Manca il lavoro, soffrono i giovani e le famiglie. Il report della Caritas

Manca il lavoro, soffrono i giovani e le famiglie. Il report della Caritas

Marco Celi

Manca il lavoro, soffrono i giovani e le famiglie. Il report della Caritas

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venerdì 23 Giugno 2017 - 12:03

Come consuetudine consolidata, ogni anno la Caritas Diocesana di Messina, rende noto il suo rapporto sulle povertà che colpiscono la città di Messina, nei confini della sua Diocesi, evidenziando bisogni, criticità ed identità di tutte quelle persone, che nel corso dell'anno si sono rivolte ai Centri d'Ascolto sparsi sul territorio per chiedere aiuto.

Una situazione preoccupante, con percentuali in crescita, quella delle povertà che colpiscono una corposa fetta della popolazione messinese. Numeri parziali certo, quelli mostrati oggi dalla Caritas, nel corso della conferenza stampa sul Report Povertà 2016, che rispecchiano solo quella parte di popolazione che si è rivolta ai Centri d'Ascolto sparsi sul territorio delle Diocesi di Messina; parziali, dunque, ma significativi.

Significativi nell'evidenziare di una serie di bisogni, di problemi che le persone quotidianamente vivono. Persone, perché è questo che si trova al di là dei numeri, persone ch vivono concretamente il dramma della povertà e del bisogno, e dall'altro lato altrettante persone (personale della Caritas, volontari, seminaristi, associazioni) che dedicano il loro tempo, e a volte anche denaro, tendendo la mano a chi si trova nel bisogno. Bisogno che può essere una semplice richiesta di essere ascoltati, oppure la richiesta di lavoro, di orientamento ad altri servizi, di beni di prima necessità, di cure mediche, di sostengo per acquistare materiale scolastico o pagare le tasse universitarie a studenti meritevoli. I numeri ci parlano di 1953 persone ascoltate in tutti i centri sparsi per la Diocesi, più di 5000 interventi a sostegno dei beni e servizi primari (bollette, cibo, farmaci, libri di scuola), ed altrettanto numerose le richieste di lavoro: 886 a cui, purtroppo, la Caritas ha potuto rispondere con solo 233 interventi, ma le 886 richieste di lavoro, risultano in calo rispetto alle più di 1000 del 2015, sintomo che non sono aumentati di certo i posti di lavoro disponibili ma che al contrario si sta diffondendo una certa sfiducia nelle persone nella ricerca stessa di un'occupazione.

Accanto alle numerose richieste del "lavoro che non c'è" che ricoprono di certo una fetta rilevante dei bisogni di chi si rivolge ai centri d'ascolto emerge anche un altro dato importante: aumentano anche le richieste di sostegno per l'acquisto del materiale scolastico, in primis i libri, soprattutto nelle fasce d'età che ricoprono le scuole medie e superiori, dove poter acquistare i libri per un anno scolastico può arrivare a costare anche 500 euro a ragazzo, cosa che di certo pesa sul bilancio di una famiglia. Per questo la Caritas decide di investire molte risorse nel sostegno all'educazione e alla cultura, elementi essenziali per permettere ad un ragazzo di poter studiare e prospettare per sé un futuro migliore, fuori dalle povertà. E sono soprattutto famiglie e studenti italiani a fare richiesta d'aiuto, segno che non tutti riescono ad accedere con facilità al decantato diritto allo studio.

Ed un altro diritto che sicuramente non viene rispettato in toto per la popolazione è il diritto alla salute ed alle cure mediche. Infatti la Caritas Diocesana gestisce anche, insieme all'associazione Terra di Gesù Onlus, l'Help Center della stazione centrale di Messina, nel quale si trova uno studio medico che effettua più di 5000 visite gratuite l'anno ed elargisce più di 10mila confezioni di farmaci l'anno. Anche in questa caso la maggior parte delle persone che usufruisce di queste prestazioni mediche gratuite sono italiani, che non riescono ad accedere alle cure della sanità pubblica.

I dati sull'identità delle persone che si rivolgono ai Centri d'Ascolto rivela che sono in maggioranza le donne (66%) a effettuare richieste, mentre gli uomini sono il 34%, e la stragrande maggioranza, ben il 70% sono italiani e quasi il 65% sono in età da lavoro compresa tra i 36 ed i 64 anni. Ma un dato significativo mostra anche che sono in aumento le richieste effettuate da giovani, ragazze e ragazzi, al di sotto dei 36 anni (24%), sintomo di come le povertà si stiano diffondendo anche e soprattutto nelle fasce giovani della popolazione.

Infine, si dà conto anche dei dati riguardanti le somme spese dalla Caritas Diocesana di Messina, utilizzate per portare a termine i numerosi interventi rispondenti ai bisogni di cui si è parlato sopra, ed anche per sostenere numerose associazioni del territorio messinese che collaborano con la Caritas. 554mila 269 euro è la somma totale spesa nel 2016, 100mila euro in più rispetto al 2015, e già nel 2015 erano stati spesi 100.000 euro in più al 2014, un aumento davvero significativo della spesa per far fronte al gran numero di richieste avanzate dalla popolazione, e che dimostrano che l'azione della Chiesa sul territorio funge ancora da "ammortizzatore sociale". Ovviamente tutti i fondi provengono dalle donazioni di sostegno effettuate tramite l'8×1000, e si dividono in 292mila euro per le persone bisognose (solo 104mila 803 per supporti di beni di prima necessità alle famiglie povere) e 216mila euro per le opere caritative diocesane (centri e strutture di assistenza e di accoglienza), mentre 46mila euro sono stati utilizzati per la compartecipazione da parte della Caritas Diocesana alle progettazioni della Caritas Italiana per attività di contrasto alla povertà.

"Tutti questi dati – ha affermato Padre Giuseppe Brancato, direttore della Caritas Diocesana, in conclusione della presentazione del Report, svolta anche da Enrico e Chiara Pistorino, relatori del Report e referenti dell'Osservatorio Diocesano delle Povertà e delle Risorse – non per affermare che siamo migliori di altri, ma perché aiutare il prossimo è la nostra missione, ciò che siamo chiamati a fare e verremmo meno agli insegnamenti di Dio se non lo facessimo, ma per far si che le istituzioni e la società civile prendano coscienza ella grave situazione e si attivino per collaborare affinché, un giorno ognuna di queste persone, che oggi si trova nel bisogno, possa, un giorno, diventare autonoma: questo è il miglior traguardo che possiamo raggiungere".

Marco Celi

6 commenti

  1. DA CATTOLICO ED EX ALLIEVO DI DON BOSCO DICO CHE VOI PENSATE SOLTANTO AI CLANDESTINI, AGLI ZINGARI E AGLI STRANIERI E MUSSULMANI. NON DITE NIENTE QUANDO L’ITALIA AIUTANO GLI ZINGARI CON € 900 AL MESE PER OGNI FAMIGLIA E POI FANNO QUELLO CHE VOGLIONO, DICO QUELLO CHE VOGLIONO. PARLATE DI FAMIGLIA E DISOCCUPATI? CI SONO ITALIANI INVALIDI CHE VIVONO NELLE MACCHINE E VOI PENSATE I MIGRANTI CHE DOLCE PAROLINA CHE RICORDA IL TEMPO DEL ROSOLIO. I GIORNALI DEL VATICANO ATTACCANO CHI E’ CONTRO L’INVASIONE DEI NEMICI DI CRISTO E NOSTRI. FATECI IL PIACERE STATE ZITTI, MAGARI QUESTO MIO INTERVENTO NON VERRA’ PUBBLICATO, MA ALMENO SAPPIATE CHE CI SONO VERI CATTOLICI E NON FALSI IPOCRITI CHE CONTANO I SOLDI PER OGNI CLANDESTINO.

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  2. DA CATTOLICO ED EX ALLIEVO DI DON BOSCO DICO CHE VOI PENSATE SOLTANTO AI CLANDESTINI, AGLI ZINGARI E AGLI STRANIERI E MUSSULMANI. NON DITE NIENTE QUANDO L’ITALIA AIUTANO GLI ZINGARI CON € 900 AL MESE PER OGNI FAMIGLIA E POI FANNO QUELLO CHE VOGLIONO, DICO QUELLO CHE VOGLIONO. PARLATE DI FAMIGLIA E DISOCCUPATI? CI SONO ITALIANI INVALIDI CHE VIVONO NELLE MACCHINE E VOI PENSATE I MIGRANTI CHE DOLCE PAROLINA CHE RICORDA IL TEMPO DEL ROSOLIO. I GIORNALI DEL VATICANO ATTACCANO CHI E’ CONTRO L’INVASIONE DEI NEMICI DI CRISTO E NOSTRI. FATECI IL PIACERE STATE ZITTI, MAGARI QUESTO MIO INTERVENTO NON VERRA’ PUBBLICATO, MA ALMENO SAPPIATE CHE CI SONO VERI CATTOLICI E NON FALSI IPOCRITI CHE CONTANO I SOLDI PER OGNI CLANDESTINO.

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  3. PERCHE’ DON CICCIO L’ARGENTINO ANTIPAPA PER MOLTI DI NOI CATTOLICI, NON SI ERIGE A DIFENSORE DI ITALIANI CHE VIVONO NELLA MISERIA E SONO SFRATTATI, MENTRE CLANDESTINI VIVONO IN HOTEL IN ZONE MONTUOSE BELLISSIME, ANZI CACCIANO I TURISTI PER METTERE I FUTURI ITALIANI E NON FUTURI CATTOLICI ALLA FACCIA VOSTRA? PERCHE’ LA CARITAS NON PROTESA QUANDO SI REGALANO LEZIONI DI SCI E DI SCUOLA PER INSEGNARE AD ANDARE A CAVALLO NELLE ZONE TURISTICHE DI FAMA MONDIALE? PERCHE’ NON PROTESTATE CON IL PREFETTO DI MESSINA EX DI MILANO CHE ORDINA DI MANDARE I CLANDESTINI A TAORMINA E NON GLI ITALIANI? DA MILANO A MESSINA SI PERDE IL PELO NON IL VIZIO. COME TUTTE LE SUE COLLEGHE CHE SONO CONTRO GLI ITALIANI E VOLEVA REQUISIRE LE CASE PER DARLE AI CLANDESTINI

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  4. PERCHE’ DON CICCIO L’ARGENTINO ANTIPAPA PER MOLTI DI NOI CATTOLICI, NON SI ERIGE A DIFENSORE DI ITALIANI CHE VIVONO NELLA MISERIA E SONO SFRATTATI, MENTRE CLANDESTINI VIVONO IN HOTEL IN ZONE MONTUOSE BELLISSIME, ANZI CACCIANO I TURISTI PER METTERE I FUTURI ITALIANI E NON FUTURI CATTOLICI ALLA FACCIA VOSTRA? PERCHE’ LA CARITAS NON PROTESA QUANDO SI REGALANO LEZIONI DI SCI E DI SCUOLA PER INSEGNARE AD ANDARE A CAVALLO NELLE ZONE TURISTICHE DI FAMA MONDIALE? PERCHE’ NON PROTESTATE CON IL PREFETTO DI MESSINA EX DI MILANO CHE ORDINA DI MANDARE I CLANDESTINI A TAORMINA E NON GLI ITALIANI? DA MILANO A MESSINA SI PERDE IL PELO NON IL VIZIO. COME TUTTE LE SUE COLLEGHE CHE SONO CONTRO GLI ITALIANI E VOLEVA REQUISIRE LE CASE PER DARLE AI CLANDESTINI

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  5. Non ci sarebbe bisogno di nessuna associazione volontaria per i poveri.
    Le persone povere sono protette dalla regina delle leggi LA CARTA COSTITUZIONALE.
    Nessuno vuole farla rispettare e nessuno la fa applicare, è stato mai accusato qualcuno di questo reato ? Tutti fanno il giuramento sulla Carta Costituzionale non è un falso ?.

    Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione

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  6. Non ci sarebbe bisogno di nessuna associazione volontaria per i poveri.
    Le persone povere sono protette dalla regina delle leggi LA CARTA COSTITUZIONALE.
    Nessuno vuole farla rispettare e nessuno la fa applicare, è stato mai accusato qualcuno di questo reato ? Tutti fanno il giuramento sulla Carta Costituzionale non è un falso ?.

    Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione

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