Il rappresentante di Fli sollecita l’amministrazione a far propri tutti i progetti di ampliamento dei cimiteri, urbani e suburbani, sia per aumentare le casse del comune, sia per venire incontro alle esigenze dei cittadini
In tempo di crisi, si sa, è necessario fare il possibile per “incassare” .Tra le varie strade da percorrere, la più “sicura” è indubbiamente quella delle politiche cimiteriali. E’ in questa direzione che si pone la proposta avanzata in conferenza stampa dal consigliere comunale di Fli, nonché presidente vicario, Giuseppe Trischitta, con il conseguente oggetto: “una soluzione da cento milioni di euro per evitare il dissesto e dare pace ai cittadini” o se preferite per far resuscitare le “casse”…del Comune. Conti e carte alla mano, il rappresentante del civico consesso, considerato il delicato momento economico finanziario di palazzo Zanca e tenendo conto delle esigenze dei cittadini che auspicano di poter essere seppelliti accanto ai propri congiunti, individua nell’ampliamento di tutti i cimiteri, urbani e suburbani, la soluzione ideale.
«Tante persone con cui ho parlato – esordisce Trischitta – mi hanno fatto presente il dispiacere e le difficoltà, sia logistiche che economiche, considerati gli alti costi delle cappelle, di non poter essere seppelliti nello stesso posto. Alla luce di questo e considerando che dai cimiteri derivano i maggiori introiti dell’amministrazione, l’esecutivo dovrebbe puntare proprio sull’allargamento delle strutture, facendo proprie le ipotesi che erano contenute nello strumento del project financing dell’Ati Alfano Spa, inizialmente sottoscritto dal Comune». Progetto quest’ultimo, definitivamente “sepolto” grazie ad un recente atto di giunta che ha messo la parola fine all’ipotesi già precedentemente rigettata dal consiglio.
L’ipotizzato ampliamento dei cimiteri suburbani (ad eccezione di quello di San Filippo), sia della zona nord che della zona sud, permetterebbe di ottenere parecchi posti che darebbero così la possibilità, come ipotizzato da Trischitta, di “sepolture familiari”. Capitolo a parte quello riguardante i costi delle cappelle, su cui il consigliere avanza un’altra proposta: «Il Comune stipulando una convenzione con un istituto Bancario potrebbe permettere ai cittadini che vogliono acquistarne una ma non sono nella condizione ecomica di poterlo fare, di ottenere delle agevolazioni (mutui) versando una prima parte del pagamento e rateizzare il resto, in modo da dare a tutti il diritto ad una degna sepoltura, che non deve essere un privilegio per pochi». Infine, l’ultima e più ambiziosa proposta di Trischitta, riguarda l’ampliamento del Gran Camposanto: «Non è possibile doversi spostare per forza fuori città, è necessario ampliare anche al centro. La pratica della cremazione non è ancora da tutti condivisa ma vanno tenute in conto le esigenze altrui». Una tesi legittima e più che democratica quella avanzata da Trischitta che rischia però di trova poca presa nell’amministrazione, almeno rispetto al Cimitero Centrale, dove si punta tutto sul Crematorio. Tra i progetti di recupero, i 3500 posti della Piramide, il cui incarico di progettazione esecutiva è stato già affidato agli uffici.
Situazione diversa, invece, rispetto all’ampliamento dei cimiteri suburbani, che trova invece pieno riscontro nel lavoro attualmente posto in essere dal dipartimento cimiteri: gli interventi riguardano, infatti, Cumia, S. Paolo Briga, Castanea, Faro Superiore e a breve anche Salice.
Insomma, se è vero che la fine è la stessa per tutti, è giusto che tutti possano godere della stesse condizioni di “partenza”. (ELENA DE PASQUALE)
(FOTO STURIALE)