26 passaggi negli ultimi cinque giorni di ottobre. Nello stesso periodo di settembre erano stati 450. La repressione della Polizia Municipale produce i frutti sperati e i tir in città sono sempre di meno grazie al pieno utilizzo del porto di Tremestieri
Negli ultimi cinque giorni di settembre, erano transitati dalla rada San Francesco 450 tir. Un numero spropositato che da un lato ha comportato un introito per le casse di palazzo Zanca, visto che tutti sono stati multati, dall’altro non ha consentito di raggiungere l’obiettivo di ridurre i tir in centro città dopo la riapertura integrale del porto di Tremestieri, avvenuta lo scorso 25 agosto.
Per una volta, però, il lavoro della Polizia Municipale è riuscito a fungere da deterrente, così come invece non avviene nelle strade del centro città per gli automobilisti indisciplinati. Negli ultimi cinque giorni di ottobre, infatti, sono stati solo 26 i tir multati per aver utilizzato la rada San Francesco, in un senso o nell’altro. Una netta inversione del trend che soddisfa l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola: “E’ il segno – afferma – che l'insieme dei provvedimenti presi, in concomitanza con l'apertura della seconda invasatura di Tremestieri, è risultato efficace e che la collaborazione degli autotrasportatori e delle compagnie di navigazione, insieme al prezioso lavoro dei nostri vigili urbani, sta producendo risultati positivi, inimmaginabili fino a poco tempo addietro. Ciò rappresenta un successo per tutti, in primo luogo per la città, che si è alleggerita di un traffico di passaggio pericoloso ed inquinante, ma certamente per tutti coloro che hanno inteso collaborare per migliorare, in definitiva, la qualità della vita dei nostri concittadini. Il drastico ridimensionamento degli attraversamenti dei tir dalla rada San Francesco, successivo alle nostre determinazioni e fortemente voluto dal sindaco, Renato Accorinti, indica che nessun risultato può essere precluso – ha concluso l'assessore – se si lavora insieme, nel rispetto dei ruoli ma nella convinzione condivisa che Messina possa velocemente incamminarsi verso percorsi di crescita civile, in cui privato e pubblico collaborino per il bene comune. Una Messina migliore si può fare”.
GRANDE GRANDE GRANDE ACCORINTI…
…LO AMMETTANO ANCHE TUTTI QUELLI CHE LO HANNO CRITICATO E DERISO FINORA PLEASE
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