Una convenzione che è stata riscritta e che consentirà agli aeroporti di Trapani e Comiso di attirare maggiori flussi turistici e, di conseguenza, permettere alle compagnie aree di restare in Sicilia.
Parecchia apprensione per la votazione di oggi a Palermo, utile a sbloccare i fondi per il co-marketing degli aeroporti di Birgi e Comiso. Risorse fondamentali per dare nuova linfa agli aeroporti siciliani, in crisi da circa tre anni per il numero di affluenza, nonostante la domanda di turisti sia cresciuta di un quarto in Sicilia, negli ultimi due anni. Apprensione soprattutto per l'indotto che genera oggi più di duemila posti di lavoro tra servizi, sicurezza e trasporti.
Martedì 24 luglio si è riunita la V Commissione dell’Ars – Cultura, formazione e lavoro – per decidere le sorti degli aeroporti di Birgi (Trapani) e Comiso. La Commissione regionale era stata chiamata ad approvare i piani di promozione turistica territoriale propedeutici ai bandi dai quali ci si aspetta ovviamente il rilancio dei due scali.
La scorsa settimana non si era però raggiunto il numero legale necessario alla votazione. Presenti questa volta il presidente Luca Sammartino, il vicepresidente Giovanni Di Caro, il vicepresidente Giovanni Galluzzo e il segretario Antonio Catalfamo, quest'ultimo a margine della lunga commissione ha commentato:
"Speriamo che questa iniezione di risorse possa far ripartire il ciclo virtuoso che con difficoltà si era avviato in queste infrastrutture prima del 2015. L'aeroporto di Trapani è fondamentale per gli approdi a Pantelleria, Marsala, Erice e costituisce di fatto il riferimento per molti turisti. Bene l'assessorato regionale al turismo che ha creduto in questa importante misura indispensabile per salvare questi due aeroporti."