Sui viadotti della Messina-Palermo si viaggerà su un'unica corsia centrale e con limitazioni per i tir. Gli interventi annunciati dal Cas dopo la relazione choc dell'ispettore
22 viadotti, 8 gallerie e 5 cavalcavia delle autostrade siciliane sono al centro della relazione redatta per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dall’ing. Placido Migliorino.
Il Cas: “Nessuno a rischio collasso”
Il Consorzio Autostrade Siciliane ha acquisito le relazioni dei prof. ing. Francesco Castelli, dell’Università Kore di Enna, Antonino Recupero, dell’Università di Messina, e Pierpaolo Rossi e Aurelio Ghersi dell’Università di Catania, dalle quali emerge che “gli ammaloramenti di cui si fa cenno nella relazione dell’ing. Migliorino sono quelli tipici di strutture che oggi hanno oltre cinquant’anni di vita, ma essi da soli non sono sufficienti a denunciare uno stato di crisi che fa propendere per il collasso. Occorre certamente un dettagliato rilievo degli stessi, sotto la guida delle istruzioni contenute nelle Linee Guida sui ponti esistenti e delle istruzioni del Manuale di ispezione delle gallerie. Tali attività sono state comunque avviate dal Cas sui viadotti e nelle gallerie della A18 Me-Ct, della Tangenziale di Messina e della A20 Me-Pa, e quindi se ne attendono le risultanze”.
Studi su viadotti e cavalcavia
Inoltre, è in atto una campagna conoscitiva sui materiali e sui componenti strutturali che intervengono nella valutazione della sicurezza strutturale dei viadotti Tremestieri, Guglielmo e San Filippo della Tangenziale di Messina, sui cavalcavia numero 3-4-13-15-16-20-21-26-27 della A 18 e sui cavalcavia numero 1, 2, 6, 9, 10, 28, 29, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 e 42 della A 20. I risultati di queste indagini, insieme alle prove di carico previste, saranno utili per eseguire verifiche di sicurezza strutturale dei vari componenti strutturali e per avere in futuro memoria dei valori attuali delle caratteristiche meccaniche dei materiali e della risposta statica e dinamica dei ponti. Già dalle risultanze delle indagini effettuate sui cavalcavia 3 e 4 si è proceduti alla loro demolizione ed è in corso di ultimazione il progetto esecutivo per la ricostruzione”.
Corsia unica centrale sui viadotti ispezionati della A20
Il Consorzio, acquisite le relazioni predisposte delle Università, in attesa dei riscontri delle indagini strutturali sui materiali in corso di esecuzione e delle prove di carico richiamate, per quanto attiene i viadotti, ha previsto di “attuare interventi di dissuasione del transito nelle porzioni perimetrali degli impalcati, in prossimità delle travi di bordo, su tutti i viadotti della A20 (ad esclusione del viadotto Furiano) oggetto delle ispezioni ministeriali effettuate dall’incaricato ing. Placido Migliorino, mediante la posa in opera di tutta la segnaletica necessaria per indirizzare il traffico in corsia unica centrale”.
Interventi proposti nella relazione dei prof. Recupero, Ghersi e Rossi perché, oltre a ridurre i carichi verticali gravanti sugli impalcati, consentono “…di ridurre indirettamente la velocità…”, impedendo di fatto la possibilità di sorpasso, salvaguardando le “…barriere di sicurezza e i cordoli…” ed evitando così “…l’installazione di un’altra barriera”. Non è stato previsto alcun intervento di dissuasione del transito nel viadotto Furiano in quanto nella relazione del prof. Recupero non sono state evidenziate “…nell’immediatezza, problematiche legate alla sicurezza del manufatto”.
Gli altri interventi
Proseguono intanto tutti gli interventi di eliminazione nelle tratte di piccole porzioni di copri ferro potenzialmente in pericolo di crollo, a mezzo di accordo quadro stipulato con imprese di fiducia dell’Amministrazione, e gli interventi programmati di manutenzione delle strutture dei cavalcavia e viadotti della rete.
Per fugare ogni dubbio sulla sicurezza dei manufatti, i viadotti oggetto di ispezione saranno sottoposti a prova di carico con le azioni di norma Ntc 2018 incrementando il carico in maniera controllata. Tale operazione sarà preceduta e seguita da prove di identificazione dinamica, così come eseguito nel sovrappasso 1 della tangenziale di Messina, a Larderia.
Altra limitazione che si è prevista di attuare è l’inibizione al transito ai trasporti eccezionali, esclusivamente in termini di peso, secondo le prescrizioni del Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento di Attuazione, nell’intera tratta autostradale A 20.
Le gallerie
Con riferimento, invece, alle gallerie oggetto di ispezione ministeriale, il Cas, esaminata la relazione del prof. Castelli, ha deciso di attendere l’esito delle verifiche e delle indagini, attualmente in corso di esecuzione, in tutte le gallerie della rete autostradale di competenza, avendo dato priorità alle verifiche sulle gallerie di cui all’ispezione dell’ing. Migliorino.
“Per seguire tutte le prescrizioni dovremmo chiudere l’autostrada”
Infine il Cas sottolinea che è “necessario limitare i notevoli disagi legati ad una inibizione al transito di gran parte dell’autostrada che si avrebbero qualora si desse seguito, pedissequamente, a tutte le prescrizioni riportate nella relazione dell’incaricato del Ministero. Infatti, nel caso di applicazione di tutti gli interventi di mitigazione del rischio e delle restrizioni all’uso della carreggiata autostradale, associati alle criticità riscontrate in ogni opera d’arte o componente, contenute nelle risultanze delle ispezioni ministeriali, si verificherebbe la paralisi della rete autostradale, creando, contestualmente, un impatto sul territorio con enormi disagi e pericoli per la viabilità ordinaria”.
Ed ora come minimo dovrebbero sospendere il pagamento del pedaggio