Messina NON è una città turistica. Sole, mare e paesaggio mozzafiato non bastano

Messina NON è una città turistica. Sole, mare e paesaggio mozzafiato non bastano

Danila La Torre

Messina NON è una città turistica. Sole, mare e paesaggio mozzafiato non bastano

Tag:

lunedì 21 Luglio 2014 - 22:05

I dati provvisori dell'Osservatorio Turistico Regionale sulle presenze nel Comune di Messina sono impietosi se rapportati a quelli provinciali e regionali: fotografano il 2,42% del totale delle presenze della Provincia e lo 0,6% del totale della Regione Sicilia

Il turismo fa fatica a decollare in riva allo Stretto, anzi arranca in maniera vistosa. A dirlo non è una semplice valutazione teorica ma i freddi e quanto mai significativi numeri del “Primo rapporto sul turismo a Messina”, pubblicato dall’Ufficio Statistica del Dipartimento Servizi al cittadino.

Lo studio mette infatti a nudo la scarsa propensione turistica della nostra città, baciata da sole per lunghi mesi dell’anno, bagnata dal mare lungo quasi 60 km di costa e protetta dai monti peloritani, che fascinosi e imponenti si ergono alle nostre spalle. La bellezza paesaggistica e la particolare conformazione geografica che la natura ci ha donato non bastano purtroppo a rendere Messina una città turisticamente appetibile, in grado di competere con altre e ben più organizzate località della provincia e del resto dell’isola. Ma andiamo a vedere i numeri.

In base al report, che è frutto della collaborazione del Comune con l'Autorità Portuale e l'Osservatorio turistico regionale di Patti, in città nel 2013 sono state complessivamente 86.876 le presenze registrate; 73.572 nelle strutture alberghiere e 13.304 negli esercizi complementari ed altri alloggi.

I dati provvisori dell'Osservatorio Turistico Regionale sulle presenze nel Comune di Messina sono impietosi se rapportati a quelli provinciali e regionali: fotografano infatti il 2,42% del totale delle presenze della Provincia e lo 0,6% del totale della Regione Sicilia, mentre l'intera Provincia di Messina copre il 26,54% del totale delle presenze siciliane. Va un po’ meglio, ma non troppo, nel movimento degli arrivi in cui il Comune di Messina si attesta al 4,57% del totale degli arrivi della Provincia.

Lo studio statistico distingue tra presenze italiane e presenze turistiche, con le prime che superano di gran lunga le seconde.

Le presenze italiane sono state 68.644 (79%), prevalentemente provenienti dalla Sicilia (43,75%), dalla Calabria (11,39%), dal Lazio (8,87%) e dalla Campania (7,77%). Tra le regioni del Nord Italia solo i cittadini lombardi (6,74%) spiccano per presenze. Basso il numero di quelle dei residenti in Molise (0,13%), Provincia autonoma di Bolzano (0,14%), Valle d'Aosta (0,19%), Basilicata (0,53%) e Sardegna (0,58%). Stando ai numeri, i maggiori visitatori arrivano dalla stessa isola o dalla dirimpettaia Calabria, poco attrattivi turisticamente risultiamo da Roma in su.

Le presenze italiane nel Comune di Messina costituiscono il 4,84% dell'intera provincia e lo 0,94% dell'intera Regione Sicilia (arrivi 8,14% e 1,44% rispettivamente per Provincia e Regione).

Per quanto riguarda le presenze straniere, pari complessivamente a 18.232, il numero più alto è stato registrato per i cittadini dei Paesi Europei (65,04%). Tra questi spiccano i tedeschi (8,33%), i francesi (6,21%), i polacchi (5,64%) e gli spagnoli (5,55%). In termini numerici, importante anche la presenza di americani (15,4%), prevalentemente provenienti dal Sud America e dall'America Latina (7,49%) e dagli Stati Uniti (6,94%). Il report mette in evidenza la presenza di cittadini dei paesi asiatici (8,66%) ed africani (6,44%).

Le percentuali delle presenze straniere nel Comune di Messina sono complessivamente a dir poco sconfortanti: costituiscono lo 0,84% dell'intera provincia e lo 0,26% dell'intera Regione Sicilia (arrivi 1,55% e 0,40% rispettivamente per Provincia e Regione).

Il vicesindaco, Guido Signorino, che anche la delega al turismo, spiega che d’ora in poi i dati saranno aggiornati con cadenza mensile, per essere poi inseriti e resi pubblici sul sito di Palazzo Zanca. «Obiettivo del report – fanno sapere da Palazzo Zanca – è fornire un quadro conoscitivo mediante 1'osservazione dei dati di sintesi del movimento clienti negli esercizi ricettivi anno 2013 col compito anche di elaborare alcuni indicatori, che possano definire il grado di vocazione turistica della città e il trend dei flussi turistici comunali, al fine di sottoporre a monitoraggio tendenziale 1'evoluzione del medesimo settore».

Un settore attualmente in stato di “coma”, come dimostrano anche gli esigui incassi della tassa di soggiorno, che nel 2013- anno di riferimento del report – non sono andati oltre i 51.690,50 euro (vedi correlato). La tassa di scopo, contestata da albergatori ed associazioni di categorie ,non può certo essere considerata la causa del male, ma al massimo un termometro della situazione. E la diagnosi è chiara: Messina non gode di buona salute. Neanche nel settore turistico. All’amministrazione Accorinti il compito di invertire la rotta e far spiccare finalmente il volo al turismo messinese, che creerebbe un indotto dal quale potrebbero trarre vantaggi interi comparti commerciali e artigianali, oggi soffocati da una crisi che non lascia scampo.

Danila La Torre

24 commenti

  1. Cara Danila LA TORRE permettimi di completare il tuo periodo più significativo ” Lo studio mette infatti a nudo la scarsa propensione turistica della nostra città, baciata da sole per lunghi mesi dell’anno, bagnata dal mare lungo quasi 60 km di costa e protetta dai monti peloritani, che fascinosi e imponenti si ergono alle nostre spalle…CHI PUO’ IN EUROPA SCHIERARE UNA BATTERIA DI VENTIDUE FORTI, QUELLI UMBERTINI, CON CARATTERISTICHE DI INGEGNERIA MILITARE PROPRIE PARTICOLARI, FACENTI PARTE DEL SISTEMA DIFENSIVO DELLO STRETTO DI MESSINA REALIZZATO TRA IL 1884 E IL 1914, CHI NELLO STESSO TERRITORIO PUO’ FAR VIAGGIARE NEL PASSATO I PROPRI VISITATORI UTILIZZANDO LO SPLENDIDO FORTE GONZAGA, DALL’OTTOCENTO AL CINQUECENTO, RICHIAMANDO I GRANDI DELLA STORIA COME CARLO V d’ASBURGO, RE DI SPAGNA E IMPERATORE DEL SACRO ROMANO IMPERO, DI CUI RICORDO LA FRASE *La mia vita è stata soltanto un lungo viaggio*, QUELLO TRIONFALE IN SICILIA SI CONCLUSE CON L’ARRIVO IL 21 OTTOBRE 1535 NELLA URBS MESSANA, E INFINE IL MITICO FORTE SAN SALVATORE CHE AFFONDA LA SUA ORIGINE NELLA LEGGENDA.” Cara Danila il tuo articolo dovrebbe sensibilizzare non solo i politici, ma soprattutto la ricca borghesia imprenditoriale messinese, CHIUSA IN SE STESSA, priva della fantasia economica e delle qualità dei nostri AVI, capace solo di costruire abusivamente e pericolosamente sui pendii delle nostre colline e sulle foci dei torrenti un numero incredibile di vani destinati a non essere venduti, desolatamente vuoti. Habbiamo scelto una ECONOMIA CHE MANGIA SE STESSA, da qui la mente chiusa dei nostri commercianti verso le isole pedonali e i parchi urbani commerciali, da qui la scelta scellerata degli armatori di fare della nostra terra una servitù di passaggio, da qui la perdita degli studenti universitari africani, greci, calabresi, messinesi, sapevate del numero chiuso della facoltà di Giurisprudenza di Catania, mentre la nostra con una tradizione invidiabile attira un numero irrisorio di studenti, erano intorno ai cinquemila prima del nostro declino. SI PUO’ E SI DEVE RIFONDARE MESSINA, lo dobbiamo ai nostri giovani.

    0
    0
  2. Cara Danila LA TORRE permettimi di completare il tuo periodo più significativo ” Lo studio mette infatti a nudo la scarsa propensione turistica della nostra città, baciata da sole per lunghi mesi dell’anno, bagnata dal mare lungo quasi 60 km di costa e protetta dai monti peloritani, che fascinosi e imponenti si ergono alle nostre spalle…CHI PUO’ IN EUROPA SCHIERARE UNA BATTERIA DI VENTIDUE FORTI, QUELLI UMBERTINI, CON CARATTERISTICHE DI INGEGNERIA MILITARE PROPRIE PARTICOLARI, FACENTI PARTE DEL SISTEMA DIFENSIVO DELLO STRETTO DI MESSINA REALIZZATO TRA IL 1884 E IL 1914, CHI NELLO STESSO TERRITORIO PUO’ FAR VIAGGIARE NEL PASSATO I PROPRI VISITATORI UTILIZZANDO LO SPLENDIDO FORTE GONZAGA, DALL’OTTOCENTO AL CINQUECENTO, RICHIAMANDO I GRANDI DELLA STORIA COME CARLO V d’ASBURGO, RE DI SPAGNA E IMPERATORE DEL SACRO ROMANO IMPERO, DI CUI RICORDO LA FRASE *La mia vita è stata soltanto un lungo viaggio*, QUELLO TRIONFALE IN SICILIA SI CONCLUSE CON L’ARRIVO IL 21 OTTOBRE 1535 NELLA URBS MESSANA, E INFINE IL MITICO FORTE SAN SALVATORE CHE AFFONDA LA SUA ORIGINE NELLA LEGGENDA.” Cara Danila il tuo articolo dovrebbe sensibilizzare non solo i politici, ma soprattutto la ricca borghesia imprenditoriale messinese, CHIUSA IN SE STESSA, priva della fantasia economica e delle qualità dei nostri AVI, capace solo di costruire abusivamente e pericolosamente sui pendii delle nostre colline e sulle foci dei torrenti un numero incredibile di vani destinati a non essere venduti, desolatamente vuoti. Habbiamo scelto una ECONOMIA CHE MANGIA SE STESSA, da qui la mente chiusa dei nostri commercianti verso le isole pedonali e i parchi urbani commerciali, da qui la scelta scellerata degli armatori di fare della nostra terra una servitù di passaggio, da qui la perdita degli studenti universitari africani, greci, calabresi, messinesi, sapevate del numero chiuso della facoltà di Giurisprudenza di Catania, mentre la nostra con una tradizione invidiabile attira un numero irrisorio di studenti, erano intorno ai cinquemila prima del nostro declino. SI PUO’ E SI DEVE RIFONDARE MESSINA, lo dobbiamo ai nostri giovani.

    0
    0
  3. Scusate….sarebbe interessante capire quanto turismo senza pernotto è passato per un giorno da Messina ! Capisco sia difficile ma è notorio che la nostra è una meta che in un giorno consente la visita e poi continui il giro della sicilia . Due fattori , uno aumentare le attrattive ad esempio riapendo totalmente il museo e organizzando eventi e mostre in tutto l anno ! Secondo occorrono nuovi e tanti posti letto ….nuovi alberghi e/o residence ! Magari convertendo edifici abbandonati come i
    Gli ex silos granai

    0
    0
  4. Scusate….sarebbe interessante capire quanto turismo senza pernotto è passato per un giorno da Messina ! Capisco sia difficile ma è notorio che la nostra è una meta che in un giorno consente la visita e poi continui il giro della sicilia . Due fattori , uno aumentare le attrattive ad esempio riapendo totalmente il museo e organizzando eventi e mostre in tutto l anno ! Secondo occorrono nuovi e tanti posti letto ….nuovi alberghi e/o residence ! Magari convertendo edifici abbandonati come i
    Gli ex silos granai

    0
    0
  5. Applauso!!!

    0
    0
  6. Applauso!!!

    0
    0
  7. Ma da per favore 61 22 Luglio 2014 06:43

    risorse non sfruttate…incompetenza e menefreghismo…sporcizia da tutte le parti…servizi pubblici zero tagliato… alberghi inesistenti strutture per la ricezione di giovani manco a parlarne.. di di cosa stiamo parlando!!!!!! per piacere non ci pigliamo in giro…se poi mettiamo che Noi Messinesi siamo limitati e non ce ne fotte un c…o di niente e di nessuno pesnsando sempre e solo al nostro orticello che giorno dopo giorno sta sparendo senza che ce ne accorgiamo e se ce ne accorgiamo siamo sempre pronti a dare la colpa agli altri …allora completiamo l’opera…. DICIAMOLO SIAMO ZERO TAGLIATO

    0
    0
  8. Ma da per favore 61 22 Luglio 2014 06:43

    risorse non sfruttate…incompetenza e menefreghismo…sporcizia da tutte le parti…servizi pubblici zero tagliato… alberghi inesistenti strutture per la ricezione di giovani manco a parlarne.. di di cosa stiamo parlando!!!!!! per piacere non ci pigliamo in giro…se poi mettiamo che Noi Messinesi siamo limitati e non ce ne fotte un c…o di niente e di nessuno pesnsando sempre e solo al nostro orticello che giorno dopo giorno sta sparendo senza che ce ne accorgiamo e se ce ne accorgiamo siamo sempre pronti a dare la colpa agli altri …allora completiamo l’opera…. DICIAMOLO SIAMO ZERO TAGLIATO

    0
    0
  9. accorinti non ha nemmeno un assessorato al ramo, figuriamoci E comunnque non è colpa sua, Messina è in mano a nessuno da sempre e mai è stata e sarà città turistica nonostante le belle parole di molti ridicoli personaggi che operano nel settore culturale ecc

    0
    0
  10. accorinti non ha nemmeno un assessorato al ramo, figuriamoci E comunnque non è colpa sua, Messina è in mano a nessuno da sempre e mai è stata e sarà città turistica nonostante le belle parole di molti ridicoli personaggi che operano nel settore culturale ecc

    0
    0
  11. SaltaLaMacchia 22 Luglio 2014 09:53

    Sole! punto.
    Il paesaggio mozzafiato quando toglieranno i due piloni dell’enel.
    Il mare quando i depuratori funzioneranno correttamente.

    0
    0
  12. SaltaLaMacchia 22 Luglio 2014 09:53

    Sole! punto.
    Il paesaggio mozzafiato quando toglieranno i due piloni dell’enel.
    Il mare quando i depuratori funzioneranno correttamente.

    0
    0
  13. Cara Danila La Torre, con tutto il rispetto… Signorino &C potevano risparmiarsi la fatica.
    Messina non ha nessun appeal turistico ed e’ destinata purtroppo a restarne orfana per sempre.

    Ogni messinese onesto intellettualmente e sano di mente conosce questa semplice realtà e personalmente la descrivo e denuncio con preoccupazione da oltre dieci anni.

    Ne’ lo speranzoso provinciale orgoglio campanilistico può forzare una fotografia di una realtà depressa, involuta, improduttiva anche culturalmente che si aggrappa pateticamente ad un passato glorioso ed illustre.
    Chista e’ a zita ( Messina)..anzi una zitella, acida ed incapace di aprirsi al mondo, al progresso ed alla più straordinaria innovazione scientifica e tecnologica eco compatibile che la storia abbia fino ad adesso fornito ad un territorio, ad un popolo etichettato di ” buddaci”. Il ponte di Messina.

    Così il nostro Signorino (zitello?)
    si potrà esercitare a snocciolare dati ed a fornire analisi con eloquio forbito ma che non lo assolvono dalla colpa storica di aver sferrato fendenti devastanti e subdoli alla costruzione di un ponte che avrebbe attirato TURISTI da tutto il mondo oltre che diverse centinaia di milioni di K,solo per le opere connesse, rendendo possibile una RIPROGETTAZIONE della città , OGGI impossibile visto che non si hanno neanche…. ” occhi pi cianciri”.

    Dispiace infine constatare che quasi tutta la comunità messinese sia stata quasi come ipnotizzata e costretta a “censurare” o “rimuovere” psicanaliticamente il problema Ponte.

    L’incubo e la maledizione chissà per quanto tempo ancora incomberà sullo stretto ….

    Infine a tutti i saccenti nostri concittadini, che criticano addossando colpe sempre agli altri, commentatori inclusi…suggerirei di rimboccarsi le maniche, cimentarsi ad analizzare e risolvere i problemi senza il comodo ombrello dello stipendio o della pensione pubblica….sIn quando arriverà puntuale.

    0
    0
  14. Cara Danila La Torre, con tutto il rispetto… Signorino &C potevano risparmiarsi la fatica.
    Messina non ha nessun appeal turistico ed e’ destinata purtroppo a restarne orfana per sempre.

    Ogni messinese onesto intellettualmente e sano di mente conosce questa semplice realtà e personalmente la descrivo e denuncio con preoccupazione da oltre dieci anni.

    Ne’ lo speranzoso provinciale orgoglio campanilistico può forzare una fotografia di una realtà depressa, involuta, improduttiva anche culturalmente che si aggrappa pateticamente ad un passato glorioso ed illustre.
    Chista e’ a zita ( Messina)..anzi una zitella, acida ed incapace di aprirsi al mondo, al progresso ed alla più straordinaria innovazione scientifica e tecnologica eco compatibile che la storia abbia fino ad adesso fornito ad un territorio, ad un popolo etichettato di ” buddaci”. Il ponte di Messina.

    Così il nostro Signorino (zitello?)
    si potrà esercitare a snocciolare dati ed a fornire analisi con eloquio forbito ma che non lo assolvono dalla colpa storica di aver sferrato fendenti devastanti e subdoli alla costruzione di un ponte che avrebbe attirato TURISTI da tutto il mondo oltre che diverse centinaia di milioni di K,solo per le opere connesse, rendendo possibile una RIPROGETTAZIONE della città , OGGI impossibile visto che non si hanno neanche…. ” occhi pi cianciri”.

    Dispiace infine constatare che quasi tutta la comunità messinese sia stata quasi come ipnotizzata e costretta a “censurare” o “rimuovere” psicanaliticamente il problema Ponte.

    L’incubo e la maledizione chissà per quanto tempo ancora incomberà sullo stretto ….

    Infine a tutti i saccenti nostri concittadini, che criticano addossando colpe sempre agli altri, commentatori inclusi…suggerirei di rimboccarsi le maniche, cimentarsi ad analizzare e risolvere i problemi senza il comodo ombrello dello stipendio o della pensione pubblica….sIn quando arriverà puntuale.

    0
    0
  15. Le chiedo scusa ma Lei è messinese?
    Pensa che possa essere accogliente ed interessante turisticamente una città che nelle vicinanze del museo ha un piccolo dosso che si chiama “Capu Munnizza”?
    Un museo che nei gradoni interni sottostanti quello che doveva essere un arco sfoggia un alberello riveniente da erbaccia mai raccolta che impressione lascia ai visitatori?
    Il magnifico panorama ed i 22 forti che sovrastano i monti Peloritani sono raggiungibili attraverso una strada che ricorda quelle dell’immediato dopoguerra potranno mai interessare qualcuno?
    Le riviere sono state invase da prefabbricati in legno che pomposamente vogliono chiamare lidi. Mi fanno solo ridere quando dicono che potrebbero essere opere interessanti al turista per la stagione estiva.
    Lei pensa una migliore ricezione alberghiera nelle condizioni attuali attirerebbe qualcuno?
    Lei pensa che esiste un folle che investirebbe un solo euro dei suoi per corstruire nuovi posti letto?

    0
    0
  16. Le chiedo scusa ma Lei è messinese?
    Pensa che possa essere accogliente ed interessante turisticamente una città che nelle vicinanze del museo ha un piccolo dosso che si chiama “Capu Munnizza”?
    Un museo che nei gradoni interni sottostanti quello che doveva essere un arco sfoggia un alberello riveniente da erbaccia mai raccolta che impressione lascia ai visitatori?
    Il magnifico panorama ed i 22 forti che sovrastano i monti Peloritani sono raggiungibili attraverso una strada che ricorda quelle dell’immediato dopoguerra potranno mai interessare qualcuno?
    Le riviere sono state invase da prefabbricati in legno che pomposamente vogliono chiamare lidi. Mi fanno solo ridere quando dicono che potrebbero essere opere interessanti al turista per la stagione estiva.
    Lei pensa una migliore ricezione alberghiera nelle condizioni attuali attirerebbe qualcuno?
    Lei pensa che esiste un folle che investirebbe un solo euro dei suoi per corstruire nuovi posti letto?

    0
    0
  17. Lei è davvero convinto che le abitazioni nuove, con le persiane chiuse, siano invendute? Se così fosse non un solo imprenditore edile si sarebbe salvato dal fallimento.
    Provi a chiedere di comprare le risponderanno sempre “tutto venduto”. Ci sarà pure un perchè.

    0
    0
  18. Lei è davvero convinto che le abitazioni nuove, con le persiane chiuse, siano invendute? Se così fosse non un solo imprenditore edile si sarebbe salvato dal fallimento.
    Provi a chiedere di comprare le risponderanno sempre “tutto venduto”. Ci sarà pure un perchè.

    0
    0
  19. Concordo al 99%.

    Se da un lato è vero che l’offerta, da sola, non crea la domanda, dall’altro se la domanda non trova alcuna offerta diventa difficile creare ricchezza.

    Vorrei evitare i soliti luoghi comuni sulla riviera romagnola (posto mediocre che offre servizi di livello e crea turismo) ma resta il fatto che strutturalmente non siamo in grado di attrarre turismo.

    Io lancio una provocazione: ma se un sindaco pazzo (e fino a qui ci siamo) decidesse di dare una svolta epocale?

    Un’idea: pedonalizziamo torre faro, teniamo le spiagge pulite e portiamo i turisti che scendono dalle navi a fare un giro?

    E’ difficile? si certo ma se non si prendono scelte coraggiose non vedo futuro.

    0
    0
  20. Concordo al 99%.

    Se da un lato è vero che l’offerta, da sola, non crea la domanda, dall’altro se la domanda non trova alcuna offerta diventa difficile creare ricchezza.

    Vorrei evitare i soliti luoghi comuni sulla riviera romagnola (posto mediocre che offre servizi di livello e crea turismo) ma resta il fatto che strutturalmente non siamo in grado di attrarre turismo.

    Io lancio una provocazione: ma se un sindaco pazzo (e fino a qui ci siamo) decidesse di dare una svolta epocale?

    Un’idea: pedonalizziamo torre faro, teniamo le spiagge pulite e portiamo i turisti che scendono dalle navi a fare un giro?

    E’ difficile? si certo ma se non si prendono scelte coraggiose non vedo futuro.

    0
    0
  21. molto lontano dal definirci una Citta’ a vocazione turistica e che campa col turismo…
    mille i motivi..
    la sporcizia…ai primi posti….
    ma sopratutto manca la voglia nel fare il salto di qualità’….
    es..zona laghi di Ganzirri..Torre Faro..( fantastica )…
    valorizzazione pari a 0…..
    insomma ho il sospetto…chi semu scassi..nella fattispecie…

    0
    0
  22. molto lontano dal definirci una Citta’ a vocazione turistica e che campa col turismo…
    mille i motivi..
    la sporcizia…ai primi posti….
    ma sopratutto manca la voglia nel fare il salto di qualità’….
    es..zona laghi di Ganzirri..Torre Faro..( fantastica )…
    valorizzazione pari a 0…..
    insomma ho il sospetto…chi semu scassi..nella fattispecie…

    0
    0
  23. …perchè circoscrivere quanto scritto da caprafrank alle persiane chiuse ???

    0
    0
  24. …perchè circoscrivere quanto scritto da caprafrank alle persiane chiuse ???

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007