L' operazione è il risultato di un' attività d’indagine condotta in collaborazione tra i Reparti dell’Organizzazione territoriale e forestale dell’Arma
REGGIO CALABRIA – Tra Motta San Giovanni, Montebello Jonico, Melito di Porto Salvo, Bova Marina e Condofuri, i carabinieri hanno condotto un’operazione finalizzata a reprimere la depauperazione del patrimonio ambientale. L’attività pianificata nei mesi scorsi, ha portato alla denuncia di 13 persone per varie violazioni riscontrate delle leggi quadro in materia edilizia nell’esecuzione di interventi in totale difformità del permesso di costruire o nell’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Nello specifico, nel corso del servizio, i militari dell’Ama hanno sottoposto a sequestro preventivo diverse abitazioni, relative pertinenze e piscine costruite in violazione dei vincoli paesaggistici e di rischio sismico oltre che varie attività commerciali per rilevanti inottemperanze riscontrate alle norme edilizie e ambientali.
In particolare, si annovera, tra queste, una impresa ove è stato verificato lo smaltimento non autorizzato di rifiuti liquidi, carcasse di elettrodomestici e moto d’acqua. In un altro rimessaggio è stata riscontrata l’occupazione abusiva dell’area demaniale marittima esterna con 15 barche e carrelli e altro esercizio commerciale per la presenza all’interno di una piscina costruita abusivamente in violazione dei vincoli paesaggistici e ambientali. E’ stato sequestrato anche un terreno adibito a discarica di materiale inerte, nonché di rottami di autoveicoli, costituenti rifiuto speciale, estesa per circa 1000 mq. in località
Mortara San Leo.
Non meno sintomatico dello spregio ambientale è il sequestro effettuato in uno degli scorci simbolici della costa, dove è stato sequestrato un manufatto abusivo, il cui censimento è stato possibile solo attraverso l’utilizzo di un elicottero dell’Elinucleo carabinieri di Vibo Valentia, così come il sopralluogo è stato propiziato dall’apporto della motovedetta e del Nucleo Subacquei di Messina.