Prima la figuraccia della Sicilia all'Expo, passata sotto il naso del commissario del Cluster Dario Cartabellotta, Udc, poi la vicenda Ustica Lines, collegata all'assessore regionale centrista Giovanni Pizzo. Quanto basta per Picciolo per alzare il fuoco contro gli uomini di D'Alia: "Ora basta, nel governo Crocetta c'è chi rema contro come un cavallo di Troia".
Caso Expo e caso Ustica Lines: come un cavallo di Troia c’è chi rema contro il governo Crocetta.
Le due “pessime figure” fatte nei giorni scorsi, sia pure in due settori diversi, sono al centro della stilettata dei Democratici riformisti nei confronti dell’Udc di D’Alia e dei suoi uomini all’interno del governo regionale. Il flop della Sicilia (capofila di ben 11 Paesi del Mediterraneo) all’Expo con il “Cluster Bio-Mediterraneo” è simbolicamente sintetizzato dalla foto dell’ex assessore regionale Udc Dario Cartabellotta, attuale commissario per del Cluster e commissario della Provincia di Ragusa mentre armato di scopa e paletta ripara i danni non dei Black bloc ma fatti da una disastrosa organizzazione: padiglioni vuoti, invasi dall’acqua e sporchi, niente Internet, nessuna segnalazione. Il commissario Cartabellotta è stato a sua volta commissariato dall’assessore che ha preso il suo posto, Caleca, ma la figuraccia dell’isola è stata “epocale”. La seconda vicenda è quella di Ustica Lines, la società di navigazione che vanta crediti dalla Regione e ha annunciato circa 400 tagli nonché cancellato i collegamenti con le isole minori. Anche in questo caso c’è di mezzo un Udc, l’assessore Giovanni Pizzo che sul fronte richieste economiche ha allargato le braccia. Quanto basta per il capogruppo regionale dei Dr Beppe Picciolo per prendere la mira e tirare contro i centristi: “Crocetta è tirato per la giacchetta da fatti che minano la credibilità dell’azione di governo. Si dia subito una risposta alla società che vanta un corposo credito con la regione e si individuino i responsabili di questa penosa figura, si taglino i rami secchi anche ll’interno della compagine governativa. Noi del Patto delle riforme non ci stiamo a scaricare le colpe sul governatore che assegnando le deleghe assessoriali immaginava di vedere messa in pratica un’idea di Sicilia ben diversa da quella che ci viene proposta giornalmente. Come un cavallo di Troia chi rema contro questo governo?”.
Chiarissima la stilettata nei confronti degli alleati centristi del governo Crocetta, una giunta che da tempo barcolla per le più svariate motivazioni, ma c’è, come fa notare Picciolo “chi rema contro dall’interno”, collegando le due ultime “imbarcate di acqua” appunto ad esponenti dell’Udc.
“I conti non tornano – continua la nota – perché è sotto gli occhi di tutti che a qualcuno, all’interno della compagine di Governo, non va bene che la Sicilia possa tornare a correre con le proprie gambe. Prima la figuraccia all’Expo di Milano adesso l’offesa grandissima alla dignità di oltre 400 lavoratori e ad un gruppo imprenditoriale che vede, da oltre un anno, eluse le proprie spettanze ovvero la firma di un contratto per una gara regolarmente vinta ed il cui servizio è stato pienamente svolto. Fare impresa in Sicilia diventa una vera odissea e, kafkianamente, al momento di arrivare ad un soluzione per regolare gli oneri pregressi di un servizio già svolto (con una decurtazione di un altro 15% rispetto al costo) si continua a perdere tempo. Questi “annacamenti” devono finire, basta con il metodo del “non fare” di coloro che, all’interno della stessa compagine di Governo o della burocrazia regionale, credono si possa sempre servire “Dio e Mammona” e non hanno capito che è arrivato il momento di voltare pagina”.
Insomma tra le righe, ma non troppo, Picciolo spedisce un siluro a D’Alia, colpendolo indirettamente attraverso le frecciate a Cartabellotta e a Pizzo. Paradossalmente nei giorni scorsi era stato proprio D’Alia a intervenire sulla vicenda Ustica Lines, vicenda arroventata proprio dalle decisioni dell’assessore Pizzo in merito ai pagamenti che ancora spettano alla società di navigazione.
Sul caso Ustica Lines interviene anche il coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibino che ha portato la vicenda all’attenzione del Senato, tanto che martedì 12 maggio, la commissione Trasporti del Senato effettuerà le audizioni sullo stop ai collegamenti veloci tra la Sicilia e le sue isole minori: “Una situazione drammatica, per l'economia turistica isolana e per l'assetto occupazionale, sulla quale necessita fare immediata chiarezza. Il silenzio assordante sul fallimento delle azioni di governo di Renzi e Crocetta è interrotto da Forza Italia. Basta accettare supinamente e con rassegnazione i loro proclami. L'Italia va indietro. Viadotti crollati, aeroporti chiusi, collegamenti marittimi sospesi”. Saranno ascoltati saranno l'assessore regionale Pizzo, i vertici della compagnia di navigazione Ustica Lines e della compagnia Siremar.
Rosaria Brancato
UDC? PIATTO RICCO MI C FICCO!!!!!!!!!!
UDC? PIATTO RICCO MI C FICCO!!!!!!!!!!
E finiamola con questo complesso di inferiorità… ma perchè deve essere colpa nostra a prescindere? Ci saranno state responsabilità del commissario per non essere stato celere nel protestare, ma la verità è che all’Expo ci è stata data un’aerea incompleta e non attrezzata. Probabilmente perchè si pensa che ci siamo abituati, che “tanto sono siciliani e non devono lamentarsi”, perchè pensano che abbiamo “l’anello al naso”. E in cambio gli abbiamo anche dato gli Acroliti di Aidone. Sveglia!
E finiamola con questo complesso di inferiorità… ma perchè deve essere colpa nostra a prescindere? Ci saranno state responsabilità del commissario per non essere stato celere nel protestare, ma la verità è che all’Expo ci è stata data un’aerea incompleta e non attrezzata. Probabilmente perchè si pensa che ci siamo abituati, che “tanto sono siciliani e non devono lamentarsi”, perchè pensano che abbiamo “l’anello al naso”. E in cambio gli abbiamo anche dato gli Acroliti di Aidone. Sveglia!
Il cavallo di Troia non è capace a remare essendo un cavallo anche se di legno
Il cavallo di Troia non è capace a remare essendo un cavallo anche se di legno
L’Assessore poteva anche effettuare un sopralluogo preventivo invece di fare spettacolino a beneficio di chi poi.
L’Assessore poteva anche effettuare un sopralluogo preventivo invece di fare spettacolino a beneficio di chi poi.
Siccome vige sempre la politica del poi si vedrà, delegando ad altri il lavoro meno visibile, si arriva a questi episodi di magre figure. Basta un pizzico di attenzione e di amore per il ruolo che si ricopre nel voler rappresentare il proprio paese
Siccome vige sempre la politica del poi si vedrà, delegando ad altri il lavoro meno visibile, si arriva a questi episodi di magre figure. Basta un pizzico di attenzione e di amore per il ruolo che si ricopre nel voler rappresentare il proprio paese
Che l’area fiera non era pronta potevano vederla prima
Che l’area fiera non era pronta potevano vederla prima
Commentatelo da voi
Commentatelo da voi
Ma che inferiorità siamo al solito poco attenti alle cose, abbiamo il vizio del poi poi
Ma che inferiorità siamo al solito poco attenti alle cose, abbiamo il vizio del poi poi