I contributi verranno pubblicati dal 20 al 27 ottobre e l’idea che riceverà più like e adesioni sarà presentata all’Amministrazione e al Consiglio comunale. Sempre aperta la petizione su change.org
La scelta del Consiglio comunale di ridurre l’isola pedonale alla sola piazza Cairoli risale al 29 luglio 2014. Trascorsi due anni, è tempo di modificare nuovamente il Put, il Piano urbano del traffico, prevedendo un’isola più ampia. E’ quanto ritiene l’associazione “Messina Pedonale”, composta da Daniele Travisano, Marina Trimarchi, Marco Mulè e Renato Romeo.
Hanno aperto una petizione su change.org, che già conta circa 1.600 firme, altre 400 sono state raccolte solo nel weekend inserito nella recente settimana della mobilità. “In quell’occasione – dice Daniele Travisano, che è consigliere della IV circoscrizione -, l’isola era stracolma e siamo stati ‘travolti’ dall’entusiasmo di chi ha firmato. Senza contare che negli ultimi anni l’associazione Millevetrine ha raccolto altre 4mila firme. Alla luce di questi risultati, abbiamo deciso di lanciare un contest sulla nostra pagina facebook, per condividere le idee dei cittadini. Quella con più like e adesioni verrà presentata all’Amministrazione e al Consiglio comunale, insieme alle firme. E’ il momento propizio per riproporre un’ampia isola pedonale, partendo dalla volontà dei cittadini e superando le divisioni politiche. Ce l’hanno chiesto in tanti, alcuni anche per viale San Martino. La nostra preferenza va a via dei Mille e non possiamo escluderla ma condividiamo tutte le idee, se il viale San Martino riceverà più adesioni presenteremo pure quella proposta, che vada ad aggiungersi alla pedonalizzazione di via dei Mille”.
Dunque sulla pagina facebook “Messina Pedonale” è già possibile inviare la propria idea in formato di testo, foto, progetto o altro. I contributi verranno pubblicati a partire dal 20 ottobre e potranno essere votati fino al 27.
Queste iniziative lasciano il tempo che trovano. L’unica via da percorrere, per mettere a tacere scontri politici ed interessi privati, è il referendum, riservato ai residenti su territorio comunale.
Queste iniziative lasciano il tempo che trovano. L’unica via da percorrere, per mettere a tacere scontri politici ed interessi privati, è il referendum, riservato ai residenti su territorio comunale.