Lo stato di inquinamento della spiaggia di Saponara, conosciuta in passato col nome di “Capo Munnizza”, non sarebbe sotto la diretta responsabilità dell’amministrazione comunale. La perdita fognaria incriminata, infatti, avrebbe origine nella vicina Rometta.
Che ci sia un forte stato di degrado nella spiaggia di Saponara è innegabile, a chi si debba imputare la colpa tuttavia è ancora da decidere. Le dichiarazioni ufficiali dell’amministrazione comunale, di cui si è fatto portavoce il vice sindaco Giuseppe Merlino, ricondurrebbero l’origine del problema al vicino complesso “Romarea” situato poco prima del torrente che sancisce il confine con Saponara. “La sagomatura della foce del torrente sul lato di Rometta fa si che la perdita giunga sino a Saponara, alimentando la pozzanghera che sfocia sul mare –Dichiara Giuseppe Merlino, che aggiunge- per quanto riguarda il degrado della battigia è importante sottolineare l’impegno passato da parte dell’amministrazione che ha tentato di bonificare senza successo l’intera area. La marea, infatti, porta costantemente rifiuti che si arenano sul posto”. Nato originariamente come un promontorio artificiale e poi bonificato nel 2007, il “Capo Munnizza” sarebbe stato poi trasformato in spiaggia mediante l’apporto di sabbia e lo sbancamento dei materiali. La posizione della zona, tuttavia, sembrerebbe poco favorevole alla nascita di una spiaggia di cui tutti i turisti possano usufruire. Che sia destinata a restare un luogo impraticabile? Al momento l’attenzione sembrerebbe essere puntata tutta sull’origine del problema principale: la perdita fognaria. Salvatore Di Trapani