I medici del 118 proclamano lo stato di agitazione

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mercoledì 05 Luglio 2017 - 05:28

Fimmg, Smi e Snami protestano per i ritardi nel rinnovo del contratto e per le conseguenze che deriveranno dal riordino della rete d'emergenza

Stato di agitazione per i medici del 118, allarmati sia dalle conseguenze del riordino della Rete ospedaliera e della rete d’emergenza che dai ritardi nel rinnovo del contratto di lavoro.

A protestare sono i medici aderenti alle organizzazioni sindacali FIMMG, SMI e SNAMI (settore emergenza sanitaria), che nei giorni scorsi hanno anche inviato una diffida ai manager delle aziende ospedaliere e sanitarie.

I Medici dell'Emergenza Sanitaria Territoriale 118 che operano sui mezzi di soccorso avanzato, nelle Centrali Operative 118, nei Presidi Territoriali di Emergenza e nei Pronto Soccorso Ospedalieri svolgono una funzione fondamentale nella gestione dei pazienti critici a partire dal domicilio del paziente o laddove si è verificato l'evento patologico- si legge nel documento delle organizzazioni sindacali– Ancor più con la riorganizzazione della rete ospedaliera il medico dell'emergenza svolge il delicato compito di dirigere il malato nell'ospedale più idoneo alle proprie esigenze di salute e di coordinare l'intervento assistenziale da parte degli altri operatori del sistema dell'emergenza sanitaria”.

Fimmg, Smi e Snami evidenziano come il sistema di emergenza regionale sia rimasto incompleto e soprattutto rischi di subire tagli in seguito al recente decreto di riordino della rete ospedaliera varato dall’assessore Gucciardi.

La protesta dei medici riguarda anche l’eccessivo ritardo nel rinnovo del contratto di lavoro e per porre fine alla precarizzazione del settore su tutto il territorio regionale. Ulteriori timori sono relativi al tentativo di smantellamento laddove si sono raggiunti ottimi livelli organizzativi ed assistenziali.

“La necessità di dover garantire la sicurezza e la salvaguardia della salute dei cittadini impone che il servizio non venga compromesso dall'assenza della figura medica e dalla riduzione delle risorse impegnate- scrivono ancora i sindacati- La politica sta mettendo a dura prova la stabilità del sistema Sanitario Regionale nell'ambito dell'Emergenza Sanitaria Territoriale 118”.

Nella diffida trasmessa ai DG di tutte le aziende ospedaliere dell’isola i sindacati evidenziavano come la normativa della Rete d’emergenza 118 preveda la presenza di “6 Medici di emergenza territoriale per ognuna delle quattro centrali operative, con compiti di supervisione del personale infermieristico e che assumono anche compiti di medico dell'automedica allocata presso la centrale operativa. Il personale previsto deve essere stabile e con orario totalmente dedicato. All'interno di ogni Centrale Operativa 118 deve essere individuato un responsabile formazione, un responsabile servizi territoriali di soccorso su ruota, un responsabile elisoccorso, un responsabile sistemi informativi e qualità. A tutt'oggi però tale disposizione risulta inopinatamente ancora inapplicata causando grave pregiudizio per i Medici di Emergenza Sanitaria Territoriale e, più in generale, per il Servizio di 118”.

I sindacati chiedevano quindi ai manager di provvedere all’applicazione della normativa individuando quindi i medici da assegnare ai ruoli previsti.

Rosaria Brancato

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