Sulla stessa linea, il consigliere comunale Libero Gioveni che, in difesa del comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, chiede se quella dell'amministrazione comunale sia una strategia per "abbattere i pezzi da 90". Il riferimento, oltre che a Ferlisi, è anche all'ex segretario generale Santi Alligo
La "retromarcia della retromarcia". Un gioco di parole per indicare che la nuova ordinanza anti tir, quella integrativa, non piace ai gruppi consiliari del centrodestra. Pdl e SiAmo Messina ritengono, contrariamente a quanto affermato dal sindaco Accorinti, che l'ordinanza del 30 ottobre sia un dietrofront inaccettabile rispetto a quella del 21 ottobre. Ed allora chiedono che si torni indietro proprio all'ordinanza numero 488 del 21 ottobre.
"La scelta fatta dal sindaco – scrivono – è frettolosa e rischia di alterare lo spirito dello stesso provvedimento inizialmente da noi visto con favore. Il sindaco aveva posto in capo ai Vigili Urbani il potere di attivare la deroga prevista nell'ordinanza e relativa alla possibilità di accesso in Città dei tir. Questa impostazione, oggi svilita dal provvedimento del sindaco, aveva un caposaldo per noi essenziale: è il Comune che ha emanato l'ordinanza ed è il Comune, attraverso il braccio operativo dei Vigili Urbani, a decidere quando sussistono le condizioni per le deroghe. Trasferire alla società Terminal Tremestieri la gestione delle deroghe crea un inutile quanto evidente “conflitto di interessi”. Occorre fare tesoro dell’esperienza delle società di traghettamento ma dobbiamo tenere in capo all’Ente Pubblico, e quindi alla Città, la gestione di una problematica così delicata".
Il centrodestra chiede quindi al sindaco di ripristinare "lo spirito iniziale dell’ordinanza semmai apportando alla stessa i correttivi operativi che si rendono necessari in seguito all’applicazione pratica dell’ordinanza, anche tenuto conto dell eosservazioni svolte dai diversi attori della vicenda (Armatori, Sindacati, Vigili Urbani)".
Sulla stessa linea, il consigliere comunale Libero Gioveni che, in difesa del comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, chiede se quella dell'amministrazione comunale sia una strategia per "abbattere i pezzi da 90". Il riferimento, oltre che a Ferlisi, è anche all'ex segretario generale Santi Alligo.
"Il sindaco sempre più politicizzato – scrive Gioveni – ha dimostrato di snobbare il significativo compito di vigilanza proprio dei vigili urbani, violando di fatto il Titolo I° all'art. 3 comma 1a del Regolamento del Corpo della Polizia Municipale, i cui agenti, appunto, hanno il compito di "…vigilare sull'osservanza delle ordinanze….". Nessun sindaco può permettersi di affidare o di far gestire i principali contenuti di un'ordinanza a dei privati, men che meno a coloro i quali sono tra i principali destinatari della stessa. Il conflitto di interessi è talmente evidente che non può passare inosservato".
Gioveni, infine, auspica che Ferlisi ritiri le sue dimissioni, "riconoscendogli grande senso di responsabilità in questi anni, pur avendo operato in condizioni precarie a causa del sottodimensionamento dell'organico del Corpo".
Parla bene l’ex comandante che ha l’opportunità di chiedere altri incarichi. Chiedetelo come si vive, a quei marittimi di tutti i vettori che rischiano il posto per un’ordinanza ingiusta.
gruppi consiliari del centrodestra? Pdl, SiAmo Messina, PD e altri politici di professione si permettono ancora di blaterare e dispensare buoni consigli dopo che hanno affossato la città e ridotto al degrado ogni servizio. Pseudo-politici di professione siete un xxxxxx e niente più!
quoto il tuo post. grande!!!
L’ordinanza ingiusta? I marittimi rischiano il posto perchè, in pure stile ILVA di Taranto, i loro “padroni” minacciano ritorsioni non potendo più mangiare a quattro ganasce come hanno fatto finora per 40 anni. Come si fa a guadagnare meno?
Sacrificare l’interesse generale per quello di pochi, con la minaccia di licenziamenti: è una logica contro la quale gli stessi lavoratori si dovrebbero ribellare, perché rischiano di essere solo delle pedine.
Come mai non c’è mai stata concorrenza sullo Stretto? Come mai i marittimi non hanno altre alternative?
Pensa a commentare la gravità del fatto e non dire frasi fatte ripetute a pappagallo.
Secondo te è corretta la scelta del Sindaco?
E la più grande boiata del secolo per i sudditi messinesi.
Ciò detto ti informo che ho nessuna simpatia per i politicanti di destra che hanno contribuito a distruggere Messina, unitamente agli pseudo rappresentanti della sinistra con cui si sono alternati nel corso dell’ultimo ventennio.
incompetenza unita all’ ignoranza sono il cavallo di battaglia di una città cloaca..
incompetenza unita all’ ignoranza sono il cavallo di battaglia di una città cloaca..
CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini – ritiene sbagliato fare lotta e polemiche politiche sui problemi vitali della Città. Il tema centrale di Messina, definita, a ragione, “La Porta della Sicilia”, è quello della mobilità e/o della sostenibilità del traffico. Problemi, che le varie Amministrazioni che si sono succedute negli anni, compresa la Presente , hanno sempre sbandierato nei programmi, ma hanno fatto poco e/o nulla in concreto, almeno fino ad oggi. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 settembre 2006, era stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale, determinatosi nella Città di Messina nel settore del traffico e della mobilità, in considerazione che Messina costituisce il crocevia di uomini e merci da e per l’Italia. Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3633 del 5 dicembre 2007, erano stati previsti n. 13 specifici interventi per superare lo stato di emergenza del traffico nella Città di Messina. Oltre all’approdo di Tremestieri, al primo posto, nell’elenco degli interventi, vi era: “Individuazione di misure efficaci per la disciplina del traffico, della viabilità, del controllo della sosta e per il miglioramento della circolazione stradale. Era data la possibilità ed il finanziamento “ per il potenziamento dell’efficacia operativa del Corpo municipale, attivando contratti di lavoro subordinato a tempo determinato nel limite massimo di 200 (duecento) unità”. Orbene le Amministrazioni ordinarie e straordinarie hanno avuto, purtroppo, il torto di non avere valutato pienamente la situazione ed avere abdicato ai poteri speciali, non mettendo in atto nessun provvedimento di protesta quando è stata dichiarata “terminata” l’emergenza del traffico in Città e, di conseguenza, non rinnovati i poteri speciali. Oggi Messina ha una viabilità caotica, un sistema infrastrutturale che consiste in approdi che dipendono dalle condizioni meteo climatiche, da svincoli e tangenziali sottodimensionati, parcheggi selvaggi, Vigili Urbani palesemente insufficienti e permanente mancanza di regole e controlli. Dalla nuova Amministrazione ci si aspettava tanto, veramente tanto…La prima defaillance Renato Accorinti l’ha data, inspiegabilmente, nel non avere prorogato o rinnovato il contratto dei 20 ex Agenti di P.M., quando CITTADINANZATTIVA l’aveva espressamente richiesto, perché l’OCDPC n. 93 del 13 giugno 2013 lo demandava all’Amministrazione comunale, Organo competente a verificare e coordinare il completamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nella Città (art. 1). Il non avere prorogato e/o rinnovato quel contratto, quando in contabilità speciale a carico della Protezione Civile, vi sono ancora 450.000 euro destinati ai Vigili, che risultano non spesi, perché si era fatto fronte con fondi comunali, vuol dire che l’Amministrazione non ha ponderato bene la gravità dell’emergenza traffico. Ora scoppia il caso dell’Ordinanza TIR. Come mai il Sindaco Accorinti non ha ritenuto di informare (illustrare) in Consiglio Comunale i termini e le condizioni dell’Ordinanza anti TIR? Un provvedimento così importante avrebbe dovuto avere un iter trasparente, chiaro e condiviso, perché “vietare” l’accesso nel Centro Città ai TIR «è un fatto di civiltà e di attenzione alla qualità della vita dei Messinesi». Come mai il Consiglio Comunale, Organo di controllo sull’Esecutivo non ha ritenuto, quando la Stampa giornalmente parlava di questa Ordinanza “incriminata” in itinere, chiedere d’urgenza una convocazione di Consiglio Straordinario ed invitare il Sindaco a chiarire la portata dell’Ordinanza che si apprestava ad adottare? Bisogna ritenere che la prima ordinanza sia scaturita da un tavolo tecnico dove fossero presenti tutti gli Organi interessati, compreso il Comandante Calogero Ferlisi, il quale avrà approvato i termini e le condizioni imposti nell’ordinanza. Stando così le cose, qualsiasi modifica alla prima Ordinanza, avrebbe dovuto essere concordata, motivata e condivisa da tutti gli Attori. Perché così non è stato? Le dimissioni del Comandante del Corpo Calogero Ferlisi, dettate probabilmente in un momento d’impeto e di insoddisfazione della piega che avrà preso la riunione tecnica sulle modifiche da apportare alla prima Ordinanza, andrebbero valutate serenamente, obiettivamente, ascoltando le ragioni dell’interessato e RESPINTE. Il Comandante del Corpo di P.M. è colui che, più di ogni altro, ha il polso della situazione ambientale e del traffico della Città e, quindi andrebbe attentamente ascoltato. Il Corpo di Polizia Municipale dipende esclusivamente dal Sindaco ed è il Primo Cittadino che ne può e ne deve disporre; non può essere delegato all’esecuzione di atti, provvedimenti e disposizioni di altri Organi, anche se Autorevoli, estranei al Comune. Il Sindaco non può demandare e/o affidare alla società che gestisce l’approdo di Tremestieri la decisione di concedere le possibili deroghe. CITTADINANZATTIVA invita l’Amministrazione comunale a costituire una postazione di Vigilanza in loco, 24 ore su 24 ore, riassumendo i 20 Agenti di P.M., adibendoli, con turni, a questo esplicito servizio e dia gli ampi poteri unicamente ed esclusivamente al Comandante del Corpo di P.M. Avv. Calogero Ferlisi, con il quale il Gestore dell’Approdo di Tremestieri potrà raccordarsi, in un clima di fattiva collaborazione.