I dati del servizio comunale statistica su nove tematiche: Territorio, Trasporto Pubblico, Rumore, Rifiuti, Acqua, Scuola, Turismo, Imprese e Reddito
1594 abitanti in meno in soli sei mesi, dal 31 dicembre 2016 al 30 giugno 2017, da 236mila 962 a 235mila 368. Procede inarrestabile il declino della popolazione del Comune di Messina. Se si pensa che al censimento del 2001 gli abitanti erano 252mila 026, il calcolo è presto fatto, meno 17mila abitanti negli ultimi 17 anni, una media di mille abitanti in meno all’anno che, negli ultimi tempi, è ancora aumentata. Nel 2016, infatti, Messina ha perso 1477 abitanti a causa di un saldo naturale di 767 abitanti (1738 nati e 2505 morti) e di un saldo migratorio di 710 abitanti (2560 iscritti e 3270 cancellati).
Mentre al censimento del 2001 Messina aveva praticamente gli stessi abitanti di Verona, 13esima e 12esima città italiana per popolazione (252mila 026 abitanti Messina, 252mila 520 abitanti Verona), oggi le due città hanno ben 23mila abitanti di differenza, visto che il Comune scaligero ha ora 258mila abitanti. Vero è anche che la differenza è data dalla presenza di cittadini stranieri: 11mila 847 a Messina, 35mila 245 a Verona. Dati invertiti rispetto al censimento del 1961, quando Messina contava 254mila 603 abitanti e Verona 221mila. La 14esima città italiana è invece Padova, 210mila 465 abitanti (al censimento del 2001 erano 204mila 870), anche in questo caso con un altro numero di stranieri, 33mila 395.
Il quartiere più popolato di Messina è il terzo, 56mila 768 abitanti. Poi il quinto (47mila 904), il quarto (45mila 896), il secondo (32mila 391), il sesto (30mila 917) e il primo (22mila 682).
I dati sono compresi nel report “Messina in cifre 2017”. La pubblicazione, attraverso nove sezioni tematiche (Territorio, Trasporto Pubblico, Rumore, Rifiuti, Acqua, Scuola, Turismo, Imprese e Reddito), offre una sintesi dei principali dati rilevati nel Comune di Messina.
TRASPORTO PUBBLICO
Nel 2016 i km coperti dalle linee di bus sono aumentati da 215,5 a 233, con 1400 fermate (fino al 2013 erano 1297). La linea tranviaria è sempre quella da 7,7 km, con 36 fermate, mentre le piste ciclabili sono passate da 6 a 7,2 km, grazie al prolungamento sulla riviera nord. Gli stalli di sosta a pagamento sono sempre 4mila 350, mentre quelli nei parcheggi di scambio 1.480. 66 bus e 8 tram disponibili rispetto ai 68 bus e 10 tram del 2015. I semafori attivi sono 87. I passeggeri trasportati sono 10 milioni 880mila con un incremento del 12,72 % rispetto al 2015. Una media vicino ai 30mila passaggi al giorno, data dai quasi 3mila biglietti venduti al giorno (alcuni dei quali da più corse o giornalieri) e dagli oltre 12mila abbonamenti del 2016. L’incremento maggiore, il 64,65 %, si era avuto dal 2014 al 2015, quando si era passati da 5 milioni 862mila passeggeri annui a 9 milioni 652mila. I biglietti venduti nel 2016 sono 960mila, un incremento altissimo rispetto ai 212mila 800 del 2012. Di difficile lettura il dato delle isole pedonali, se si considera che sono incluse anche alcune piazze come piazza del Popolo, piazza Santa Caterina, piazza Maurolico, piazza Unione Europea, piazza San Vincenzo e piazza Casa Pia.
RUMORE
In città l’andamento temporale dei livelli medi del LAeq dB(A) sia diurni che notturni è sempre superiore rispetto ai limite di legge. In particolare i livelli medi annuali diurni registrati su viale Boccetta, viale Europa e via Adolfo Celi, pur non rispettando i limiti di legge, sono più bassi rispetto a 10 anni prima, mentre quelli notturni sono stabili negli ultimi anni. I livelli registrati nel 2016, inoltre, si discostano poco, in media, da quelli rilevati durante l’anno precedente.
RIFIUTI
Nell’anno 2016 si registra una riduzione del totale dei rifiuti prodotti sia rispetto all’anno 2012 (-6,75%, da 122 milioni 507mila a 114 milioni 239mila) che rispetto all’anno precedente (-2,15%, erano 116 milioni 755mila). Decrescono nel quinquennio 2012-2016, in valore assoluto, gli indifferenziati (da 115 milioni 771mila a 100 milioni 371mila, -13,35 %), mentre crescono i differenziati (da 6.736 a 13.922). Nell’anno 2016 la quantità di rifiuti differenziati, seppur in crescita nel quinquennio (+106,68 %), ha subito una contrazione del -7,8% rispetto all’anno precedente (erano 15.102).
Nel 2016, la raccolta differenziata è quindi al 12,19 %, mentre nel 2015 era al 12,93 %, nel 2014 al 9,03 %, nel 2013 al 5,33 %, nel 2012 al 5,5 %.
Il dato è confermato dalla riduzione di rifiuto differenziato pro capite, passato da 63,08 Kg a 58,57 Kg, e per famiglia, passato da 151,23 Kg a 139,63 Kg. Decresce la quantità di rifiuti conferiti in discarica, -13,35% rispetto al 2012 e -1,29% rispetto all’anno precedente. Crescono del 16% circa rispetto al 2015 e del 90,75% rispetto al 2012 i rifiuti conferiti in impianti di recupero. Cresce considerevolmente, rispetto agli anni precedenti, la raccolta di plastica (115 tonnellate nel 2012, 686 nel 2015, 930 nel 2016), vetro (428 tonnellate nel 2012, 1033 nel 2015, 2159 nel 2016), carta e cartone (2246 tonnellate nel 2012, 3477 nel 2015, 3997 nel 2016).
ACQUA
I consumi idrici in città diminuiscono considerevolmente tra il 2012 ed il 2016. L’acqua fatturata per uso civile domestico (11 milioni 956mila 290 metri cubi) decresce del -1,84% rispetto al 2015 (12 milioni 181mila 009) e del -10,83% rispetto al 2012 (13 milioni 408mila 992). Notevole anche la riduzione dell’acqua fatturata per uso civile non domestico 1 milione 267mila 290 metri cubi) rispetto al 2012 (2 milioni 208mila 736), pari a -42,62%. Considerando anche l’acqua per uso industriale e produttivo, il totale di acqua fatturata (14 milioni 245mila 903 metri cubi) decresce del -0,59% rispetto all’anno 2015 (14 milioni 330mila 222) e del -15,8% rispetto al 2012 (16 milioni 914mila 453), comportando un decremento dei consumi medi pro capite.
SCUOLE
Nell’anno scolastico 2017/18 il totale degli alunni delle 114 scuole pubbliche cittadine (escluso le secondarie superiori), è pari a 19mila 977 alunni (4.332 alla materna, 9.254 alle elementari, 6.391 alle medie) in calo rispetto all’anno precedente del -1,05% ed all’anno 2012-13 del -5,77%. La circoscrizione con il maggior numero di classi è la quarta, con il 32% del totale delle classi, mentre quella con il minor numero è la terza, con il 5% del totale delle classi.
TURISMO
Nell’anno 2016 le strutture ricettive del territorio del Comune risultano in aumento (+8,57%, da 70 a 76), valore determinato dalla crescita degli esercizi extra alberghieri ed in particolare dei B&B (+37,5%, da 32 a 44) e degli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+42,86%, da 7 a 10). Diminuiscono però, complessivamente in posti letto (-35,52%, da 3.277 a 2.113) a causa della riduzione delle strutture alberghiere (da 24 a 20, di cui 5 a quattro stelle, 5 a tre stelle, 2 a due stelle e 8 residenze turistico-alberghiere) e dei campeggi e villaggi turistici (da 3 a 1).
In città nell’anno 2016 sono stati registrati 38.702 arrivi, di cui 31.702 italiani e 15.374 siciliani (seguono Lazio, Campania, Calabria, Puglia e Lombardia), con una permanenza media di circa 2 giorni, leggermente più alta 2,03 per gli italiani contro 1,84 per i cittadini stranieri. Tra i 7mila stranieri, 4mila 611 arrivano dall’Europa. Ci sono 724 francesi, 532 greci, 529 spagnoli, 503 britannici, 494 tedeschi e poi 451 messicani.
L’anno 2016 mostra un aumento del movimento crocieristico in città rispetto all’anno precedente (367mila 269 passeggeri, +12,07%), seppur con valori decisamente più contenuti di quelli registrati nell’anno 2013, picco massimo di 501mila 316 passeggeri.
IMPRESE
Al primo trimestre 2017 le imprese registrate nel Comune di Messina sono 19mila 955, dato più o meno stabile dal 2014 (19mila 882) ad oggi, con un calo nel 2016 (19mila 628) ora colmato. Il settore più forte è il commercio, con 6mila 423 imprese, poi 2493 imprese di costruzioni, 1527 manifatturiere e 1126 di alloggio e ristorazione.
REDDITO
Nell’anno 2015 la composizione per classe di reddito evidenzia che la classe prevalente in città è quella da 15mila a 26mila € (27,12 %). Rispetto all’anno 2012 si evidenzia la crescita del numero di contribuenti nelle classi da 26mila a 55mila euro (da 20,62 a 22,28 %), da 55mila a 75mila euro (da 2,36 a 2,43%) e da 75mila a 120mila euro (da 1,71 a 1,79 %). Diminuiscono i contribuenti delle altri classi in particolare quelli oltre 120mila (da 0,56 a 0,52 %) e quelli privi di reddito (da 0,76 a 0,56 %). La città, secondo i redditi anno 2016 riferiti al 2015, presenta, rispetto al territorio siciliano un numero inferiore di contribuenti tra 0 e 10mila euro e valori più alti per la classi da 75mila a 120mila euro.