Investimento da 370 milioni. L'interramento del tratto consentirà la realizzazione di una nuova pista aeroportuale
CATANIA – “Un’opera fondamentale per la mobilità siciliana” l’ha definita il presidente del Regione Renato Schifani. In effetti, l’appalto per i lavori di interramento della linea tra Catania Acquicella e Bicocca, nel nodo di Catania, rappresenta un passaggio chiave per l’opera complessiva di modernizzazione del collegamento ferroviario Palermo – Catania – Messina, e non solo. La gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori è stata aggiudicata nei giorni scorsi da Rfi al raggruppamento di imprese composto da Eteria Consorzio Stabile Scarl (capogruppo), Euro Ferroviaria e Salcef. Una volta completati, i lavori – che prevedono un investimento complessivo di 370 milioni di euro, consentiranno anche la realizzazione della nuova pista di volo dell’aeroporto di Catania.
Il progetto
L’intervento prevede infatti l’interramento del tratto ferroviario interferente con il prolungamento della pista aeroportuale di Catania-Fontanarossa, attraverso la realizzazione di una galleria artificiale e trincee per circa 3 chilometri. Inoltre, il progetto prevede la modifica del tracciato di collegamento Catania -Siracusa, la realizzazione di un nuovo ramo per i collegamenti diretti tra Siracusa e Palermo e della nuova stazione Bicocca, con un nuovo terminal merci nell’attuale impianto e la trasformazione in stazione della fermata Catania – Aeroporto Fontanarossa, con la realizzazione di un terzo binario.
Un’opera ritenuta fondamentale non solo per la mobilità catanese ma per i collegamenti dell’intera Isola. Oltre ad essere propedeutici per la realizzazione della nuova pista dell’aeroportuale, i lavori consentiranno un miglioramento del collegamento ferroviario con lo stesso aeroporto etneo grazie al potenziamento della stazione Catania Aeroporto – Fontanarossa (che già consente il collegamento diretto in treno con Messina), l’ammodernamento dell’impianto di Bicocca, il più importante terminal merci siciliano, e l’adeguamento della tratta ferroviaria agli standard europei.
Schifani: “Puntiamo sull’intermodalità”
Per la mobilità siciliana si aprirebbero le porte ad “un servizio all’avanguardia”, secondo il presidente Schifani. ” L’obiettivo – aggiunge – è quello di puntare sempre di più sull’intermodalità e sulla connessione con porti e aeroporti. L’intero intervento consentirà una significativa crescita della competitività del trasporto viaggiatori su ferro, rispondendo alle esigenze di mobilità in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, regolarità e frequenza”.
Il potenziamento della Palermo – Catania – Messina
L’investimento complessivo del Gruppo Ferrovie dello Stato sul triangolo ferroviario Palermo – Catania – Messina è pari a 11,2 miliardi di euro, su 223 km totali di tracciato sui quali si potrà raggiungere una velocità massima di 200 km/h. Per quanto riguarda l’asse Messina – Catania sono previsti la realizzazione del collegamento a doppio binario elettrificato tra Fiumefreddo e Giampilieri, il cui cantiere è stato inaugurato dal ministro Salvini lo scorso 23 marzo, e la sistemazione del nodo di Catania con due distinti interventi. Il nuovo collegamento tra Messina e Catania permetterà di ridurre i tempi di viaggio tra le due città da 1 ora e 15 min attuali a 45 minuti.
Per quanto concerne il nodo di Catania, oltre all’interramento della tratta Catania Acquicella – Bicocca, per eliminazione interferenza con l’aeroporto Fontanarossa, appaltato nei giorni scorsi, sono previsti anche l’interramento della stazione centrale di Catania e il completamento del doppio binario tra Catania Centrale e Catania Acquicella. L’opera è in fase di progettazione e secondo il cronoprogramma del gruppo Fs dovrebbe essere attivata nel 2030. Lo stesso periodo, mese più mese meno, in cui dovrebbero essere completati i lavori del raddoppio Fiumefreddo – Giampilieri.
E che vuoi che siano 370 milioni paragonati al miliardo e quattrocento milioni di Carlotta? PS: avete saputo che fine hanno fatto? 🤣🤣🤣
Un lungo articolo in cui però non viene specificato quale sarebbe il reale vantaggio per Messina. La riduzione a 45 minuti della percorrenza con Catania? Sarebbe tutto questo il vantaggio di Messina? Basta chiedere a qualche ferroviere già in pensione da qualche decennio e rendersi conto di come Messina sia stata depredata in funzione di Palermo e Catania. Sino a circa 20 fa Messina era sede di tutti gli uffici dirigenziali. Ora non è rimasto nulla. Messina a seconda del settore dipende da Catania e Palermo. Se il vantaggio per Messina sarà esclusivamente la riduzione dei tempi di percorrenza con Catania, vanno quantificati i reali ed enormi vantaggi che Catania avrà con l’interramento della stazione centrale e del tratto sino a Bicocca. Per non parlare dei vantaggi derivanti dall’allungamento della pista. Come sempre gli altri mangiano il pane e a Messina rimangono le briciole.