Congressi fantasma nel Pd, scoppia la guerra Genovese-Panarello

Congressi fantasma nel Pd, scoppia la guerra Genovese-Panarello

Rosaria Brancato

Congressi fantasma nel Pd, scoppia la guerra Genovese-Panarello

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lunedì 18 Novembre 2013 - 20:41

Mentre Renzi a livello nazionale registra i maggiori consensi, la Sicilia vede vincere a livello regionale Cuperlo, anche se i dati non sono ancora ufficiali. A Messina vince Renzi, con il 64,/% in città ed oltre il 67% in provincia. Intanto scoppia la guerra tra Genovese e Panarello sui Congressi fantasma. "Non ho avuto alcun ruolo nella gestione dei Congressi- dichiara Genovese- e Panarello dopo aver sollecitato miei interventi ora si lamenta per i suoi risultati deludenti". E la Cpc rincara la dose: "Panarello guardi cosa è accaduto nei circoli a lui vicini..."

Intanto i dati. Iniziamo dai numeri prima di dare spazio alla guerra dei comunicati stampa. I dati relativi al consenso degli iscritti in Sicilia sulle 4 mozioni: Renzi, Cuperlo, Civati e Pittella, sono ancora ufficiosi e non ufficiali, pertanto non sono escluse sorprese a livello regionale ma rendono comunque l’idea. Mentre in Italia è Matteo Renzi a registrare il maggiore consenso dei tesserati Pd, con un 46,7%, seguito da Gianni Cuperlo, 38,4%, Civati che sfiora il 10% e Pittella che si attesta sul 6% la Sicilia sembra andare in controtendenza. L’isola che nel dicembre di un anno fa ha portato in trionfo Bersani, mantiene alta la percentuale del candidato bersaniano. Su 30 mila votanti Cuperlo ha sfiorato il 48% (non si tratta di dati ufficiali, che arriveranno domani), Renzi arriva al 41,7% Civati supera il 5% Pittella si ferma al 4%. Ma ad esempio Palermo e Messina diventano renziane. A Palermo il sindaco di Firenze vince la sfida con Cuperlo per pochi voti, mentre a Messina, dove l’area Genovese si è schierata con Renzi la distanza con Cuperlo si fa più netta.

Ecco i dati, anche questi, suscettibili di piccole variazioni quando diventeranno ufficiali. Provincia di Messina: Renzi 67,8%, Cuperlo 19,6%, Civati 7,1%, Pittella 5,5%. Passiamo alla città di Messina: Renzi 64,9%, Cuperlo 14,9%, Pittella 11,9%, Civati 8,4%.

Messina peraltro è l’unica città dell’isola nella quale Pittella ha raggiunto la percentuale più alta, quasi doppiando quella raggiunta a livello nazionale.

Passiamo adesso al capitolo polemiche. Già gli esiti dei Congressi di Circolo e dei componenti dell’Assemblea provinciale, in violazione dell’intesa siglata ad ottobre tra Genovese da un lato e le restanti aree dall’altro, avevano causato non poche discussioni, ma le votazioni dello mozioni hanno fatto alzare i toni. Le aree Cuperlo e Civati, per voce di Filippo Panarello, hanno chiesto l’annullamento delle votazioni nei circoli 3 ed 8, mentre altre irregolarità sono state segnalate al circolo 4.

“ Si è trattato di Congressi fantasma- ha dichiarato ieri Panarello- Evidentemente il lupo Genovese perde il pelo ma non il vizio”.

Ed oggi sono arrivate le repliche sia di Francantonio Genovese che della Commissione provinciale per il Congresso, innescando una guerra di comunicati.

“La gestione dell’organizzazione dell’intera fase congressuale è di pertinenza della Commissione provinciale per il congresso, unico organismo deputato a svolgere tale compito, per il quale non ho ricoperto, né direttamente né indirettamente, alcun ruolo- replica Genovese che poi affonda il colpo La mia posizione di assoluto rispetto e di non interferenza nei confronti del lavoro della Commissione è stato tale da indurre, in più di un’occasione, proprio l’On. Panarello a chiedermi un’azione di mediazione con l’area a cui appartengo. Resto dunque stupito dalle parole pronunciate in queste ore e dal ruolo che mi sarebbe stato attribuito proprio da chi ha, invece, sollecitato un mio intervento. In queste settimane, la Commissione, che conta al suo interno rappresentanti di tutte le aree del PD, ha lavorato per ristabilire la compattezza del partito a Messina, manifestata con la scelta unitaria di un segretario provinciale, la cui candidatura è stata sottoscritta anche dall’On. Panarello. L’organizzazione di un congresso non è di facile gestione, soprattutto in tempi talmente stringati e quando palesa l’ambizione di un cambiamento di volto e di marcia dell’azione politica di un partito. Comprendo quindi tensioni e nervosismo davanti a defaillance come quelle lamentate dall’On. Panarello, le cui cause andrebbero ricercate altrove, in ambienti a lui più vicini, senza tentare di coprire con un polverone di facili accuse le responsabilità reali, non solo delle falle procedurali ma anche di un risultato politico per qualcuno certamente deludente”.

Il leader del Pd risponde a Panarello facendo riferimento a “sollecitazioni” frase questa che lascia intendere che il deputato abbia chiesto in sostanza sostegno e voti per avere più delegati, salvo poi, di fronte al risultato deludente della mozione da lui sostenuta, quella Cuperlo, attribuire ad altri responsabilità che sono invece da ricercare tra i “vicini di casa”.

Del resto Genovese ha scelto Renzi, ma pare che qualcuno dei suoi abbia dato una mano anche a Pittella, in chiave anti-Cuperlo.

Puntuale arriva la contro-replica di Panarello: “Non capisco a quali ‘mediazioni’ si riferisca l’onorevole Genovese: la scelta di sostenere un candidato unitario e di avere organismi dirigenti rappresentativi delle varie anime è stata proposta dall’onorevole Lupo, nella qualità di reggente del PD provinciale, alla luce della drammatica situazione in cui si è trovato il partito a Messina. In ogni caso la scelta di gestire unitariamente il partito, che anche io ho condiviso, non fa certo venire meno la necessità di rispettare le regole congressuali. Evidentemente c’è chi crede che il consenso possa essere strumento per superare il rispetto delle regole”.

Ma il botta e risposta riguarda anche la Commissione provinciale per il Congresso che in merito ai Congressi fantasma ha spiegato: “Intanto, appare indispensabile sottolineare come la Commissione Provinciale per il Congresso, sebbene composta anche dai rappresentanti le mozioni congressuali, non è diretta emanazione di nessun deputato, ma ha sempre lavorato, pur nelle difficoltà, per garantire una piena agibilità ed il corretto svolgimento di tutte le fasi congressuali- scrive il presidente della CpC Enzo Ciccolo- Ne è testimonianza il fatto che lo stesso organismo ha costantemente ricercato e trovato una sintesi tra le varie posizioni legittimamente rappresentate. Inoltre, le supposte irregolarità fanno riferimento alla città capoluogo casualmente tralasciando le potenziali imperfezioni in termini sia di convocazione che, di conseguenza, di partecipazione in circoli siti in provincia e riconducibili per come emerge dai dati elettorali congressuali, a vari esponenti istituzionali del PD provinciale. Si parla peraltro di irregolarità facendo riferimento ai circoli di Messina n. 3, 4 e 8, in riferimento ai quali si sono verificate piccole sviste, comprensibili e giustificabili nell’ambito dello svolgimento di 78 riunioni di circolo in due giorni che la commissione ha faticosamente gestito con successo; piccoli difetti della stessa natura di quelli che si sono verificati in provincia (dove però nessuno ha sollevato problemi) che comunque non hanno impedito agli iscritti di votare per le mozioni. Pertanto, nella consapevolezza delle difficoltà scaturenti dall’organizzazione di 126 riunioni di Circolo sparse su tutto il territorio provinciale e sviluppatesi in un arco di tempo risicatissimo, la CpC, riafferma la piena legittimità delle metodologie utilizzate, fermo restando che effettuerà un’attenta verifica dei parametri imposti dal Regolamento”.

Anche in questo caso arriva la risposta di Panarello a stretto giro di posta: “E’ inaccettabile che il presidente di una commissione di garanzia invece di rispondere nelle sedi opportune alluda con un comunicato stampa a presunte anomalie avvenute in altri congressi: chi presiede un organo di garanzia, di fronte a violazioni della regole interviene per contrastarle, non minaccia certo ritorsioni nei confronti di chi ha denunciato irregolarità evidenti. A questo punto mi aspetto che l’autore di certe dichiarazioni farneticanti si astenga dal valutare il ricorso che ho presentato insieme con altri esponenti del PD su tre congressi in città”.

A margine si registra la soddisfazione dell’area Pittella che attraverso le parole di Luigi Beninati esprime soddisfazione per il risultato ottenuto: “Un atteggiamento positivo, propositivo e responsabile riceve consenso e sostegno. C’è uno spazio che si offre a chi pensa a un PD emancipato da logiche stantie, miopi e ottuse. Coerentemente con le dichiarazioni precongressuali si è rinunziato ai delegati all’assemblea provinciale. Da oggi si preannunzia una significativa presenza dentro e fuori il partito per collaborare con coloro che desiderano intestarsi battaglie di civiltà”.

Rosaria Brancato

5 commenti

  1. Devo informare gli ASPETTANDO CALABRO’, che il loro beniamino, quello che il loro cuore voglia come futuro sindaco di Messina, alle primarie scorse fu BERSANIANO/GENOVESIANO, oggi è RENZIANO/GENOVESIANO, ha sempre un comune denominatore, GENOVESE, contento lui. Il delicato Felice CALABRO’, un quasi politico di professione senza l’imprevisto uragano ACCORINTI, sogna di fare il sindaco, sa bene, che da quella poltrona il salto verso mete ambiziose, meglio Palazzo dei Normanni, dove si guadagna di più, è facilissimo, una sistemazione per tutta la vita. Si lo sono bene che ami Messina, i messinesi, lo Stretto, le colline cementificate anche sotto la sua ” dura ” opposizione a Buzzanca, i baraccati, i più bisognosi, che abbiano bisogno dei SERVIZI SOCIALI, distrutti sotto la sua ” dura ” opposizine a Buzzanca, che le poltrone sono un mezzo per risolvere tutti i problemi di noi buddaci, ma chissà perchè non gli hanno creduto, nemmeno all’interno del PARTITO DEMOCRATICO.

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  2. Guerra Genovese-Panarello?
    Aggiornatevi.
    Genovese si accinge a passare(armi, bagagli e truppe cammellate)con Alfano.
    E con lui gli ex Margherita.

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  3. L’On.Panarello nn ha capito che i comunicati nn servono ci vogliono i voti che nn ha ringrazi Francantonio per le regionali,a Beninati voglio dire che per Pittella hanno fatto tessere e votato anche Greco e Picciolo quindi stia zitto che e’ meglio

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  4. Che sia il ritorno alle origini?????……..Felice Calabrò ,visto che ama tanto questa martoriata città,faccia la sua scelta….o segue il suo maestro oppure tagli il cordone ombelicale e porti avanti il programma che con maestria ha sventolato durante la sua campagna elettorale……chissà se lo ha capito che non è salito perchè delfino di Genovese…..ma è utopia volere una sana democrazia di sinistra,dove gli interessi siano comuni ?……è utopia volere un’amministrazione che agisca esclusivamente per il bene della città?……oppure dobbiamo ancora aspettarci ,alternativamente, lo scambio di poltrone ?…cambiare perchè nulla cambi…questo il loro motto!

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  5. Se fossi un RENZIANO messinese della prima ora, quelli a cui l’apparato del PARTITO DEMOCRATICO ha reso la vita complicata, quasi una emarginazione, eviterei facili entusiasmi, diffiderei del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, quelli li fece solo GESU’.

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