Lavoratori e sindacati hanno incontrato il commissario di Palazzo Zanca che ha garantito massimo impegno e vicinanza affinchè vengano individuate soluzioni per risolvere la vertenza. Intanto martedì si torna in Prefettura, potrebbe essere l'incontro decisivo.
Per trovare una soluzione alla vertenza Triscele è pronto a scendere in campo anche il commissario di Palazzo Zanca Luigi Croce. Segno che quella dei 41 cassintegrati Triscele non è una battaglia per salvare solo il posto di lavoro ma per non perdere un marchio e una realtà industriale che hanno fatto la storia di Messina. Oggi sindacati e dipendenti sono stati ricevuti dal commissario Croce. L’incontro era stato più volte chiesto nelle scorse settimane, è arrivato oggi insieme alla nuova convocazione in Prefettura fissato per il prossimo martedì 18 alle 16.30. Il commissario Croce ha discusso insieme ai segretari di Flai Cgil e Fai Cisl, Giovanni Mastroeni e Calogero Cipriano, e ad un gruppo di lavoratori del delicatissimo momento che stanno vivendo. Il 31 dicembre scade la cassa integrazione in deroga per i 41 dipendenti Triscele, se in questi ultimi venti giorni del mese non accade qualcosa saranno automaticamente licenziati. Croce, da parte sua, ha promesso massimo impegno e vicinanza ai lavoratori. Ha garantito che scriverà al Prefetto Trotta per avere la possibilità di partecipare in prima persona al prossimo vertice in Prefettura di martedì pomeriggio.
“Un segnale importante quello che ci ha dato oggi il commissario Croce non solo perché va a rafforzare quella rete di solidarietà che abbiamo cercato di creare attorno a questi lavoratori, ma perché ci da la forza di tornare a discutere faccia a faccia con il gruppo Faranda con l’ulteriore certezza che non siamo soli” ha detto al termine dell’incontro Giovanni Mastroeni, segretario della Flai Cgil.
Gli ha fatto eco il segretario della Fai Cisl Calogero Cipriano che ha ricordato l’importante ruolo che potrebbe avere il Comune in questa vertenza. “Il cambio di destinazione d’uso dell’area in cui sorgono gli stabilimenti è stato concesso dal Consiglio Comunale solo dopo l’impegno preso dalla famiglia Faranda di spostare la produzione in un altro sito e riavviare l’attività. Ad oggi tutto ciò non è stato fatto e dunque chiediamo al commissario Croce di vigilare sui prossimi passaggi della vertenza”.
Intanto il 18 si torna in Prefettura. Nel frattempo i lavoratori continueranno a rimanere in presidio permanente davanti i cancelli dell’azienda in via Bonino e sono pronti a tutto per non dover trascorrere un natale da disoccupati. Pensano ai loro figli, alcuni di loro hanno i bambini piccoli e non sanno più da dove stringere per riuscire a non fargli pesare questa situazione. L’incontro di martedì potrebbe essere decisivo. Si aspettano risposte sulla possibilità di una proroga di sei mesi della cassa integrazione, mesi che la famiglia Faranda dovrebbe sfruttare per mettere a punto quel famoso piano industriale tanto atteso. (Francesca Stornante)
Mercoledì, 12 dicembre, 2012 – 18:13