Annullata una determina dirigenziale con cui si autorizzava l'acquisto di gadget per 164mila euro. Rimossa la dirigente di settore che aveva adottato l'atto
REGGIO CALABRIA – Il Governatore calabrese Roberto Occhiuto l’aveva detto a più riprese, fra il largo scetticismo generale: non verso la sua persona o verso una specifica parte politica, ma perché Governi regionali di centrodestra e centrosinistra indifferentemente, nel tempo, la spesa pubblica causata dalla Regione Calabria in un modo o nell’altro hanno finito sempre per incrementarla.
Invece Occhiuto sembra fare sul serio, quanto alla sua idea-forza d’impedire le “spese folli” alla Regione: e ha dato concreto inizio alla sua ‘campagna’ di razionalizzazione della spesa con un atto “forte”.
Determina revocata, dirigente rimossa
«Mi hanno mandato questo decreto – ha scritto ieri sui social, pubblicando anche la foto di una parte della relativa determina – per l’acquisto di gadget per 164.122,94 euro. Non ne sapevo nulla perché le determine dei dirigenti non passano dalla Presidenza. Entro lunedì sarà revocato, perché non condivido importo e procedure. Inoltre, la dirigente di quel settore sarà rimossa. Tutti, anche i dirigenti, devono sapere che da 6 mesi è cambiata la musica», ha evidenziato lapidariamente il Presidente della Giunta regionale in un tweet.
Non sappiamo quale sia l’intensità e il grado di priorità con cui Occhiuto intenda piazzare questa “crociata moralizzatrice” in agenda.
Di certo, se intenderà proseguire nella sua opera di spending review, come ripetutamente sottolineato da molti osservatori, ma soprattutto dalla Corte dei Conti, avrà davvero parecchio da lavorare.
Il plauso della Lega
Un atto, e un comportamento, che hanno immediatamente ricevuto il plauso del commissario regionale della Lega, Gianfranco Saccomanno: «Un’azione concreta che dimostra come sia corretto controllare la gestione della cosa pubblica ed eliminare quelle condotte che mettono in crisi l’oggettività del comportamento tendente a tutelare il bene comune. Un modello di correttezza che era scomparso dagli uffici regionali e che potrà, comunque, di essere d’esempio per tutti gli altri», rileva il politico rosarnese, auspicando l’istituzione di «un ufficio per il controllo di tutti gli atti e di tutte le eventuali segnalazioni».