La candidata di "Siciliani Liberi" alla presidenza della Regione contro la direttiva europea che favorirebbe le multinazionali
La candidata alla Presidenza della Regione Siciliana di Siciliani Liberi, Eliana Esposito, è intervenuta sulla direttiva 2006/123/CE, la cosiddetta “Direttiva Bolkestain”, che, secondo l’esponente indipendentista, “mette a repentaglio in Sicilia il lavoro di centinaia di aziende locali, perché si prevede un’ultima stagione e poi tutti i sogni del settore balneazione verranno venduti alle multinazionali”.
“Questa direttiva europea – sostiene Eliana Esposito – danneggia migliaia di famiglie impiegate nel settore. Dopo il 2023 tutte le concessioni demaniali verranno ritirate e messe all’asta, senza pensare a chi magari ha investito e si è indebitato per realizzare la struttura, il lido, per impiegare personale, acquistare beni. Mettere all’asta le licenze vuol dire annullare il valore dell’investimento realizzato in virtù di una concessione demaniale; vuol dire dover concorrere con nomi stratosferici e con le multinazionali del settore, verso le quali nessun imprenditore locale sarà in grado di competere per ricomprarsi la propria concessione”.
E chi le tocca le spiagge, mica le rubano credo che sia giusto che i proprietari dei lidi paghino qualcosa considerando gli introiti che hanno, due sdraio e un ombrellone 20 euro al giorno. Forse la Esposito va nelle spiagge libere.
Chi ha postato il commento precedente forse non conosce la Direttiva Bolkestein. La Esposito ha assolutamente ragione: vogliono dare le concessioni dei lidi alle multinazionali. Il che non conviene a nessun siciliano: arricchire le multinazionali significa impoverire il territorio perché quei soldi che incasseranno le multinazionali prenderanno il volo e saranno spesi altrove. Non ci vuole molto a capire una cosa del genere…