Si torna a parlare di famiglia tradizionale con una proposta di legge di Fratelli d'Italia presentata a Palermo presso l'Assemblea Regionale
Anche la Sicilia avrà una giornata per la famiglia tradizionale. Una iniziativa simile è stata adottata dal Comune di Lodi in Lombardia ma l'unica manifestazione sull'argomento è il ben noto Family Day. Non esiste tuttavia una legge nazionale o regionale sull'argomento, oggi però, è stata depositata all'Ars una proposta di legge in tal senso:
“Madre, padre e figli, questa è la famiglia tradizionale e costituisce le fondamenta della nostra società e della nostra cultura, a loro va intitolata una giornata.”
Con questa apertura il deputato regionale Antonio Catalfamo – capogruppo per Fratelli d’Italia – annuncia di aver depositato un disegno di legge che istituisce la giornata regionale per la famiglia tradizionale.
“Ormai si celebra ogni tipo di costume, spesso non è detto che sia utile alla crescita morale della nostra società che resta cristiana. La stragrande maggioranza di famiglie in Sicilia e in Italia è composta da uomo e donna ed è a loro che devono andare le nostre forme di tutela e di riconoscimento. Nella legge abbiamo chiarito che la famiglia tradizionale non è necessariamente quella unita da rito religioso di qualunque fede ma anche la convivenza certificata formalmente o meno. Oggi c’è chi non può permettersi di celebrare un matrimonio – ha dichiarato il deputato barcellonese – e anche per questo una giornata dedicata è occasione per parlare di forme di sostegno in tal senso alle giovani coppie.”
La giornata regionale si dovrebbe tenere ogni 15 settembre, specifica Catalfamo: “una data che sarà un omaggio alla visita del Papa a Palermo, il prossimo 15 settembre. Papa Francesco ha più volte ricordato l’importanza nella nostra società della famiglia, una importanza ribadita nei suoi recenti Angelus. Non dobbiamo perdere di vista che la nostra è una terra che poggia le sue fondamneta sulla tradizione e l’equilibrio tra uomo e donna. Anche per questo riteniamo, invece di parlare solo di crocifissi fuori dalle scuole, di dover insistere sull’argomento proponendolo nelle scuole siciliane. La nostra sarà la prima Regione d’Italia a riconoscere il valore culturale della famiglia tradizionale.” Ha concluso il deputato.