Reggio, una mappa digitale per contrastare le microdiscariche

Reggio, una mappa digitale per contrastare le microdiscariche

Mario Meliado

Reggio, una mappa digitale per contrastare le microdiscariche

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lunedì 09 Maggio 2022 - 17:00

La "sfida" al sindaco facente funzioni Brunetti: dotare l'Ente di un Piano per ridurre i cumuli indebiti d'immondizia e stanare gli evasori entro tre mesi

REGGIO CALABRIA – Presentata oggi a Palazzo San Giorgio una nuova iniziativa, di singolare impatto sotto il profilo della partecipazione e della cittadinanza attiva, che potrebbe rivelarsi davvero preziosa per contrastare con efficacia e tempestività il (nuovamente) diffuso fenomeno delle microdiscariche a Reggio Calabria.

Mappatura telematica

Reggio Calabria, 9 maggio 2022: rifiuti "en plein air" all'ex 208
Rifiuti en plein air all’ex 208 stamane. In zona, reintrodurre i cassonetti non è bastato

Il movimento La Strada, come esposto dal consigliere comunale – ed ex candidato sindaco – del movimento Saverio Pazzano, ha allestito una piattaforma digitale in cui raccogliere le segnalazioni dei cittadini di ogni indebito cumulo di rifiuti, e in città ce n’erano e ce ne sono davvero tanti, con tanto di foto e indirizzo preciso in cui si trova.

Una mappatura telematica just in time che potrebbe rendere molto più semplice e snello il lavoro di chi – Teknoservice – ha attualmente l’onere del servizio di raccolta dei rifiuti a Reggio.

Monitoraggio & controlli

Vero è pure che, in una città in cui sovente gli scarti sono stati sparsi ovunque a casaccio e anche – spesso – dati alle fiamme, serve anche un’azione di monitoraggio e controllo particolarmente ficcante.
A fronte di «11.800 mancati interventi nell’ultimo anno e mezzo di mandato da parte dell’ex gestore della raccolta dei rifiuti a Reggio, l’Avr», cifra davvero abnorme peraltro relativa a segnalazioni dirette dell’Amministrazione comunale all’azienda, è chiaro che serve una solerzia completamente nuova.

E l’idea di fare perno sulla cittadinanza attiva non sembra peregrina, anche perché tante sono, nel recente passato, le case history di servizi web – a dimensione urbana come su scala decisamente sovradimensionata – che proprio raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, via mail o anche semplicemente attraverso il proprio smartphone, hanno contribuito rapidamente a centrare l’obiettivo di servizi più agili ed efficaci.

Costo sociale insensato

Rifiuti ovunque al rione Modena, nella zona del Campo Coni
Rifiuti lasciati ovunque al rione Modena, nella zona del Campo Coni

Resta un dato: le microdiscariche «non solo rappresentano uno scoglio in termini d’invivibilità per i reggini, ma incarnano anche un costo – ha spiegato Pazzano in conferenza stampa –, perché sono tutti rifiuti indifferenziati, e in questo senso non utili al riciclo né a generare profitti economici. Questo implica un costo sociale enorme: per gli importi necessari a smaltire questi rifiuti indifferenziati, ma anche perché le microdiscariche in concreto si traducono in altri servizi che il gestore non può erogare».
Ecco allora che il tema non concerne solo quartieri “difficili”, e ancor più sotto il profilo della corretta selezione degli scarti, come Arghillà o rione Marconi.

Strumento a costo zero. Scopo: tenere la città pulita

La Strada

«Il problema – osserva il consigliere Pazzano davanti ai cronisti – investe le aree collinari, travolge la costa, da Bocale a Gallico… Ecco allora che abbiamo chiesto ai cittadini di mandarci delle foto, che non sono delle semplici “foto d’immondizia”. Abbiamo fornito e forniremo alla cittadinanza una mappa interattiva, con le aree nelle quali si trovano in atto delle microdiscariche, con la loro precisa collocazione: questo è uno strumento che forniamo a costo zero all’Amministrazione comunale, alle Commissioni consiliari, ai settori. A cosa serve? A tenere la città pulita».

Contemporaneamente, «non è difficile rendersi conto che sono sempre gli stessi posti».
L’aspetto positivo, tuttavia, è che questo dato anche per via telematica può così materializzarsi davanti agli occhi di chi deve sanzionare la creazione di questi indebiti cumuli di rifiuti en plein air.

«Ora, lavoro congiunto per stanare chi non paga»

Ma la cosa non finisce affatto qui. Anzi.
La mappa digitale delle microdiscariche, oltre che una potenziale killer application di pubblica utilità, diventa pure un pretesto per dare maggior forza a una richiesta del movimento La Strada: che si realizzi finalmente, in Commissione, un «lavoro congiunto che a oggi non ci risulta essere mai stato portato avanti, tra Hermes, settore Tributi, ufficio Anagrafe, Polizia locale, ufficio Ambiente, sindaco e tutti i consiglieri delegati seduti contestualmente in Commissione, strumento ufficiale in cui ogni cosa viene verbalizzata, per un serio, decisivo contrasto all’evasione, in questo caso della Tari. Noi vogliamo che ne venga fuori un elenco dei non iscritti a ruolo.

Saverio Pazzano, consigliere comunale de La Strada
Il consigliere comunale d’opposizione Saverio Pazzano (La Strada)

Questo – puntualizza Saverio Pazzano – non vuol dire demonizzare chi ha difficoltà economiche, chi non ce la fa: vuol dire, invece, mettere all’indice la grande maggioranza di quanti, tra gli inadempienti, se ne approfittano, costituendo peraltro un costo sociale onerosissimo per la città. Lungi dal sapere “chi” siano gli evasori, oggi noi non ne conosciamo neppure il numero; e questo già ci fa capire come sia possibile che quest’ingentissima evasione dei tributi locali continui a esserci.

Peraltro, quando c’è una misura buona, intelligente dell’Amministrazione noi siamo sempre i primi a riconoscerlo: e nell’ultimo periodo questo è stato fatto per quanto riguarda i canoni di locazione per l’Edilizia residenziale pubblica, in modo che gli “irregolari” possano mettersi in regola. Il problema sta proprio in chi non è iscritto a ruolo».

“Sfida” al sindaco: si può fare in tre mesi

E naturalmente ne discendono altre richieste avanzate con vigore dal movimento.
«Vogliamo sapere con precisione giorno dopo giorno quanti agenti della Polizia locale sono scesi in strada, in quali zone hanno operato, quante sanzioni hanno comminato – “dà la sveglia” l’ex candidato alla fascia tricolore –. Vogliamo sapere con precisione quali sono le aree videosorvegliate. Vogliamo sapere con precisione a quanto ammonta l’evasione secondo l’Amministrazione comunale. Basta con le approssimazioni. Noi confidiamo nell’attenzione della Giunta comunale, e “sfidiamo” il sindaco a munire l’Ente entro un trimestre di un Piano molto preciso per ridurre le microdiscariche, stanare chi non paga e avere un livello di trasparenza e di conoscenza condivisa molto più alto su questi punti». 

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