Tra la rabbia dei deputati 5 stelle passa l'ennesimo rinvio del testo collegato alla finanziaria che contiene nei suoi 9 articoli numerose misure care al governo Musumeci
Dopo 5 settimane l'esame del disegno di legge collegato alla finanziaria è ancora appeso a un filo. Oggi in aula l'ennesimo rinvio su proposta di Forza Italia che ha chiesto 24 ore per le "dovute riflessioni politiche."
Subito dopo l'intervento del capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, la portavoce 5 stelle messinese Valentina Zafarana ha preso la parola per ricordare di come la paralisi dell'aula costringa i deputati a non poter affrontare le questioni importanti, come riforme e disegni di legge.
Il deputato regionale Vincenzo Figuccia, già assessorei in quota Udc, ha spaccato il suo partito ritenendo necessario iniziare al più presto il voto sugli articoli del collegato. Di diverso avviso la collega Lo Curto che ha condiviso le preoccupazioni degli alleati forzisti. Frizioni interne alla maggioranza anche dopo l'intervento di Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima.
Il Presidente dell'Assemblea Gianfranco Micciché ha messo ai voti la proposta del capogruppo Pd Giuseppe Lupo che riguarda il rinvio del testo alle commissioni e, di conseguenza, il tempo per valutare gli emendamenti. Il testo torna quindi nelle commissioni già da domattina poi l'aula alle 12 dovrebbe incardinare il voto, non prima di passare in rassegna la discussione sulle mozioni presentate.
Il voto sul testo collegato inizierà non prima di giovedì mattina quindi. La coalizione di centrodestra potrebbe non avere i numeri in aula ecco il perché delle aperture di Musumeci all'opposizione.