Presenti in piazza i rappresentati dei17 comitati di Quartiere aderenti ad una rete che da anni conduce una battaglia per l'emanazione del regolamento
REGGIO CALABRIA – “Oggi abbiamo deciso di tornare in piazza perché sono venuti meno gli impegni presi dal Comune rispetto all’introduzione di un documento democratico essenziale: il regolamento dei comitati di quartiere.” dichiara Fabio Putortì, coordinatore dei 17 comitati di Quartiere aderenti ad una rete che da anni conduce una battaglia pubblica per l’emanazione di uno strumento capace di consentire la presenza dei cittadini nella vita pubblica e amministrativa. La richiesta infatti parte da lontano, fin dal 2019 con una petizione sottoscritta da 500 cittadini.
Nulla di fatto
“Oggi siamo ancora un passo indietro nonostante gli incontri e le varie audizioni con la Commissione preposta, l’ultima convocazione risale al 5 maggio e serviva proprio a chiudere il quadro normativo, ma la Commissione ha bloccato tutto sollevando la necessità del parere del segretario comunale (non vincolante) in merito alla eventuale incompatibilità del regolamento con le future Circoscrizioni. Le numerose richieste di incontro con lo stesso segretario in Commissione sono state disattese e ad oggi il quadro è questo: la Commissione non porta avanti i lavori, con il segretario non si riesce a fissare un incontro perciò l’iter è bloccato.”
Lunga battaglia
I rappresentati precisano ancora: “tutti gli impegni sono disattesi contrariamente a quello che viene dichiarato pubblicamente, oggi siamo qui ad invocare per l’ultima volta di ritornare sui propri passi e di rispettare questi impegni senza appellarsi a cavilli burocratici che servono, secondo noi, solo a rimandare la nascita di un documento necessario per la partecipazione democratica. Un altro punto da considerare è che loro danno priorità al regolamento per il ritorno delle circoscrizioni, sulle quali non abbiamo nulla contro, rispetto a quello dei Comitati. Sono due realtà totalmente diverse perciò non riusciamo a capire questa attesa.” – continua.
Nuova protesta
Il regolamento, già presente in molte città italiane. è uno strumento democratico necessario che consente ai comitati di quartiere, organi apolitici e aperti a tutti, di partecipare in modo ufficiale alla vita politica e amministrativa della città “la nostra è una richiesta legittima che tutela ogni cittadino. Aggiungo soltanto un’ultima cosa, se la situazione resta così stagnante saremo costretti, nostro malgrado, a tornare in piazza ed organizzare un manifestazione ancora più corposa e strutturata nel rispetto e per la tutela di un diritto imprescindibile.” – conclude.