Un vero evento, a 18 anni dalla precedente mostra reggina. Le opere dell'artista cittanovese visitabili a Palazzo Crupi fino al prossimo 18 febbraio
REGGIO CALABRIA – Un emozionato Cesare Berlingeri ha “fatto ritorno a casa” dopo 18 anni: una nuova mostra reggina dopo che la precedente “è diventata maggiorenne” per il grande artista cittanovese delle piegature, dei corpi, delle trasparenze è sicuramente un evento.
La conferenza stampa
In conferenza stampa, il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace, il metroconsigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e, sempre per la MetroCity, la dirigente al settore Sviluppo economico Giuseppina Attanasio insieme al direttore editoriale Exibart Cesare Biasini e allo stesso artista, umile da voler quasi sparire «perché un artista parla con le sue opere».
Cruciale l’immaginazione nel contemplare queste opere
Filippo Quartuccio ha rimarcato il «grande onore» di poter ospitare le opere di Berlingeri, evidenziando la «grande crescita dell’intero segmento culturale della Città metropolitana, che anche grazie a questa prestigiosa esposizione sarà capace anche di realizzare numeri importanti». Sotto il profilo squisitamente artistico-concettuale, ha fatto presente Biasini quanto ci sia nell’opera di Cesare Berlingeri anche “oltre” le stesse intenzioni dell’artista: «Nessuno, neppure lui, è in grado di fornire un’interpretazione univoca della sua opera, che ha molti livelli di “lettura”». E poi due citazioni illuminanti: «Noi guardiamo le opere, ma anche le opere ci guardano…». E ancora, per mettere sul gradino giusto la rilevanza dell’immaginazione, nel contemplare le opere di Berlingeri, ricordando le parole di uno straordinario incisore come Bruno Munari: «Il pensiero “pensa”, sì. Ma l’immaginazione “vede”».
Fra restituzione e umiltà
La Attanasio ha ribadito la rilevanza assoluta dell’evento – rammentando peraltro la propria amicizia pluridecennale con l’artista – e sottolineando come sullo sfondo in questa mostra ci sia «un senso di restituzione al luogo delle origini così come da parte del luogo d’origine verso l’artista, in un luogo, Palazzo Crupi, che è un po’ il simbolo della “restituzione”» in relazione a opere straordinarie che a lungo erano state ingiustamente sottratte alla fruibilità collettiva in ragione di risorse provenienti da attività criminose.
Per parte sua, Versace ha giustamente tessuto le lodi un «artista totale, conteso dalle più prestigiose gallerie internazionali e che però, con grande umiltà, non ha mai dimenticato le proprie radici. Anzi, continua a vivere e operare a Taurianova, a brevissima distanza dal luogo natio, Cittanova».
Delle parole di Cesare Berlingeri diremo a parte.
Nel corso dell’incontro con i cronisti – cui hanno preso parte anche molti amici, addetti ai lavori e ammiratori di Berlingeri –, uno schermo ha costantemente proiettato le immagini delle sue opere, degli speciali sulla sua dimensione artistica, delle interviste televisive rilasciate nel corso degli anni. Presente anche il sindaco di Cittanova e amico di sempre di Berlingeri Francesco Cosentino, che ha rimarcato l’importanza della sua produzione ma ancor più della dimensione umana di questo formidabile artista.
Il taglio del nastro
Poi, sotto gli occhi della compagna di sempre – la moglie Maria – e della figlia Cristina, alle redini dell’archivio e della stessa Fondazione “Cesare Berlingeri”, il taglio del nastro affidato all’intraprendente nipotino, che già s’era caricato sulle spalle l’onere di riprendere la conferenza stampa.
E poi un giro per le numerose, potentissime opere in mostra.
La personale di Cesare Berlingeri resterà visitabile a Palazzo Crupi (ore 8,30 / 19, dal martedì al sabato) fino al 18 febbraio.