L’avvocato Giovanni Randazzo scrive per nome e per conto ddel ragioniere generale di palazzo Zanca , che nega conflittualità con organi del Comune e afferma di non aver mai ricevuto alcun atto di sfiducia del suo operato

Con una richiesta trasmessa in redazione dal suo avvocato Giovanni Randazzo, il ragioniere generale del Comune di Messina, Antonino Cama, intende replicare a due articoli pubblicati sulla nostra testata.

Il primo articolo è quello intitolato: Frattura Insanabile con la Ragioneria, Zaccone: « Cama è inadeguato a fare il Ragioniere Generale», pubblicato in data 24 febbraio; il secondo articolo è invece intitolato : “Il Comune alle prese con i suoi guai finanziari. Dopo il bilancio 2015, via Cama dalla Ragioneria”, pubblicato in data 28 febbraio 2016.

«Dalla lettura del primo articolo– si legge nella replica dell’avvocato – si apprende che le dimissioni del dott. Dario Zaccone, Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Messina, sarebbero state determinate da una insanabile frattura con il Ragioniere Generale, dott. Antonino Cama, che a detta del primo sarebbe “inadeguato” a svolgere il suddetto ruolo. Nel secondo, invece, sostiene la giornalista che « Viene da chiedersi se Cama e Signorino parlano tra loro e concordano la gestione finanziaria dell'Ente, oppure ognuno va per i fatti suoi, e che ….secondo i rumors di palazzo, dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2015, Cama potrebbe non essere più il Ragioniere generale..».

In merito al primo articolo, il legale di Cama precisa: «il mio assistito non ha mai intrattenuto rapporti di conflittualità con alcun organo del Comune di Messina, e men che meno con il dott. Dario Zaccone, con il quale in passato si è sempre rapportato in termini di franca collaborazione. Quanto in particolare, nell’attuale, complessa, vicenda delle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, nell’ambito della quale il Ragioniere Generale ha adottato e sta adottando ogni dovuto comportamento che il delicato momento richiede con la ponderazione e lo scrupolo che gli sono propri».

In merito al secondo articolo, l’avvocato Randazzo spiega: «Preme evidenziare in questa sede, come le ipotesi ivi prospettate di “scollamento” tra il mio assistito ed i vertici dell’Ente appaiano totalmente fantasiose: e ciò rilevato vieppiù che il dott. Antonino Cama non solo non ha mai ricevuto alcun atto di sfiducia del suo operato, ma, a differenza di quanto rappresentato dalla Vs. testata, collabora sinergicamente e proficuamente con gli organi dell’Amministrazione comunale per le finalità sopra esplicitate».

Il legale conclude, scrivendo: «Appare dunque incomprensibile il senso delle sterili polemiche ingenerate, ed è per questi motivi che il dott. Antonino Cama, nonostante in tutto il corso della sua vita professionale (e personale) abbia sempre adottato uno stile comportamentale sobrio ed un profilo improntato a serietà e riservatezza, ritiene di non potere non replicare ad attacchi così tanto ingenerosi quanto gratuiti: e ciò per evitare che si possa anche solo astrattamente ipotizzare una sua acquiescenza sul punto».