Regionali: centro destra col dilemma Musumeci. E il guastafeste Cateno De Luca

Regionali: centro destra col dilemma Musumeci. E il guastafeste Cateno De Luca

Rosaria Brancato

Regionali: centro destra col dilemma Musumeci. E il guastafeste Cateno De Luca

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venerdì 07 Maggio 2021 - 10:31

Musumeci punta a ricandidatura e rientro in giunta di Ruggero Razza. Ma gli alleati non sono entusiasti e all'orizzonte spunta De Luca

Mentre la Sicilia è in sospeso tra “l’arancione e il giallo”, il centro destra è alle prese con altri dilemmi in vista delle Regionali 2022. Ad allertare gli animi della coalizione ci ha pensato proprio Musumeci convocando nei giorni scorsi un vertice che poi però, divenuto ad alto rischio scontro, è stato dirottato su altri temi.

Le tentazioni di Musumeci

Due sono le idee del Presidente in questo momento: la ricandidatura alla guida della Regione Siciliana ed il rientro in giunta dell’ex assessore alla sanità Ruggero Razza, suo delfino (che però sul punto è molto riluttante). Entrambe le idee non sono state prese bene dagli alleati, se non dal coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè che però ha fatto capire chiaramente di voler dettare le regole (oggi e domani).

I mal di pancia

Che Musumeci voglia ricandidarsi, nonostante avesse negli anni scorsi dichiarato che il suo sarebbe stato un solo mandato, è cosa nota da un po’, ma che le forze di maggioranza non prendono con molto entusiasmo. Tant’è che alla riunione dei giorni scorsi, quando si è compreso l’ordine del giorno che il governatore intendeva affrontare Lega ed Mpa hanno disertato.

L’asse Musumeci-Miccichè

Musumeci, azzoppato dall’indagine che ha spinto Razza a dimettersi, sta provando a rinnovare l’asse, sempre piuttosto traballante con Miccichè, che vuole la riconferma (sarebbe la terza nell’arco di oltre 20 anni) alla presidenza dell’Ars. Così Musumeci nell’ipotizzare a stretto giro di posta il rientro del suo delfino in giunta, alla luce anche di un’indagine che almeno nei suoi confronti si sta ridimensionando, vorrebbe affidargli un’altra delega, ad esempio i Trasporti, attualmente in mano a Forza Italia con il più “musumeciano” degli assessori, Marco Falcone. In realtà Musumeci preferirebbe il ritorno di Razza alla sanità ma appare assai improbabile, così ha optato per un’asse con Miccichè, che però ha replicato: “ok, va bene, ma il nome dell’assessore alla sanità lo scelgo io”.

Tensioni

In sostanza Miccichè in cambio vuole il controllo totale della delega più pesante in Sicilia in questo momento. Il “pensiero stupendo”, però, pur allettando molto i due, giacchè Ruggero Razza è molto tiepido, sta innervosendo gli alleati. Da un lato c’è chi, come gli autonomisti o i centristi aspira alla delega alla sanità e comunque non vuole stare fuori dalle decisioni chiave per il 2022. Dall’altro l’ipotesi di ricandidare Musumeci non incontra il favore di molti, Lega in testa. Infine e non è un dettaglio, in Forza Italia i mal di pancia nei confronti di Miccichè ci sono, e anche tanti. Insomma gli esiti non sono facili né scontati e per inciso va detto che frattanto, oltre la toppa dell’assessora Baglieri, non sfiora nessuno l’idea che in una giunta che si rispetti il rapporto numerico tra uomini e donne dovrebbe essere ben più alto di 12 a 1.

Anche Razza tiepido

Musumeci ha la strada tutta in salita, lo stesso Ruggero Razza non è entusiasta all’idea di continuare in una posizione di sovraesposizione come accadrebbe in caso di un suo rientro in giunta, sia alla sanità che ad altra delega. E questo indipendentemente dall’esito delle indagini che potrebbero non concludersi a breve.

La variabile impazzita

In questo quadro c’è la “variabile impazzita”, ovvero Cateno De Luca, pronto a candidarsi come out sider contro Musumeci “o i suoi compagni di merenda”, e che ha già annunciato un “canoro-tour” nei confronti del Presidente e degli altri candidati.

Cateno il guastafesta

Cateno è il guastafesta della situazione perché di fastidio, e non solo al centro destra, ne potrà dare anche perché punterà tutto sull’autonomia mai realmente applicata in Sicilia e sulle delusioni che i siciliani hanno accumulato in questi decenni (compresi gli ultimi anni). Su Cateno potrebbero convogliare gli autonomisti e non solo, sebbene l’aspetto più difficile con lui sarà quello delle alleanze. Sono in pochi a fidarsi di un’alleanza col sindaco di Messina, ma d’altra parte De Luca ha dimostrato che è in grado di tirare dritto al di là dei fatti contingenti. Anche solo per fare un dispetto e rendere indigeribili le giornate di Musumeci e alleati da oggi fino a fine anno.

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11 commenti

  1. Prima di esprimere qualsiasi preferenza di voto vi invito a vedere delle immagini della strade sopraelevate di Congquing in Cina.Che ci azzecca? Non so collocare il periodo storico in cui la Sicilia si trova: Età della pietra, ma offenderei i nostri antenati.Molto peggio.Dove c’era il deserto e qualche rara oasi gli Arabi hanno costruito città che tu siciliano vai a visitare per turismo.Quaranta anni fa il deserto ora Dubai.Un ponte miracolosamente unirà le sponde di due regioni povere e sarà
    magicamente ricchezza.Niente fermerà Sicilia e Calabria unite. Non so se sono più patetici i miei commenti o le cose che leggo .Cara direttrice era bello il tempo in cui in estate andavamo al cinema all’aperto con i nostri bambini.Pensa a quanto poco abbiamo fatto per loro.

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  2. Cateno per sempre 7 Maggio 2021 12:23

    Sono sicuro che Cateno stravincerà alla faccia di chi voi conoscete bene Voi chi? Voi Un uomo solo al comando..Finalmente un vero uomo che non ha nulla da imbiancarsi.Nessuna parete di casa.

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    1. Un vero uomo che non ha nulla da imbiancarsi…… già, perché ha già”imbiancato” tutto visto le sue entrate 😏….. stravincerà…. certamente, se avrà il seguito dei “followers ” come lei che votano il” personaggio” e non la persona ……lui ha “creato” tutto per arrivare dove ha sempre mirato……Messina è stato il suo” trampolino di lancio” perché Cateno De Luca vuole il ” potere ” non potere aiutare il Sud come ha cercato e cerca di farci credere …..”u santu passa na vota” e non credo possa essere” miracolato” due volte perché il popolo per fortuna non è fatto solo di” followers” e non è stupido e i “Cateno per sempre” insieme a lui sono destinati ad essere meteore ……si parlerà di loro finché è il loro momento …..poi ci sarà l’oblio……per certi versi è iniziato …..non avete notato che non c è più nessuna trasmissione che lo ospita ?….. Il declino è lento ,ma inesorabile …..tempo al tempo e tutto torna al suo posto …..il posto che ognuno di noi è destinato ad avere no il posto che si “brama “di avere…..

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  3. Dopo quello che ha fatto o che non ha fatto per la Sicilia e per Messina, con quale coraggio si ripresenta ? Se dovesse succedere , spero che i Siciliani si ricordino.

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  4. Non mi sembre giusto per Musumeci farsi comandare o ricattare da Miccichè. Se ciò dovesse accadere in molti non voteremo più Musumeci.

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  5. salvatore serra 7 Maggio 2021 13:47

    Da una disamina su ciò che in Sicilia si è fatto, mi verrebbe da dire, poco o quasi nulla, il presidente MUSUMECI è un uomo che non decide, è colui il quale ai microfoni dichiara di non sapere nulla su cio che i suoi assessori fanno, da questo poche parole si comprende chi veramente è Musumeci, ovvero una persona che delega altri senza poi chiedere cio che fanno. Ben venga alla presidenza della regione una scheggia impazzita, sarà poco delicato nell’esprimersi, ma è abbastanza capace per capovolgere le sorti di una comunità, lo ha dimostrato sempre, x ultimo al governo della città di Messina, al disastro finanziario, oggi dopo quasi tre anni parliamo di rilancio, di investimenti, di assunzioni, di fuoriuscita dal dissesto. I messinesi tutti cosi come tutto il resto della Sicilia potrebbero finalmente realizzare quel sogno autonomista che ci appartiene.

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    1. Un momento……non siamo fuori dal dissesto ed in ogni caso il piano per uscire è un piano lacrime e sangue per i contribuenti e questo già si vede dalle tariffe di acqua, rifiuti e IMU fra le più alte d’Italia. Anche io lo avrei saputo fare……e anche gratis per il Comune.

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  6. ..per molti CHE COMMENTAVANO QUI, soloni e grandi esperti di economia, di strade, di civiltà, di baracche, di piani, di dissesti, di assunzioni e di scandali…De Luca era un pazzo, un incompetente, un maleducato, un campagnolo….e adesso….ahah ahah come è evidente che aveva toccato il vostro giardino privato, la vostra abitudine a fare i parassiti…ma guarda adesso va alla regione…patetici da sempre…grande CATENO..FALLI ALZARE DALLA SEDIA.

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    1. Per un attimo, ero tentata dal mettere il pollice verso ,visto che ho già commentato ,ma non sarei stata me stessa perché io ,se dissento, affronto.Io non sono una grande esperta di “economia” ma dico che l'” economia” lui l ha fatta nelle nostre tasche,non sono esperta di strade ma che ha fatto ? L’autostrada del ☀️?Di civiltà? Parola sconosciuta al suo “idolo ” visto come si comporta e visto come parla ..di baracche che svuota ma non bonifica 😏,di piani? Quali piani ? I suoi voleva dire ? Certamente, perché con i suoi piani ha creato le sue partecipate …..i dissesti …..mi limito a quelli degli alberi 😏….. assunzioni ? Perché sono tutte per concorso le assunzioni effettuate nelle sue partecipate?Quando sono stati banditi i concorsi per Messina Social City per esempio ? Scandali ? Quali ? Quelli creati da lui per alzare polveroni inutili?”Egregia” più che giardino privato ha osato toccare il lavoro di onesti padri di famiglia …ha toccato i lavoratori, no i nullafacenti che hanno e continuano ad avere il deretano incollato alla sedia…..quindi prima di fare alzare dalla sedia (per chi la usa durante il suo lavoro) chi lavora,si preoccupasse di migliorare,di aiutare,di gratificare il popolo Messinese che non è fatto solo di “porci,”scecchi’,’conigli’, e comunque lui in mezzo agli “animali” non sta facendo la figura del ” RE LEONE”😏 ma del Re🦚per non dire un ‘ altra cosa😖

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    2. Difatti la tari è aumentate di 2 milioni di euro e gli incentivi per la differenziata spariti.
      Il piano di dissesto se ho ben capito, ma non me ne intendo sia chiaro, ha sollevato il comune dai debiti delle partecipate, ma non è che siano stati appianati.
      Il comune non stampa ancora carta moneta.

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  7. Senza voler entrare nel merito delle qualità personali e politiche di De Luca, è impensabile che un personaggio così divisivo come lui e con lo svantaggio di non provenire da Palermo o Catania possa riuscire ad essere eletto come Presidente di Regione.

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