Furci. Fratellino e sorellina annaspano al largo, storia di un salvataggio in mare

Furci. Fratellino e sorellina annaspano al largo, storia di un salvataggio in mare

Carmelo Caspanello

Furci. Fratellino e sorellina annaspano al largo, storia di un salvataggio in mare

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mercoledì 10 Agosto 2016 - 06:15

Il racconto di Luca, bagnino in servizio nella torretta comunale del Cvsm (Corpo volontari soccorso in mare) che ha riportato a riva i fratellini

Storia di un salvataggio in mare che ha tenuto col fiato sospeso i bagnanti che in questo mese di agosto affollano la spiaggia di Furci. Tanta apprensione per due ragazzini di 13 e 14 anni, fratello e sorella, riportati a riva dai bagnini in servizio sull’arenile. Il piccolo è anche diabetico. Il loro salvatore si chiama Luca Prestipino, bagnino nella torretta comunale del Cvsm (Corpo volontari soccorso in mare) del quale è caposervizio Piero Bartolone). A raccontarci l’accaduto è lo stesso Luca. “Stavo facendo un giro di perlustrazione – esordisce – ed ero sulla battigia vicino al “Bella vita” (un lido), quando una signora in acqua ha richiamato la mia attenzione segnalandomi un ragazzo in difficoltà, al largo a causa del vento e del mare agitato. Era caduto da un canottino.

Il ragazzo, di 13 anni e diabetico, annaspava in acqua mentre tuffandomi ho visto il collega nella torretta (Mattia Contarino) che partiva con il pattino in dotazione con l'ausilio di un bagnante di Furci, il quale lo ha aiutato a remare. Contemporaneamente si è tuffato in acqua il bagnino del “Bella vita” (Francesco Ralli) e altri bagnanti tra cui la sorella del malcapitato, di 14 anni e con attacchi di panico. Io in acqua gridavo e gli intimavo tornare a riva – prosegue Luca, in quanto avrebbero solo reso più difficoltoso il soccorso. Arrivati in prossimità del ragazzino che annaspava, quasi contemporaneamente al pattino – aggiunge il bagnino – abbiamo tentato di far salire a bordo lui e la sorellina ma siccome tutti si erano aggrappati al pattino avevamo imbarcato acqua. Fratello e sorella volevano recuperare il gommoncino facendo quindi molta resistenza”.

Il racconto si concentra poi sulle fasi concitate del salvataggio. “Mi sono fatto passare subito il salvagente del pattino, ho recuperato fratello e sorella e con molta difficoltà contro corrente e sono riuscito a trasportarli a riva. Mentre gli altri pensavano al pattino. Il professore Francesco Briguglio, ha recuperato il canottino facendo così calmare i fratellini e permettendomi di trasportarli a riva con più facilità”. Ma non è finita qui. “Mentre io e il mio collega compilavamo il verbale del soccorso – conclude il bagnino – la ragazzina ha avuto un attacco di panico. Si è reso necessario l’intervento del 118. I sanitari l’hanno trasportata al Pte di S. Teresa. Fortunatamente nulla di grave”.

Carmelo Caspanello

2 commenti

  1. Onore e rispetto ai soccorritori

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  2. Onore e rispetto ai soccorritori

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