Eletta due anni fa dal consiglio comunale, la garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza tira le somme del lavoro svolto dentro e fuori Palazzo Zanca. Spiccano tanti incontri, riunioni, seminari. Sguardo ai servizi sociali e all'accoglienza dei minori migranti non accompagnati. Progetti per il futuro.
Due anni di incarico a tutela dell’infanzia e dei diritti dei più piccoli. Due anni di lavoro dentro e fuori Palazzo Zanca al servizio di una delle fasce della popolazione che meritano più attenzione e dedizione. La Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Maria Baronello, eletta il 15 aprile 2014 dal consiglio comunale, traccia il suo bilancio di questo biennio, tira le somme di quel che è stato fatto nel suo campo e getta i semi degli impegni futuri. Due anni in cui non sono mancate le critiche e le polemiche anche rivolte alla garante Baronello, soprattutto sul fronte dell’accoglienza dei minori migranti non accompagnati, fenomeno che purtroppo ha spesso visto il Comune troppo assente. Ed a sua volta è stata anche lei stessa a impugnare carta e penna per scrivere e denunciare l’impossibilità di operare, ha bocciato sonoramente i servizi sociali di Nino Mantineo, non ha risparmiato critiche nella gestione dei servizi destinati ai più piccoli.
Oggi mette tutto dentro una relazione che si apre proprio con un velo di contestazione per quell’ufficio che la garante non ha mai ottenuto, nonostante abbia ripetutamente fatto presente che si trattava di un’esigenza per esercitare al meglio le proprie funzioni. Ma questo non l’ha fermata. Ecco dunque cosa inserisce nel suo report Maria Baronello, elencando il lavoro svolto tra il 20 novembre 2014 e il 14 ottobre 2015 e dal 28 dicembre ad oggi.
Attività svolta all’interno del Comune
Nel dicembre 2014, dopo una ricognizione dell’esistente riguardo dati e servizi, dopo aver contattato l’Ufficio Anagrafe e Statistica del Comune e gli Uffici di Servizio Sociale, redazione della relazione programmatica relativa all'anno 2015, documento di studio e di orientamento delle prime azioni che si intendevano perseguire. Nell’ottobre 2015 seconda relazione programmatica per l’anno 2016. Nel tempo è stata invitata più volte, ed ha partecipato, ai lavori della VI Commissione Consiliare per discutere i dati riportati nelle relazioni programmatiche e le possibilità di intervento. Così come ha partecipato ai lavori della IX Commissione Consiliare, come esperta di Politiche Sociali in tema di Minori.
Ha incontrato i Presidenti ed i Consiglieri delle Circoscrizioni per conoscere i Referenti Istituzionali del territorio e presentare la figura del Garante. In tale occasione ha condiviso il progetto “Crescendo” ideato ed elaborato dal Garante, che prevedeva l’impiego di 6 Assistenti Sociali quanti sono le circoscrizioni cittadine, al fine di perseguire: il potenziamento delle azioni trattamentali rivolte ai minori segnalati e in carico al Comune; l’aggiornamento e l’ampliamento della ricognizione e mappatura delle risorse istituzionali, del privato sociale e del volontariato; l'attivazione del segretariato sociale,rivolto alle famiglie con minori e ,nelle more del tempo a disposizione, ai cittadini del quartiere. Un progetto che è stato anche inserito nel Piano di Zona rimodulato.
Ha lavorato con la Consulta Comunale delle Organizzazioni, che opera in favore della persona,della famiglia e della comunità, anche per la preparazione alla Giornata di Studio “Politiche di inclusione e misure di contrasto alla povertà: le proposte per un welfare di comunità” che si è svolta il 10 febbraio 2015 a Messina.
Ha cooperato con l’Assessorato ai Servizi Sociali e ha palesato le criticità esistenti, presentando delle proposte: istituire presto l’Ufficio di Servizio Sociale, programmare incontri di concertazioni allargate per meglio agire nell’interesse dei minori e delle loro famiglie, adottare un coordinamento permanente delle Politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, tra istituzioni e organizzazioni della società civile, facenti capo alla regia dell’Istituzione pubblica che deve garantire la stessa possibilità di accesso e la stessa qualità dei servizi ai minori in tutto il territorio comunale, con iniziative strutturate ed incardinate al Sistema dei Servizi Sociali, non estemporanee e volontaristiche.
E’ in contatto con le 8 Comunità presenti nella Città, che ospitano minori inviati dai Servizi Sociali del Comune, e con il Centro Ahmed (MSNA). Al contempo è in contatto con l’Ufficio Affidi, con l’Ufficio Adozioni e con l’Ufficio Minori non Accompagnati del Dipartimento Politiche Sociali. Ha incontrato alcuni Referenti delle Cooperative Sociali che gestiscono, in appalto, i Servizi Comunali per l’Infanzia e l’Adolescenza, sia con i referenti dello SPRAR di Villa Lina. Ha dato un contributo durante i seminari rivolti agli AA.SS, organizzati dal Dipartimento Servizi Sociali, trattando il tema della “Violenza assistita sui Minori”. Processi d’aiuto ro la
Ha effettuato una visita con l’Assessore ai Servizi Sociali presso tutti i C.A.G. della Città, constatando il lavoro svolto dagli operatori e la forte ricaduta sul territorio, rilevando comunque criticità e disfunzioni,anche logistiche ed organizzative,argomento sul quale si è ampiamente confrontata con l’Assessore al ramo.
E’ apparso opportuno sensibilizzare sia le Istituzioni Pubbliche che del Privato Sociale rispetto ai temi dei minori stranieri non accompagnati. I posti disponibili nelle Comunità cittadine non sono più sufficienti rispetto al lievitare del fenomeno. Il Garante, quindi, che conosce la rete dei servizi alla persona, ha incontrato diversi Presidenti e Direttori di ex IPAB, i Referenti di Istituzioni Religiose, di Cooperative Sociali, di ONG, al fine di sollecitare e coinvolgere tali Attori ad investire progettualmente nell’avvio di Servizi di prima e seconda accoglienza a favore dei minori non accompagnati, anche con la possibilità di costruire delle ATI. Si è a conoscenza che diverse Agenzie stanno perfezionando le procedure di rito al fine di ottenere gli accreditamenti regionali.
Ha collaborato con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione,con delega alle Pari Opportunità,sia per l’anno 2014/15, che per l’anno 2015/16.
Attività svolta all’esterno del Comune
Innumerevoli iniziative seminariali organizzate da alcuni Club Service, da alcune Onlus e da Istituzioni varie della Città, sui temi dei Diritti, della Tutela e dei Servizi riguardanti i minori. Permanente è la sinergia con l’Università degli Studi di Messina. Incontri con la Caritas e con alcuni Oratori Parrocchiali, per predisporre sportelli di informazione rivolti alle famiglie.
Con i volontari del Centro Sociale del Villaggio Matteotti, mettendo in contatto tra di loro più agenzie del sociale, è stato redatto un progetto che configura il Centro come un CAG, con possibilità di accedere a finanziamenti pubblici e privati. Con un’associazione che eroga prestazioni di Mediazione Sociale e Familiare si sta predisponendo un progetto affinché si diffonda la cultura della mediazione per intervenire nelle situazioni di conflitto.
Rapporto continuo e diretto con l’Ordine degli Avvocati con cui è stato ipotizzato di approfondire e prevedere, di concerto con il Dipartimento Politiche Sociali e l’AIAF lo studio e l’istituzione di uffici di tutela, composti da tutori e curatori speciali separati da altre figure professionali che hanno altre funzioni. Per i compiti di tutela e di curatela saranno formati opportunamente dei volontari che potranno poi essere utilizzati nell’accompagnamento di minori in fragilità.
Attività svolte per le persone, i gruppi, la comunità.
Nel tempo del mandato sono state moltissime le persone che hanno contattato il Garante, sia al recapito telefonico del cellulare che per mail. A tutti è stato dato ascolto e, ove necessario e possibile, avviati interventi. Ha incontrato: genitori di figli diversamente abili per un orientamento rispetto alle procedure di accesso ai servizi socio-sanitari; genitori separati con problemi di affidamento dei figli; genitori adottivi in crisi post adozione; coppie che desiderano adottare e non conoscevano la nuova normativa; nonni che non possono incontrare i propri nipoti; adolescenti che hanno conflitti con i genitori; responsabili di Comunità che hanno chiesto un intervento di chiarimento metodologico; dirigente, docenti e genitori di una scuola dell’infanzia per conflitto tra docenti e famiglie; docenti di una scuola secondaria per problemi di bullismo; dirigenti della scuola dell’infanzia per procedure di segnalazione alla Procura dei Minori; avvocati che hanno segnalato violenza istituzionale; studenti universitari che hanno chiesto una consulenza per la stesura del lavoro di tesi, sulla tutela dei minori; un gruppo di mamme che ha chiesto sostegno a costituire un gruppo di auto-aiuto; un gruppo di pedagogisti che intendono costituire una associazione di consulenza, da supporto ai pediatri di base; un gruppo di psicologi che ha costituito una associazione che lavora con l’infanzia e l’adolescenza; i genitori che protestavano per la sospensione delle mense; i genitori degli atleti che si allenavano al Pala Russello, mentre erano lì ospitati i giovani egiziani.
Ed infine, gli impegni su cui lavorare da subito.
Continuare nelle pratiche di concertazione con le Istituzioni del territorio, al fine di sollecitare il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza, della costituzione di servizi adeguati alle necessità della popolazione minorenne e delle loro famiglie. Costituire un tavolo tecnico per lo studio e la realizzazione di quanto declinato nelle Linee Guida sui “Processi di sostegno e tutela dei minorenni e delle loro famiglie”, pubblicato nel novembre 2015 dal CNOAS. Il documento è il frutto della sinergia delle Istituzioni Nazionali che a vario titolo si occupano di Minori. Formalizzare la nomina di Professionalità da supporto nelle azioni del Garante, al fine di costituire, come previsto, l’Ufficio del Garante.