L’obiettivo è creare un percorso sinergico che ancora una volta veda la Prefettura in prima linea, soprattutto per scongiurare che negli altri Palazzi si continuino le “ingiustizie” nei confronti dei più deboli: lavoratori e assistiti. C’erano anche i rappresentanti del movimento Reset e gli attivisti del Pinelli. ALLEGATO IL VIDEO CON L'INTERVISTA
Arrabbiati, stanchi, esasperati, ma non rassegnati. Devono lottare per quel posto di lavoro che nonostante tutto significa un barlume di certezza per poter vivere, devono lottare per tutti quegli anziani e disabili che senza la loro visita quotidiana restano abbandonati a se stessi, devono lottare anche per quegli stipendi che mancano da tre, cinque, sette mesi. La sospensione di parte dei servizi sociali arrivata come un fulmine a cielo sereno venerdì mattina oggi ha portato in strada ad alzare la voce centinaia di lavoratori. La lunga mattinata di protesta è iniziata al dipartimento servizi sociali dove la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè ha incontrato il dirigente De Francesco per chiedere di sospendere immediatamente questo provvedimento considerato assurdo. C’era anche la segretaria dell’Orsa servizi Francesca Fusco che con il Dirigente De Francesco ha discusso di quale dovrà essere il futuro dei servizi sociali e dei lavoratori a partire dalle proroghe e dai nuovi bandi, che avranno durata di sei mesi, che saranno presentati mercoledì. La mobilitazione si è poi spostata in Prefettura dove oggi la Fp Cgil aveva fissato un incontro per discutere della situazione di Casa Serena. Il sindacato, insieme ad una delegazione di lavoratori, ha però ampliato la discussione portando ancora una volta sul tavolo prefettizio i problemi dei servizi sociali. L’obiettivo è creare un percorso sinergico che ancora una volta veda la Prefettura in prima linea, soprattutto per scongiurare che negli altri Palazzi si continuino le “ingiustizie” nei confronti dei più deboli: lavoratori e assistiti. C’erano anche i rappresentanti del movimento Reset, gli attivisti del Pinelli, tutti insieme per una battaglia che è soprattutto di civiltà.
Dopo la Prefettura i rappresentanti delle cooperative Nuove Solidarietà, Nuova Presenza, Azione Sociale, CAS, Lilium, FARO 85 accompagnati dalla Segretaria Clara Crocè si sono spostati a Palazzo Zanca dove sono stati ricevuti dalle dott.sse Sciglio e Sgrò che hanno spiegato che il Commissario Croce, rammaricato di quanto stesse succedendo, ha imposto al dipartimento ai servizi sociali di presentare entro stasera i bandi di gara. “Il Commissario Croce non ci sta – dichiara Clara Crocè – da mesi chiede al Dipartimento i bandi di gara. Bandi che nonostante le ripetute richieste non sono mai arrivati a Palazzo Zanca”. Secondo quanto riferito, il Commissario darà il via alla proroga al momento dell’adozione della determina per la pubblicazione dei bandi. La FPCGIL ha fatto presente di aver reiteratamente richiesto sia al Commissario che al Dipartimento servizi sociali un incontro per discutere dei bandi di gara perché è necessario avere delle garanzie sulla prosecuzione di tutti i servizi, sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali e sulla verifica della capacità economia delle imprese che parteciperanno alle gare. “Non vorremmo avere delle sorprese – continua Crocè – lo abbiamo dichiarato in Prefettura – il sistema dei servizi sociali a Messina è malato.Ormai èsaltato e rischia di trascinare anche quelle cooperative che comunque hanno assicurato gli stipendi e un discreto servizi agli utenti. Non vorremmo trovarci con cooperative che cambiano denominazione ma che nascondono alcuni personaggi che hanno violato i diritti dei lavoratori e degli utenti. I lavoratori sono preoccupati e chiedono di mettere un punto a questo sistema. E’ necessario individuare modelli alternativi – continua Crocè- che possono consentire risparmi, sicurezza occupazionale dei lavoratori e migliori servizi all’utenza”.
Intanto la X Commissione Consiliare, presieduta dal consigliere Elio Sauta, riunitasi stamani, ha inviato una nota al Commissario Croce con cui ha chiesto l'attivazione di tutti gli strumenti utili e necessari per l'immediata riattivazione dei servizi sospesi. Nello stesso documento è stata chiesta anche una convocazione urgente ed indifferibile per affrontare le gravissime problematiche che affliggono sia i fruitori dei servizi che i lavoratori. Anche il Presidente del Consiglio comunale Pippo Previti ha preso carta e penna per scrivere al commissario Croce. “La decisione che penalizza le persone più fragili della comunità – scrive Previti – ci ha sorpreso e lasciato senza parole. A prescindere dalla ricerca delle eventuali responsabilità e al di là di ogni facile retorica siamo certi che si disporrà l'immediata ripresa dei servizi, affinché non ricadano sugli utenti-vittime le colpe degli altri. Anche un solo giorno di mancanza dell'assistenza offerta comporta notevoli disagi e sacrifici sia ad utenti che alla loro famiglia (per chi ancora non ne ha una). Si eviti, per carità, una settimana di passione per loro e per i lavoratori”. Previti, continuando a confidare nella sensibilità del commissario, riconferma la disponibilità dell'intero Consiglio a continuare a lavorare per la ricerca delle soluzioni migliori a favore della città. La volontà di risolvere i problemi in teoria c’è. Fino ad oggi si è però scontrata con l’amara realtà.
ma tutto ciò 10 giorni fa non si sapeva?