Tra i protagonisti anche il Comune, che ha sottoscritto un protocollo d'intesa per promuovere il turismo subacqueo locale
Presentata la campagna archeo-sub strumentale nello Stretto di Messina, che prenderà il via la prossima settimana.
Alla conferenza stampa, che si è tenuta nella sala Falcone-Borsellino di palazzo Zanca, hanno partecipato il sindaco Giuseppe Buzzanca; Stefano Zangara, dirigente della IV Unità operativa di base – progettazione delle ricerche in alto fondale e degli itinerari culturali subacquei della Soprintendenza del Mare, funzinario Philippe Tisseyre; Gianmichele Iaria della Oloturia Sub e l’archeologo Timmy Gambin, dello staff Aurora Trust. Il progetto Atlantis, con i partner privati Oloturia Sub e Bimaris Edizioni, permetterà una campagna di ricerca nei fondali dello Stretto di Messina della durata biennale, che si svolgerà in collaborazione con Aurora Trust e la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Attraverso la preventiva selezione di aree di interesse, grazie all’impiego della più innovativa tecnologia di settore, di personale altamente specializzato e con l’appoggio delle istituzioni locali, si intende effettuare un’accurata scansione, con strumentazione di ricerca sonar ad alta tecnologia, dei fondali marini locali, il rilievo e il censimento delle eventuali risultanze di interesse archeologico e scientifico e, ove possibile, procedere con il recupero mirato di campioni o di singoli reperti finalizzato allo studio ed all’approfondimento di relativi settori di ricerca (archeologico, biologico, etc). Il progetto consentirà di mappare in maniera precisa i fondali prospicienti la fascia costiera messinese, attraverso scansioni e verifiche ROV, in un range di profondità compreso tra i 50 ed i 150 metri. Il progetto, per il quale il Comune di Messina ha sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere il turismo subacqueo locale ed accrescere una cultura del mare volta alla conoscenza ed alla protezione di questo ecosistema, avrà una durata biennale, e procede sulla scia della fortunata campagna “Archeorete Eolie” partita nell’anno 2009 ed ancora in atto, condotta da Aurora Trust e Soprintendenza dei Beni Culturali del Mare, che ha portato alla scoperta di 4 relitti di epoca romana nelle acque di Panarea. La Capitaneria di Porto ed il Nucleo subacqueo della Polizia Municipale di Messina assicureranno la sicurezza delle operazioni per tutta la durata della campagna, supporto logistico e di superficie al team di altofondalisti impegnati nei survey diretti. Tutte le operazioni saranno documentate, oltre che dalle strumentazioni e dalle tecnologie adottate durante la ricerca, da cameramen e fotografi professionisti, che saranno chiamati a supporto ed impegnati al fine di consentire la realizzazione di un documentario a carattere scientifico-divulgativo per la promozione dell’intera campagna di ricerca. Saranno organizzati incontri scientifici e seminari finalizzati alla conoscenza delle metodologie e tecniche della moderna ricerca archeologica e scientifica, alla valorizzazione dei beni ed alla tutela del patrimonio sottomarino, con la collaborazione di partner istituzionali e privati nazionali ed internazionali.