Regionali, lite furibonda (a distanza) tra Nino e Amalia

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Redazione

Regionali, lite furibonda (a distanza) tra Nino e Amalia

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martedì 28 Settembre 2021 - 10:40

Scontro Spirlì/Bruni: forse il momento più duro nell'intera campagna elettorale di un confronto "a distanza" fin qui tutto sommato "all'acqua di rose"

REGGIO CALABRIA – Scontro al fulmicotone, in queste ore, tra la candidata alla Presidenza del centrosinistra Amalia Bruni e il Governatore facente funzioni Nino Spirlì, tra le massime espressioni calabresi della Lega.
Uno scambio d’accuse – anche legate alle capacità personali – che è stato forse il momento più duro, in questa campagna elettorale per il voto del 3 e 4 ottobre, di un confronto “a distanza” fin qui tutto sommato all’acqua di rose.

Torri eburnee

Ad aprire la contesa é stata Amalia Bruni, direttrice del Centro di Neurogenetica di Lamezia Terme, che senza mezzi termini ha accusato Spirlì d’«incompetenza nella gestione della pandemia» e d’«incapacità in ambito sanitario, fino a diventare addirittura pericoloso per la gente».
La candidata ha fatto riferimento, in particolare, al «mancato utilizzo dei 250 milioni di euro» accantonati per fronteggiare l’emergenza Covid. “Spirlì, che nel frattempo ha cominciato a fare a scaricabarile con i commissari – ha aggiunto la Bruni – è rimasto chiuso nella sua ‘torre d’avorio’ senza muovere un dito“».

«Becchina del Pd calabrese»

Spirlì, già designato per la vicepresidenza della Regione in caso di vittoria di Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra, ha replicato con una dichiarazione fortemente polemica. «La signora dei vetrini, becchìna del Pd in Calabria – ha detto l’attuale presidente facente funzioni della Regione – continua a vedere torri d’avorio dappertutto. Più o meno quelle in cui è vissuta lei, inutilmente foraggiata da passate amministrazioni compiacenti“».

La ‘nuova’ Regione? «Fuori gli Spirlì e gli Occhiuto»

Non è mancata la durissima controreplica della ricercatrice di Lamezia Terme. «Basta con chi guadagnando una barca di soldi, grazie a consistenti indennità e stipendi, ha contribuito ad affossare la Calabria. Nella ‘Nuova Regione’ non c’è posto per Spirli, che ha responsabilità morali e materiali, per Occhiuto e per tutti quelli che non hanno fatto niente per migliorare la situazione» ha asserito la candidata alla Presidenza per la coalizione di centrosinistra, annunciando la sua «volontà di rimettere le cose a posto» in caso di vittoria, che somiglia molto da vicino a un ricorso a un mega spoil system.

«La Regione – ha aggiunto la Bruni – dovrà essere al servizio dei cittadini, per i quali bisognerà avere rispetto e grande considerazione. È un mio impegno preciso. Metteremo in campo forze nuove e competenti. Il 3 e il 4 ottobre togliamo la Regione dalle mani di Spirlì e Occhiuto».

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