L’hanno scovato a San Paolo, in Brasile. I carabinieri del Ros, il Raggruppamento operativo speciale, a distanza di due anni dalla sua clamorosa evasione a Montevideo, in Uruguay, hanno arrestato Rocco Morabito insieme a un complice, il torinese Vincenzo Pasquino. Autentica “primula rossa” della ‘ndrangheta, Morabito era il superlatitante più ricercato del Paese, sùbito dopo il capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Da sempre, è considerato fra i massimi esponenti del potente clan di Africo Bruzzaniti-Morabito-Palamara.
I militari lo cercavano dal 2019, quando Morabito era riuscito a evadere insieme ad altri tre detenuti dalla terrazza del carcere “Central” di Montevideo. Grazie a “basisti” riconducibili ai rosarnesi Bellocco, si disse all’epoca.
A far scattare le manette ai polsi di Morabito e Pasquino, insieme agli uomini del Ros, i carabinieri del Gruppo di Locri e dei Comandi provinciali di Reggio Calabria e di Torino, del Servizio centrale di cooperazione di Polizia e della Polizia federale brasiliana.