"Grazie alla realizzazione del centro che nascerà in seguito alla vittoria del bando UNAR, offriremo servizi di tutela legale, psicologica e sanitaria"
REGGIO CALABRIA – Si è svolta stamattina presso la città metropolitana di Reggio Calabria sala Trisolini la conferenza stampa di presentazione di “un progetto storico per la città, ma anche per la regione.” A breve infatti aprirà il primo “centro contro le discriminazioni LGBT+ Calabria” le parole di Michela Calabrò, presidente associazione Arcigay Reggio Calabria “I Due Mari” al tavolo insieme a Filippo Quartuccio, delegato metropolitano alla cultura; Angela Martino, assessora politiche sociale e Paola Carbone delegata pari opportunità Metrocity; sedute anche Michela Calabrò presidente e a Mirella Giuffrè presidente Agedo RC, presenti rappresentanti degli altri partenr Cisme, Arci RC, Arci CS, coop Hooplà. Tra i partner istituzionali del progetto: Regione Calabria, città metropolitana di RC, comune di RC, comune di Cinquefrondi, comune di Caulonia. Il progetto realizzato con il contributo della presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale.
Svolta storica
“Il progetto nasce con l’idea di mettere a sistema i servizi già presenti sul territorio grazie ad Arcigay e Agedo. Potenziarli e strutturarli all’interno di un circolo virtuoso di sinergie e collaborazioni. Oltre alla tutela dei soggetti, anche uno sportello gratuito, e una serie di formazione a cascate su tutto il territorio. Anche la partecipazione attiva con le istituzioni, partecipazione piena e di condivisione di intenti per e ciò che vogliamo sottolineare è l’apertura da parte dei partner politici a sostenere il centro che diventa di fondamentale importanza. Oggi è un grande passo avanti per la comunità LGBT calabresi. Combattiamo le discriminazioni in famiglia, al lavoro, a scuola. Presto grazie alla realizzazione del centro che nascerà in seguito alla vittoria del bando UNAR, offriremo servizi di tutela legale e psicologica, consulenza e assistenza socio-sanitaria”.