La figura criminale dell’imprenditore era emersa nell’ambito delle operazioni di 'ndrangheta denominate: “Il Padrino” e “Gotha”
REGGIO CALABRIA – Beni per 3 milioni di euro, tra compendi aziendali, beni immobili, beni mobili, denaro contante, rapporti bancari e finanziari e relative disponibilità, sono stati sequestrati ad un imprenditore reggino. La figura criminale dell’imprenditore era emersa nell’ambito delle operazioni denominate: “Il Padrino”, che ha portato alla condanna in via definitiva dello stesso alla pena di anni otto di reclusione per associazione di tipo mafioso, e “Gotha”, nel cui ambito il predetto, allo stato degli atti e fatte salve successive valutazioni nel merito, è stato condannato, in primo grado, alla pena di mesi dieci di reclusione per minaccia grave, aggravata dal metodo mafioso.
Dopo aver delineato il profilo di pericolosità sociale “qualificata” del proposto, l’attività investigativa è stata indirizzata alla ricostruzione delle acquisizioni patrimoniali, dirette o indirette, effettuate nell’ultimo trentennio, accertando – attraverso una complessa, articolata e minuziosa attività di accertamento e riscontro documentale – i patrimoni dei quali il medesimo risultava disporre, direttamente o indirettamente, il cui valore era significativamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi.
Alla luce di queste risultanze, è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero patrimonio riconducibile al citato imprenditore, per un valore complessivo stimato in oltre 3 milioni di euro, tra i quali oltre 600.000 euro in contanti rinvenuti dalla Polizia di Stato a carico del figlio, ma riconducibili allo stesso, a seguito di un controllo su strada, occultati nella cabina di un automezzo adibito al trasporto di animali.