Il primo cittadino esorta le istituzioni nazionali ad adottare provvedimenti immediati contro le violazioni quotidiane del diritto internazionale e dei diritti umani determinate dal blocco e dall'occupazione israeliani
“Mentre le donne e gli uomini dell'equipaggio della Marianne sono ancora imprigionati a Givon dalle autorità israeliane, ho appena ricevuto la notizia che ne sono stati liberati alcuni, fra cui Ana Miranda, europarlamentare europea, donna dal sorriso contagioso, imbarcata sulla Marianne a Messina poco più di una settimana fa e diretta a Gaza in Palestina, insieme ad attivisti, giornalisti e politici. Protesto contro questo palese abuso della libertà di navigazione. I ripetuti atti di pirateria dello stato di Israele in acque internazionali sono il preoccupante segnale che la politica israeliana di occupazione e di blocco si estende a tutto il Mediterraneo orientale e non solo alla striscia di Gaza. Auspico che il peschereccio “Marianne”, facente parte della missione Freedom Flotilla III, sia rilasciato e che tutto il suo equipaggio sia immediatamente liberato, in modo che possa continuare il suo viaggio verso la meta e consegnare gli aiuti umanitari destinati a tutta la popolazione di Gaza sottoposta a embargo e a continui attacchi militari”.
Parole del sindaco Renato Accorinti, che esorta “il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il Presidente del Senato, la presidente della Camera, il Governo, il Ministro degli Esteri, l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la Comunità Internazionale, ad adottare provvedimenti immediati contro le violazioni quotidiane del diritto internazionale e dei diritti umani determinate dal blocco e dall'occupazione israeliani e ad intraprendere le iniziative necessarie affinché lo stato di Israele, come primo passo verso la risoluzione di tali violazioni, apra da subito il porto di Gaza. Anche Papa Francesco, nel recente incontro con Abu Mazen, ha riconosciuto lo Stato di Palestina e il suo diritto alla sovranità sui propri territori. Che il sassofono di Dror Feiler, musicista svedese di origine israeliana, anche lui imbarcato, torni a suonare immediatamente a bordo della Marianne. Auspico decisioni coraggiose che portino a una soluzione di pace per tutti i popoli dell'area medio orientale, importantissimo snodo per tutto l'oriente, terra sacra ricca di storie e incontro di culture e religioni”.