Ai progetti possono partecipare anche gli enti di culto. L'assessore regionale Ippolito ha accolto l'istanza del deputato Danilo Lo Giudice. Adesso c'è tempo fino al 22 gennaio
Prorogati i termini di presentazione dei progetti per il finanziamento di cantieri di lavoro e di servizi, in un primo momento fissati per il 23 novembre. Al momento sono stati presentati solo 40 istanze (tra esse figurava quella del Comune di S. Teresa di Riva e solo qualche altra per quanto concerne il messinese). Solo il 15% dei Comuni ha inviato la documentazione.
Da qui la richiesta dell’on. Danilo Lo Giudice (che è sindaco di S. Teresa di Riva) all’assessore al Lavoro e alla Famiglia Mariella Ippolito di prorogare la scadenza.
In virtù di ciò il termine ultimo di presentazione dei progetti dei cantieri di lavoro, sia per i Comuni con popolazione inferiore ai 150mila abitanti quanto per gli enti di culto, è stato prorogato sino alle 13 del 22 gennaio 2019. Termine perentorio fa presente il dirigente generale del dipartimento. Viene altresì specificato che “la proroga in favore dei Comuni si rende necessaria al fine di non penalizzare le persone disoccupate che hanno partecipato alle selezioni. Per i progetti dei cantieri di lavoro in favore degli enti di culto, la proroga è dettata dalle difficoltà incontrate dagli stessi nella norma del Rup e nella individuazione del Comune come stazione appaltante. Gli enti di culto potranno rivolgersi per la nomina del Rup e per l’individuazione della stazione appaltante, oltre che ai Comuni, acneh agli altri soggetti territorialmente competenti: il dipartimento regionale tecnico, gli uffici del Genio civile, i Liberi consorzi e le Città metropolitane”.
L’onorevole Lo Giudice ha voluto ringraziare “l’assessore Mariella Ippolito per aver accolto la richiesta di prorogare la scadenza di presentazione dei documenti inerenti i cantieri di lavoro. Molti sindaci infatti – prosegue Lo Giuidice – avevano espresso tale necessità in quanto gli uffici tecnici dei comuni sono sotto organico e quindi si rischiava di far perdere tale opportunità a molti comuni e di conseguenza all’utenza finale ovvero i cittadini”.