L'assessore regionale Messina: "Commissariamento atto dovuto per garantire trasparenza

Di Carmelo Caspanello
MESSINA- Sono ben 64 i Comuni della provincia di Messina che si trovano oggi sotto commissariamento a causa della mancata approvazione del rendiconto di gestione per il 2023. Un dato che colloca la provincia peloritana tra le più inadempienti dell’intera Regione, con una percentuale di Comuni commissariati che supera il 60%. La misura, disposta dall’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina, si è resa necessaria a seguito del reiterato mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione del rendiconto, strumento fondamentale per la valutazione dell’andamento finanziario degli enti locali e per garantire trasparenza ai cittadini.

Commissari ad acta per garantire regolarità contabile

I commissari ad acta, nominati dall’assessorato regionale, subentreranno temporaneamente agli organi comunali inadempienti, assumendo la responsabilità di approvare il rendiconto di gestione entro i termini fissati. Si tratta di una misura obbligatoria, prevista dalla legge, che mira a ristabilire la regolarità contabile e a tutelare gli interessi dei cittadini.

L’assessore Messina: “Atto dovuto per garantire trasparenza”

“Il rendiconto è uno strumento fondamentale per la trasparenza e la corretta gestione delle risorse pubbliche – ha sottolineato l’assessore Messina -. Il commissariamento rappresenta un atto dovuto per quei Comuni che, nonostante i solleciti, non hanno ottemperato ai propri obblighi. La Regione ha il dovere di garantire regolarità contabile e di tutelare i diritti dei cittadini”. L’elenco completo dei Comuni siciliani commissariati, suddivisi per provincia, è consultabile sul sito web del dipartimento delle Autonomie locali della Regione siciliana (in fondo all’articolo l’elenco di quelli messinesi).

Un monito per gli enti locali

La situazione emersa in Sicilia rappresenta un monito per tutti gli enti locali, che sono tenuti al rispetto dei tempi e delle procedure previsti dalla normativa vigente. La mancata approvazione del rendiconto di gestione può infatti comportare conseguenze negative, non solo per l’ente stesso, ma anche per i cittadini, che si vedono privati di un importante strumento di informazione e controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

I Comuni messinesi commissariati