Le battaglie dell'associazione Genitori per sempre e del Movimento mantenimento diretto stanno portando i primi frutti
Lentamente qualcosa si muove anche a Messina. Nelle scorse settimane il Consiglio del III quartiere, su proposta del vice presidente Nunzio Signorino, ha approvato all’unanimità una proposta di delibera sull’istituzione del Registro della Bigenitorialità e adesso la “palla” è passata all’amministrazione comunale che dopo un primo approccio, nel settembre scorso, su questo fronte si era fermata.
La battaglia dell’associazione Genitori per sempre e del Movimento mantenimento diretto, sull’affido condiviso e sulla bigenitorialità, sta portando i primi frutti.
L’assessorato alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore infatti ha avviato le procedure tecniche amministrative per l’istituzione del registro della bigenitorialità.
Un percorso è stato condiviso e seguito nelle varie fasi procedimentali dall’associazione “Genitori per Sempre” di Messina e dall’associazione nazionale “Mantenimento Diretto – Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale”.
A breve pertanto saranno formalizzati gli atti amministrativi per l’istituzione del registro della bigenitorialità. L’iniziativa, già sperimentata in altri Comuni italiani, prevede la definizione di un apposito regolamento allo scopo di favorire, mantenere e sviluppare una costante relazione del minore con entrambi i genitori separati, divorziati o con residenze diverse. In tal modo sia la mamma che il papà potranno essere sempre informati sulle questioni più importanti che riguardano i propri figli: dalla scuola alla salute fino alle attività ricreative.
In pratica verrà istituito un registro presso l’ufficio anagrafe comunale nel quale, per ciascun minore, saranno indicati gli indirizzi del padre e della madre a prescindere dalla residenza effettiva del bambino. Questo per evitare che il genitore che non vive più a casa con il figlio sia escluso dalle comunicazioni importanti che lo riguardano e allo stesso tempo far sì che i bambini possano mantenere un rapporto costante con entrambi i genitori. L’unico vincolo sarà l’assenza di limiti posti alla responsabilità genitoriale da parte dell’Autorità giudiziaria. Al registro sarà comunque possibile iscrivere i figli di tutti i genitori con residenze diverse, indipendentemente dal fatto che siano separati o divorziati. La residenza del bambino resterà una sola, ma le comunicazioni che lo riguardano faranno riferimento ai due domicili indicati dai genitori. Naturalmente i dati resteranno riservati.
L’istituzione del Registro è un primo piccolo passo verso quei necessari cambiamenti culturali e comportamentali che riguardano le famiglie alle prese con divorzi o separazioni. La riforma dell’attuale sistema, soprattutto a causa dell’inapplicazione di quanto previsto dalle leggi più recenti sull’affido condiviso, è tema di grandissima attualità e che è in fase di esame in Parlamento.
Tempostretto sta seguendo con grande attenzione la problematica raccontando anche storie e testimonianze messinesi spesso drammatiche e che diventano emblematiche di conseguenze devastanti per i figli nei casi di separazione conflittuale o di Pas (ovvero quando i figli vengono usati come arme puntate sull’altro coniuge).
L’auspicio è che l’iter avviato dall’assessore Calafiore arrivi presto a compimento e che sia solo il primo di una serie di provvedimenti.
Rosaria Brancato
Da padre separato sono molto felice dei passi avanti e mi auguro si uniformeranno tutte le regioni e spero passi la doppia residenza per il figli dei separati che risolverebbe anche il problema della divisione degli assegni familiari da parte dell’inps nei casi di mantenimento diretto coi tempi divisi al 50%.