Vero è che il Consiglio diventerà più “rosa” in seguito a qualche ripescaggio, causa sospensioni per la “Severino”; ma è vero pure che il Partito democratico, volendo, avrebbe ben tre elette – Nancy Iachino, Angela Martino e l’ex assessore al Welfare Lucia Nucera – da schierare.
Al contempo, in caso la lista per essere rappresentata in Giunta dovesse necessariamente convergere su una donna, visto che pare ormai difficilissimo che il Psi confermi Irene Calabrò a quel punto potrebbe essere Ata (A testa alta) a esprimere l’assessore.
Oltre a esser rimesse in gioco le deleghe di tutti gli attuali assessori, confermato il rimescolamento delle attribuzioni fin qui spettanti ai “consiglieri delegati”. E tra le deleghe che in precedenza il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva tenuto per sé (o ripreso: è il caso dei Beni confiscati, rispetto alla renziana Deborah Novarro) ne verrebbe riassegnata almeno qualcuna, dai Beni confiscati – appunto – all’Arredo urbano, dal Personale alle Feste mariane.
Azzeramento della Giunta già oggi?
L’azzeramento della Giunta comunale richiesto un po’ da tutte le forze politiche arriverebbe già oggi, martedì 30 novembre, insieme alle “risposte” alle singole richieste di partiti e civiche.
La nuova giunta Brunetti potrebbe prender vita tra mercoledì primo dicembre e giovedì 2 dicembre.
Rimane la nota “riserva” del Pd che, “alla santommaso”, per credere nella ripartenza vuol prima vedere. Per esempio i numeri, i nomi e i criteri che saranno utilizzati dal sindaco facente funzioni per comporre la sua squadra nuova di zecca.