Il leader di Italia Viva ha lanciato la lista Stati Uniti d'Europa e ha ribadito il "sì" alla grande opera e alle infrastrutture in Sicilia
MESSINA – “Ha fatto il ponte su Twitter. Da Salvini, per ora, solo chiacchiere sul ponte sullo Stretto”. Matteo Renzi a Messina, per le europee, ribadisce la posizione di Italia Viva sul ponte. In città per lanciare la lista Stati Uniti d’Europa, all’auditorium della “Gazzetta del Sud”, sottolinea: “Noi siamo quelli che diciamo sì alle infrastrutture e sì al ponte. Vengo da Agrigento e c’ho messo tre ore. Nella Valle dei Templi, otto anni fa, da presidente del Consiglio, firmai un accordo per nove miliardi alla Sicilia che prevedeva tanti investimenti su rete idrica e realtà della depurazione. E quei soldi non sono stati spesi”.
Con Renzi, erano presenti tutti i candidati di Stati Uniti d’Europa e i dirigenti siciliani di Italia Viva, compresa la senatrice messinese Dafne Musolino.
Ha sostenuto il leader di Italia Viva: “Io sono per spendere i soldi sia per fare il ponte sullo Stretto, sia per le opere pubbliche. Salvini aveva detto che sarebbero partiti i cantieri ma per ora solo è solo chiacchiere e distintivo. La lotta all’astensionismo? I cittadini hanno un pessimo esempio: quello di quei politici che si candidano alle europee senza poi andare al Parlamento europeo, se eletti. Meloni, Schlein, Tajani fanno la peggiore pubblicità alle europee. Sono indifendibili”.
“Se eletto, in Europa ci vado davvero”
Ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio, ex segretario del Pd ed ex sindaco di Firenze: “Ma ai cittadini dico: l’Europa si occupa di voi, dalla casa alla salute. L’Europa ci può dare 37 miliardi di euro per la sanità dal Mes (Meccanismo europeo di stabilità). Non lasciamola agli altri. Io, se eletto, a Bruxelles ci vado davvero”. (fonte Agi)
Questo è un altro convinto di essere scaltro.
Che faccia realizzare un ponte Messina Agrigento così fa prima!
L’opposizione non ha argomenti di presa da spendere, oltretutto in un momento in cui nessuno li starebbe comunque ad ascoltare, nell’orizzonte MES un fiume di soldi che dovranno essere distribuiti e sulla cui destinazione non hanno nessuna possibilità di influire. Questo li spinge alla disperazione.
Urlano il Mes che non viene utilizzato, cercato inglobato, ma il MES è una trappola perché se i soldi dovessero arrivare da quella parte verrebbero accompagnati da un severo controllo di come vengono spesi, controllo che al solito non sfuggirebbe al solito aumm aumm della politica italiana dove tutti si mettono d’accordo sottobanco, perché verrebbe fatto da implacabili olandesi e tedeschi.
Per il centro-destra questa si chiama perdita di sovranità.
Per gli europei – cioè quelli che i soldi dovrebbero scucirli – si chiama “col cavolo che ve li mettete in tasca voi”.
Quindi non mente nessuno: semplicemente Meloni e Salvini presentano la loro visione peculiare delle cose. MES è un prestito come il giocatore di poker che perde la posta, solo che per ripagare deve mettere a disposizione ogni cosa della propria proprietà moglie compresa.
Una grande delusione questo Signor Renzi, si ricorda adesso di quando governava lui, mi sembra il contrario di Conte, emtrabi grandi delusioni politiche.
Io non difendo Salvini perché non è all’altezza di fare il politico e ancora meno il ministro, ma che sia provolino Renzi a dirlo no proprio no.
Pensi ai suoi affari e non metta bocca dove non gli compete.
La lotta all’astensionismo? I cittadini hanno un pessimo esempio: quello di quei politici che si candidano alle Europee senza andarci…Sono indifendibili….Bla..Bla.. Per fortuna abbiamo una memoria ,non abbiamo dimenticato quando dicesti che se non fosse passato il referendum da te proposto ti saresti ritirato dalla politica , caro SENATORE . Le bugie hanno le gambe corte , proprio tu non puoi dare lezione di politica. Ritornatene da dove sei venuto , magari con quel bell’aereo da 600 posti che avevi tanto amato .
Nel 2016 Renzi disse: “Se perdo, mi dimetto per dignità”.
Il referendum lo perse ma è ancora li.
Che credibilità può avere tale individuo?