Un momento importante per fare il punto sulle condizioni ambientali dell'isola.
Il Convegno ”La Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) fondamento della nuova strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020“, che si svolgerà a CALTAGIRONE il 26 settembre 2011 alle ore 15:00, evidenzia l’importanza della nuova strategia UE per contrastare al perdita di Biodiversità. La nuova strategia per conservare la biodiversità vuole ridurre entro il 2020 gli elevati tassi di estinzione delle specie, ripristinare il più possibile gli ecosistemi naturali nell’UE e contrastare con maggiore efficacia un problema mondiale.
La biodiversità, ossia l’ampia varietà di ecosistemi, specie e geni, è minacciata in tutto il mondo. I tassi di estinzione delle specie sono estremamente elevati, fra 100 e 1 000 volte superiori a quelli naturali.
Nell’Unione europea, soltanto il 17% delle specie e l’11% degli ecosistemi protetti sono in buone condizioni, mentre gli altri sono esposti a continue pressioni, soprattutto a causa delle attività umane, o sono in pericolo. Per esempio, un quarto delle specie animali, fra cui la foca monaca del Mediterraneo, la lince iberica e la rana di Rodi, sono a rischio di estinzione.
La perdita di biodiversità è un problema enorme che danneggia i sistemi naturali da cui dipendono le nostre società ed economie. Oltre ai cambiamenti climatici, è questa la sfida ambientale più grave per il pianeta.
Un nuovo approccio
L’approccio adottato dall’UE negli ultimi dieci anni per contrastare la perdita di biodiversità è stato troppo ampio e non abbastanza efficace, e non ha permesso di realizzare l’obiettivo comune di arginare ulteriori perdite. La nuova strategia , che copre il periodo fino al 2020, si concentra in particolare su sei obiettivi prioritari con le relative misure di attuazione:
attuare la normativa dell’UE sulla protezione degli uccelli e degli habitat
preservare e migliorare gli ecosistemi, ripristinando almeno il 15% delle aree danneggiate
ricorrere al settore agricolo e forestale per migliorare la biodiversità
assicurare l’uso sostenibile della pesca riducendo le catture ai limiti determinati scientificamente entro il 2015: attualmente, l’88% degli stock ittici dell’UE sono sfruttati troppo o gravemente impoveriti
contrastare le specie esotiche che invadono gli habitat e che oggi minacciano il 22% delle specie indigene dell’UE
intensificare l’azione dell’UE per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale.
La strategia risponde agli impegni internazionali assunti dall’UE nel quadro della convenzione dell’ONU sulla biodiversità ecologica, che stabiliscono anche obiettivi globali per il 2020.
Inoltre, contibuisce a realizzare gli obiettivi dell’iniziativa dell’UE per un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse .
Grazie alla collaborazione a livello dell’UE, i governi potranno coordinarsi per affrontare questo problema comune. La strategia si baserà sulla rete Natura 2000 , costituita da 25 000 aree naturali protette che coprono il 18% del territorio dell’UE.