La Uil Fpl risponde a muso duro agli attacchi sollevati ieri da Cgil, Cisl e Csa sulle Posizioni Organizzative che l'amministrazione Accorinti ha riconosciuto a 127 funzionari comunali.
«Seppur riteniamo non meritevoli di replica i meschini attacchi generici e di bassissimo profilo posti in atto dai colleghi sindacalisti comunali della Cisl, Cgil e Csa, sentiamo il dovere, ancora una volta, di fare chiarezza in merito a quanto da loro asserito con il solo obiettivo di spargere fango e confondere le idee ai dipendenti comunali». Inizia così la replica del segretario aziendale della Uil Fpl Emilio Di Stefano e del segretario generale Pippo Calapai alle accuse sollevate ieri dagli altri tre sindacati. Lo scontro si è aperto sulle Posizioni Organizzative e le Alte Professionalità che l’amministrazione Accorinti ha riconosciuto a 127 funzionari comunali nel mese di febbraio. A distanza di due mesi però volano gli stracci tra le organizzazioni sindacali. E la Uil Fpl ha deciso di rispondere, sottolineando un ringraziamento ai colleghi degli altri sindacati per “aver i dato modo di approfondire le tematiche da loro trattate genericamente e con scarsa competenza tecnica”.
«Vero è – scrivono Di Stefano e Calapai- quanto da loro evidenziato che abbiamo contribuito all’approvazione del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo economico del 2017 che ha permesso la liquidazione di quasi tutto il salario accessorio 2017, ma è ben altra cosa sostenere che il CCDI giuridico 2018/2020 (sottoscritto solamente dalle tre sigle e fortemente osteggiato da noi) non comporterà perdite di diritti giuridici ed economici in capo a tutti i dipendenti comunali tranne che a coloro che sono stati incaricati di Posizioni organizzative e Alte professionalità. Purtroppo, lo ribadiamo, i dipendenti se ne accorgeranno solo nel 2019 quando sarà liquidato il salario accessorio per l’anno 2018. Affermare che questo è falso denota solo malafede e mancanza di rispetto e considerazione della intelligenza dei lavoratori.
Così come è falso asserire che le Posizioni Organizzative e le Alte Professionalità incideranno solo in piccola parte sul fondo dei dipendenti. Il Contratto nazionale di Lavoro 2018, approvato giusto nella giornata di ieri dal Consiglio dei Ministri, prevede espressamente che la spesa (totale) sostenuta per gli incarichi al 31/12/2017 verrà decurtata dal Fondo accessorio e passati a carico del Bilancio. Quindi, asserire che si possa decurtare solo una piccola parte della spesa totale (pari a € 1.700.000 circa) è solo un a favola da raccontare ai bambini che può evidenziare solo malafede o ignoranza delle norme contabili.
Infatti non esiste la via di mezzo: o si decurta tutta la spesa o niente, nella considerazione che al 31/12/2017 nulla è stato imputato per detti incarichi al fondo 2017 in quanto ancora non conferite. Ma in questa seconda ipotesi si configurerebbe una grave irregolarità contabile per due ordini di motivi, principalmente:nsi genererebbe un debito fuori bilancio per l’intera spesa, atteso che i nuovi contratti di conferimento sono stati sottoscritti già nel corso dell’anno 2018 in assenza di bilancio di previsione 2018 e pertanto senza autorizzazione per la maggiore spesa da parte del Consiglio Comunale che, ricordiamo, potrebbe anche non approvare e destinare le relative somme ad altri servizi prioritari ai cittadini. Probabilità questa non remota se si tiene conto del periodo pre-elettorale e della difficoltà oggettiva che l’Amministarzione Accorinti abbia, visti i recenti accadimenti, di trovare i numeri in consiglio anche nella considerazione che i consiglieri parenti stretti dei diretti interessati delle Posizioni Organizzative si dovranno astenere. Essendo poi tale spesa configurabile come una maggiore spesa per il personale deve essere approvata anche dalla Commissione Ministeriale di vigilanza essendo l’Ente sottoposto a controllo per il piano di riequilibrio.
Certo è che il tutto passerà anche dalla valutazione dei Revisori dei Conti in occasione del parere sul CCDI 2018 parte economica che, in entrambi i casi, non potrà non constatare dette irregolarità ed effettuare le dovute segnalazioni alla Corte dei conti.
Per quanto riguarda poi i meschini attacchi al nostro dirigente sindacale, i colleghi hanno dimenticato (con cattiveria e innata scorrettezza) di dire che l’Amministrazione ha aderito alla transazione sol perché giorni prima la Corte di Appello di Messina aveva condannato il Comune di Messina a liquidare 20.000 euro circa per una fattispecie pressoché identica, somme cui il nostro dirigente interessato ha rinunciato. Per questo ci vuole coraggio a far intendere che lo stesso abbia ottenuto trattamenti di favore. Bensì ricordiamo che lo stesso è stato minacciato di “essere asfaltato” dallo stesso Direttore Generale, il quale, poi, nella qualità di componente della commissione per il conferimento delle Posizioni Organizzative lo ha giudicato. Ed il prevedibile esito, purtroppo, si conosceva già.
Giusto per chiarezza, il progetto obiettivo relativo alla stabilizzazione dei precari è stato regolarmente approvato a suo tempo dai colleghi sindacalisti oggi critici. Per di più, hanno partecipato allo stesso quasi tutti i dipendenti del dipartimento Risorse Umane, compresi quei numerosi dipendenti/dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Csa, quindi non solo i nostri dirigenti. Questo denota l’infinito limite di cosa si è disposti a dire per procacciare qualche consenso in campagna elettorale. Il tempo è galantuomo e restituirà la giusta verità».