A distanza di quasi un anno dall’apertura ufficiale, dopo lo stop forzato causato dal Covid19, riprendono le attività al Bioparco delle Intelligenze e delle Neurofragilità.
A distanza di quasi un anno dall’apertura ufficiale, dopo lo stop forzato causato dal Covid19, riprendono le attività al Bioparco delle Intelligenze e delle Neurofragilità, situato presso l’ex Istituto Marino di Mortelle.
Le attività riaperte
Il centro dell’IRCCS “Bonino Pulejo” dedicato ai bimbi affetti da patologie neuro e psicomotorie – nato dall’esigenza di rispondere al forte bisogno di servizi assistenziali per le famiglie dei bambini autistici o con altre disabilità neuro cognitive – in queste settimane è tornato ad essere frequentato dal personale amministrativo e sanitario, a seguito di imponenti opere di sanificazione di tutti gli ambienti interni ed esterni. I piccoli pazienti potranno così ripartire con le attività in assoluta sicurezza, attraverso tutti i dispositivi necessari garantiti e dopo essersi sottoposti a test sierologici per verificarne l’attuale stato immunologico.
Innovazione e tradizione
La struttura, che prende in carico il paziente sin dalla prima visita diagnostica, prevede l’associazione della terapia convenzionale a quella innovativa ed altamente tecnologica, grazie all’uso di strumenti come il Nirvana -realtà semi immersiva per disabilità cognitive- la Camera Multisensoriale, il Vrrs, il Lokomat pediatrico, Mirò, Smart Space e altri robot come Pepper, Nao e Milo, per una tecnica riabilitativa rivolta ai pazienti affetti da autismo, ritardi mentali, paralisi cerebrali e disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Le nuove terapie
E’ stata attivata anche la idrokinesi terapia, volta al trattamento delle paralisi cerebrali e i disturbi motori, così come la terapia multisistemica in acqua per i bambini affetti da spettro autistico. Ma non finisce qui perché, con l’arrivo della bella stagione, l’IRCCS metterà in campo tutte le attività consentite negli spazi esterni grazie allo straordinario e suggestivo scenario paesaggistico in cui sorge il Bioparco. La riserva marina di Capo Peloro, infatti, permette di svolgere tutta una serie di attività ludico / terapeutiche all’interno del lago piccolo di Ganzirri e nello specchio d’acqua antistante di Torre Faro. I percorsi, vicini alla riva e a bassa profondità, consentono l’utilizzo di piccole imbarcazioni a motore elettrico nel rispetto delle norme previste per gli spazi protetti, al fine di sperimentare attraverso il “gioco” l’approccio verso altre specie animali.
Onoterapia, Jolette e Job
A proposito di queste, di notevole importanza le attività assistite di Onoterapia, basate prevalentemente sull’approccio cognitivo comportamentale per i piccoli pazienti con iperattività e problemi relazionali. Amatissime le asinelle, simbolo ormai del Bioparco, Ambra, Andromaca e Venere, l’ultima arrivata di casa IRCCS, nata i primi giorni di Marzo, nel periodo antecedente la chiusura preventiva delle attività ed il cui nome è stato scelto proprio dai piccoli pazienti. Infine, ma non di minore importanza, l’utilizzo delle due “carrozzine speciali”: “Jolette”, la monoruota che consentirà di esplorare i sentieri e circumnavigare la riserva naturale esterna e “Job”, la sedia mare per portare sulla spiaggia e fin dentro l’acqua i piccoli con gravi difficoltà motorie.
