Da un report dell'Agenzia Nazionale Giovani e del Forum Nazionale Giovani, emerge come i giovani oggi siano in cerca di maggiore stabilità lavorativa e di come formazione, informazione educazione integrazione sociale siano cardine delle richieste della gioventù.
Un'indagine condotta da Agenzia Nazionale Giovani, Forum Nazionale Giovani e il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, su un campione di 530 persone tra i 16 ed i 58 anni (quindi in mezzo alla statistica troviamo anche qualche "meno giovane"), presentata lo scorso 28 giugno alla Camera dei deputati, ha evidenziato come, tra le paure dl nostro tempo, la precarietà lavorativa occupi il primo posto con il 38% di risposte, seguita da cambiamenti sociali, politiche di partecipazione, e perdita dei valori.
Preoccupa meno il controllo e la sicurezza, avvertiti anche come la minor soluzione ai timori del nostro tempo, che invece, secondo gli intervistati farebbero meno paura con maggior rispetto e tolleranza da parte di tutti. Formazione ed educazione, insieme a conoscenza ed informazione sono invece visti come la cura per instaurare relazioni migliori con persone provenienti da diverso background culturale, religioso, economico e sociale, e sarebbero l'ideale per aiutare i giovani ad avere maggiori opportunità nella società.
“C’è la necessità di infondere un nuovo senso di sicurezza per rispondere al forte senso di preoccupazione che la gioventù contemporanea sente a causa della precarietà lavorativa, dei cambiamenti sociali e generazionali, della mancanza di partecipazione politica, e di tutte le difficoltà che si trova a fronteggiare ogni giorno”. Ha dichiarato Maria Cristina Pisani, Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani commentando gli esiti delle consultazioni. “Essere cittadini attivi e responsabili vuol dire, infatti, aprire un varco comunicativo che abbia le sue fondamenta anche nell’informazione, che è uno dei temi prioritari del Libro Bianco sulla Gioventù. Il Dialogo Strutturato è per questo uno strumento fondamentale, che va sicuramente anche a rinsaldare il rapporto tra le istituzioni politiche, i cittadini e le realtà associative che li rappresentano”.
“Abbiamo presentato il risultato di un percorso importante che mette in evidenza il ruolo cruciale dei giovani nella costruzione dell’Europa e ci pone davanti gli obiettivi da raggiungere a fronte di una sempre maggiore di strumenti di educazione e formazione richiesti dalle nuove generazioni”. Ha affermato invece Giacomo D’Arrigo, direttore generale di ANG, sottolineando il costante impegno dell’agenzia nella promozione della partecipazione e della cittadinanza attiva. “In questo contesto il Dialogo Strutturato rappresenta un prezioso strumento per consolidare ed incentivare il dialogo tra i giovani ed i decisori politici rendendo quindi le nuove generazioni sempre più protagoniste nella vita democratica del Paese. L’Agenzia Nazionale per i Giovani sostiene da anni questo strumento che rappresenta una delle azioni del Programma Erasmus+. Solo nei primi tre anni del Programma Europeo (senza considerare la programmazione precedente) abbiamo finanziato 47 progetti per un totale di oltre 1.300.000,00 euro coinvolgendo migliaia di giovani con l’obiettivo di consentire ai giovani di impegnarsi in un’Europa diversa, connessa e inclusiva”.