Regione, la maggioranza collassa sulla legge “salva-ineleggibili”. Fdi: “E’ crisi”. I nuovi scenari INTERVISTA

Regione, la maggioranza collassa sulla legge “salva-ineleggibili”. Fdi: “E’ crisi”. I nuovi scenari INTERVISTA

Carmelo Caspanello

Regione, la maggioranza collassa sulla legge “salva-ineleggibili”. Fdi: “E’ crisi”. I nuovi scenari INTERVISTA

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giovedì 01 Febbraio 2024 - 09:40

La tensione esplode all'Ars con il voto contrario a sorpresa (9 o più i franchi tiratori). I meloniani disertano la Giunta sulla nomina dei manager sanitari. Intervista al coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice

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Lo Giudice: “Alla Regione è crisi vera. La tensione è iniziata a salire martedì. Vani i tentativi di ricucire del presidente Schifani. Ecco cosa è successo”

di Carmelo Caspanello

PALERMO – Non è bastato al presidente Schifani serrare le fila nel corso della mattinata di ieri, mercoledì. La maggioranza è implosa nel pomeriggio dello stesso giorno, quando l’Ars, a scrutinio segreto ha bocciato il disegno di legge “salva ineleggibili”. Sono stati 9 o forse più i franchi tiratori che pomeriggio all’Ars hanno votato contro la norma salva-ineleggibili proposta dai meloniani. Nonostante FdI avesse avuto nella mattinata di ieri rassicurazioni dagli alleati sul buon esito della votazione. Ma l’Ars ha bocciato il ddl: 34 contrari e 30 favorevoli. Al netto delle assenze, 24 parlamentari. Il provvedimento, retroattivo, avrebbe garantito un’ancora di salvezza per tre deputati di FdI in attesa del giudizio d’appello sulla loro eleggibilità (Giuseppe Catania, Nicola Catania e Letterio Daidone) e per un deputato di Sud chiama Nord (Davide Vasta) “l’unico – sottolinea il coordinatore regionale di Sud chiama Nord, Danilo Lo Giudice – ad uscire dall’aula al momento del voto e a non aver mai preso parte ad alcuna discussione sull’argomento”. La situazione ha portato a uno scontro tra la maggioranza e FdI.

La Caporetto della maggioranza

La tensione è ulteriormente cresciuta quando, alle 19, i quattro assessori di FdI hanno disertato la Giunta convocata per ratificare le nomine dei manager della sanità, portando a una delibera approvata con la giunta quasi dimezzata. FdI ha dichiarato ufficiosamente che la decisione del presidente Renato Schifani di procedere con le nomine in assenza degli assessori apre una crisi di governo.

La norma della discordia

La norma “salva-ineleggibili” è stata oggetto di una discussione animata, che hanno evidenziato le divisioni interne e che ha portato anche al rinvio della riforma sulle Province in commissione. Vani i tentativi di Schifani di compattare la coalizione. Il presidente si è trovato costretto a procedere con le nomine sanitarie senza il supporto di FdI, alimentando ulteriormente le tensioni. La maggioranza alla Regione è a pezzi. Quella di ieri è la cronaca di un tonfo. “L’epilogo della giornata di ieri per la maggioranaza è evidente – sottolinea Lo Giudice – in quanto si è trovata sotto di una decina di voti. Ma in realtà i primi segnali della crisi si erano percepiti già martedì, quando il disegno di legge sulle Province è stato rispedito in Commissione”. Lo Giudice spiega che su quanto accaduto ieri sera in Giunta circolano due versioni. La prima è quella che abbiamo evidenziato in questo articolo. “La seconda – spiega il coordinatore di Sud chiama Nord – è che sarebbe stato il presidente Schifani a non volere aspettare gli assessori di Fdi ed avrebbe dato il via alla nomina dei manager nella sanità”. A seguire l’intervista integrale a Danilo Lo Giudice. (Carmelo Caspanello)

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Lo Giudice: “Alla Regione è crisi vera. La tensione è iniziata a salire martedì. Vani i tentativi di ricucire del presidente Schifani. Ecco cosa è successo”

4 commenti

  1. Prima Musumeci, fallimentare ora Schifani, peggio.
    Questo è il centro destra da 40 anni a questa parte.
    Non ci sono attenuanti e spero neppure appelli.

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  2. che squallore . mi vien che ridere….come finira quel miliardino e piu che dovra servire per il Ponte ?????? intanto si sono divisi i manager delle Asp e degli Ospedali ( manuale cencelli)

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  3. Cogito Ergo sum 1 Febbraio 2024 12:33

    Probabilmente la verità non la conosceremo mai. O forse, … questo vuol dire che ci troviamo in una nuova fase di equilibri politici del Potere e che più di una persona dovrà, prenderne atto e farsene (se può) una ragione. In ultimo, consideriamolo anche un segno positivo di onestà e concreta vitalità del potere politico siciliano.

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  4. Buongiorno, tutto quello che è successo ha una sola chiave di lettura in Italia non esistono più dei veri politici (in realtà la vera politica è morta con Almirante Berlinguer e Andreotti)ma solo un cumulo di marionette e figuranti frutto della scarsa per non dire pessima preparazione politica quindi non ci rimane che sperare in un miracolo.

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