I vertici dell'Irccs-Piemonte replicano alla lettera dei 5 medici del Policlinico
L’IRCCS-Piemonte rimane sorpreso e ancor oggi incredulo relativamente alla lettera alla stampa firmata da cinque docenti del Policlinico Universitario. Dispiace dover entrare in una incomprensibile quanto deleteria polemica a danno non solo dei cittadini ma anche delle persone che hanno bisogno di un’offerta di salute certa. Nostro malgrado desideriamo ribadire quanto a tutti noto, e cioè che a seguito del riconoscimento dell’IRCCS-Piemonte quale DEA di I Livello le discipline emergenziali sono state estese e potenziate. Tra queste la neurologia di urgenza che, nel caso specifico della rete ospedaliera regionale è stata riconosciuta come Unità Operativa Complessa di Neurologia con annessa Stroke Unit di I Livello. Da ciò la conseguenza di eseguire e applicare quanto sancito dal Piano Sanitario Regionale. A questi fatti si deve aggiungere che il Ministero della Salute, nell’ambito della procedura di riconoscimento dell’IRCCS, ha promosso le attività neuro-emergenziali estendendo la mission del Neurolesi dalla neuroriabilitazione alla neurologia di urgenza anche per assonanza con l’accorpamento al Presidio Piemonte. Inoltre, considerato che nell’ambito delle patologie neurologiche l’ictus cerebrale si colloca al primo posto tra le cause di disabilità permanente e al secondo posto tra le cause di mortalità, e che a fronte dei suoi 11.000 casi l’anno in Sicilia e 1.500 nella provincia di Messina, non poteva che essere necessario, oltre che urgente, procedere a dare supporto a un’offerta sanitaria in grado di affrontare in maniera esaustiva e completa sul piano quantitativo tali esigenze. A seguito di ciò, la dirigenza dell’IRCCS ha anche provveduto nei tempi e nei modi previsti dalla legge alla selezione, reclutamento e contrattualizzazione di nuovi professionisti dedicati esclusivamente a tale settore.
Se si pensa che il Policlinico lo scorso anno, come da report ufficiale, ha proceduto a ricoverare 161 pazienti con ictus, non si comprende bene come a fronte di 8 posti letto disponibili, con una degenza media di 5 giorni, sia possibile assolvere alle esigenze di 1500 nuovi casi l’anno solo nella provincia di Messina. Per questo motivo la legge prevede l’apertura di Stroke Unit di II Livello (Centri Hub), con neurochirurgia ed interventistica vascolare, e Stroke Unit di I Livello (Centri Spoke) che, seppur prive di tali specialità, possono entrare in collegamento con le Strutture di II Livello per garantire la copertura agli aventi bisogno. Ciò vale dappertutto indipendentemente dalla vicinanza tra sede Hub e sede Spoke in quanto si tiene conto solo della densità di popolazione.
Il dialogo tra Centro Hub e Centro Spoke è necessario per programmare e modulare la migliore assistenza coordinata ed armonica e non può essere ostativo, preclusivo o dannoso in un’ipotesi di collaborazione. In ogni caso si tratta di un’offerta che si integra considerato che l’ictus non è solo neurochirurgia, in minima parte, o trombectomia, in modesta parte, ma anche trombolisi e soprattutto presa in carico di una problematica emergenziale che comporta il rilevamento di parametri cerebro-cardio-vascolari e metabolici fino al pronto recupero riabilitativo. Non comprendiamo alla luce di questa disamina i problemi di conflittualità, danno e spreco di risorse pubbliche. Riteniamo, alla luce di queste ingenerose e immeritate accuse, peraltro non supportate dalla dirigenza aziendale del Policlinico che si era fatta carico su richiesta del Magnifico Rettore di dirimere ogni eventuale dubbio organizzativo e incomprensione, di agire prontamente nell’interesse comune della nostra collettività.
Così come concordato nell’ultimo incontro tenutosi in Rettorato qualche settimana fa in presenza del Dott. Vullo, l’IRCCS conferma e rilancia la disponibilità ad un dialogo costruttivo nel rispetto di tutte le professionalità ma soprattutto nel bisogno di salute a cui è necessario concorrere anche con ponderata comunicazione e fattiva risposta.
I vertici aziendali dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”