Sfogo amaro del candidato in pectore del centrosinistra sulla sua pagina Facebook. Ma i vertici dèm smentiscono d'avergli chiesto di farsi da parte
Cade definitivamente la “pista”-Nicola Irto nel centrosinistra per le Regionali calabresi? A farlo capire è lui stesso: ma c’è un “giallo”.
Lo sfogo
«Pur confermando il mio impegno, ribadisco che nei fatti la mia candidatura e quindi la scelta della comunità democratica calabrese è del tutto superata» afferma Irto, vice presidente del Consiglio regionale, già indicato come candidato della coalizione di centrosinistra per la guida della Regione Calabria, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
«Ho incontrato – prosegue Irto – nei giorni scorsi il segretario del Pd, Enrico Letta. È stata una discussione vera, forse la più sincera di sempre. Mi è stato spiegato che per fare un accordo politico con il M5S è opportuno individuare un’altra candidatura. Ho ricordato che la mia non è stata un’autocandidatura: avevo dato la mia disponibilità dopo una pressante richiesta da parte di tutto il Pd, ed avevo accettato per la lealtà verso la mia terra. Se siamo arrivati a questo punto non è per una mia indisponibilità alla costruzione di nuove alleanze, ma perché ho posto pubblicamente grandi questioni politiche in ordine allo stato del Pd e ai problemi della mia regione, a cominciare dalla sanità, che rimangono purtroppo tutti attuali ed inevasi. Questioni imprescindibili per la Calabria che prima o dopo andranno affrontate».
Nonostante questo, precisa Nicola Irto, «ho fatto sapere che non mancherà il mio contributo. Ho chiarito che non vado in vacanza ma lavorerò, nei modi che saranno più opportuni, per cambiare il Partito democratico e per mettere al centro dell’interesse nazionale i problemi della Calabria. Noi la Calabria, presto o tardi, la cambieremo davvero».
Il “giallo”
Fonti del Nazareno però fanno sapere che «nessuno ha chiesto a Irto di ritirarsi». Per il Nazareno e la segreteria del Pd il candidato del Pd è e rimane Irto come confermato nell’ ultima visita nella Regione del responsabile Enti Locali Francesco Boccia e dal colloquio avuto ieri stesso tra Irto e il segretario Enrico Letta.
Tutto questo, spiegano dal Nazareno, non esclude l’opportunità politica e l’utilità della costruzione di una coalizione di centrosinistra forte e di un dialogo positivo e costruttivo con M5s che è andato avanti nelle scorse settimane e che certamente proseguirà.
Quesiti senza risposta
in qui, le notizie e le elucubrazioni rilanciate dallo stesso Irto, dal Pd e dalle agenzie di stampa. Ma è questo il nome adatto per poter proseguire nel dialogo che porti ad avere un’alleanza locale e un candidato Presidente comune col Cinquestelle?
Irto, ma soprattutto Letta, dovrebbero rispondere – con una sincerità che a questo punto gli elettori d’area pretendono – a questa domanda, prima di proseguire in quest’incidentato cammino. Le parole di Conte, tanto per dirne una, indicavano con chiarezza difficilmente eludibile la strada: Cinquestelle vuole un candidato civico. E invece il Pd “ha già dato”, e in una direzione sbagliata, come dimostra il capitolo-Callipo.
Se poi avranno del tempo residuo, potranno evadere pure altri quesiti probabilmente di qualche rilievo. Per dire, se al di là della missione di Francesco Boccia ha sortito effetti concreti o no l’indicazione di una serie di gravissimi problemi interni da parte di Irto, nel ritirarsi “per la prima volta”. O magari, posto che domani sarà ufficializzato il candidato alla Presidenza del centrodestra, entro quando vorrebbero indicare il proprio candidato “definitivo”. Che l’M5S l’appoggi o meno.