Il nuovo anno inizia come si era concluso il 2018, e cioè con rapporti ancora tesissimi tra la Uil ed il sindaco Cateno De Luca. Nel comizio in piazza del primo gennaio , il primo cittadino è tornato ad attaccare i sindacati Cgil e Uil ed il segretario generale UIL Messina, Ivan Tripodi, ha deciso di replicare.
“Il fallimentare comizio di Capodanno del sindaco De Luca, oltre a registrare un tragico flop certificato dalla presenza di sole 180 persone, molte delle quali tra l’altro in attesa del concerto, rappresenta – si legge in un comunicato stampa – l’ennesima pantomima di un sindaco prigioniero di se stesso che nei primi sei mesi di amministrazione non ha prodotto assolutamente nulla: solo annunci e parole al vento, nonché tante offese e tantissimo veleno contro la Uil, la Cgil, la stampa, i lavoratori comunali, le altre istituzioni e tutti coloro i quali credono fermamente nelle basilari regole della democrazia e non accettano diktat ” .
Per Tripodi, il bilancio dei primi sei mesi di amministrazione targata De Luca è assolutamente negativo: “Un solo esempio del vuoto amministrativo: il 31 dicembre doveva rappresentare la data del definitivo sbaraccamento e del tanto agognato risanamento di Messina… Ma, come noto, non è accaduto nulla di tutto ciò!! Il comizio di De Luca ha evidenziato nella sua lampante chiarezza la totale assenza di un reale e credibile progetto finalizzato a dare risposte concrete per lo sviluppo economico-sociale ed il futuro di Messina e del suo territorio”.
“ De Luca appare sempre più come un pugile suonato che, con assurda spavalderia, ripete stancamente sempre gli stessi movimenti prima di stramazzare al suolo e subire il definitivo ko tecnico”.Questa metafora fotografa quanto sta accadendo a Messina che, dobbiamo ribadirlo per l’ennesima volta, non è Fiumedinisi, né Santa Teresa Riva. La verità inconfutabile dei fatti evidenzia come De Luca non abbia la consapevolezza di amministrare una grande città poiché emerge quotidianamente una visione ristretta, minuscola e rissosa dell’azione di governo” , prosegue Tripodi.
“Rispetto alle indegne offese e alle vergognose calunnie reiteratamente espresse dal sindaco di Messina contro la UIL, nel respingere al mittente le oscenità che evidentemente qualificano chi le pronuncia, ribadiamo che, ormai, la questione è passata al vaglio della Magistratura che avrà modo di valutare i termini della denuncia-querela che, per difendere la dignità e l’onorabilità della nostra gloriosa organizzazione sindacale, nei giorni scorsi abbiamo formalmente presentato” ha asserito Tripodi.
“Infine, ribadiamo che le trattative e i tavoli di contrattazione non sono feste ad inviti riservate ad amici e sodali, ma si tratta di procedure basate su precise norme riguardanti le relazioni sindacali, pertanto la UIL sarà sempre presente con le sue idee e proposte e certamente non si farà intimidire dal sindaco De Luca e da una concezione medievale dei rapporti con il Sindacato“ , conclude il segretario generale UIL Messina.
Oltre a rilevare un quadro reale della situazione catastrofica creata da De Luca – quali proposte avanza il segretario della UIL per cercare di porre rimedio?