Il candidato sindaco di Nuova Allenza ha scelto una delle sette piazzette tematiche di via Garibaldi per presentare le sue cinque proposte da attuare immediatamente per creare nuova linfa economica e restituire speranza ai messinesi.
Finanza pubblica, arredo urbano, sostegno alle famiglie, commercio, politiche giovanile. Sono questi gli ambiti di intervento in cui si muoverà Gianfranco Scoglio nei primi 50 giorni di mandato a Palazzo Zanca. Il candidato di Nuova Alleanza ha le idee chiarissime e se le urne lo porteranno sulla poltrona di primo cittadino la sua ricetta per far ripartire Messina è già pronta e passa attraverso cinque delibere presentate oggi, insieme a due dei suoi assessori designati, Franz Riccobono e Oriana Celesti. Si comincia dall’assoluta certezza di voler evitare il dissesto, Scoglio è sicuro che Messina possa ancora farcela, e dunque dalla rimodulazione del piano di riequilibrio pluriennale. La vera svolta sarà iniziare il procedimento per l’affidamento del servizio di distribuzione gas, nel 2015 il Comune diventerà proprietario delle reti e chi avrà in gestione il servizio dovrà pagare un canone. Secondo le previsioni basterebbe questo per evitare il dissesto, ma “dobbiamo resistere fino al 2015” ha spiegato Scoglio che ha già elaborato quali misure adottare. Si va dal condono dei tributi comunali (esenzioni per chi si autodenuncia), alla vendita degli immobili comunali, sono circa 1500 gli appartamenti che si potrebbero cedere. Un occhio di riguardo per le famiglie e dunque esenzione dell’addizionale Imu sulla prima casa per le famiglie numerose. Poi Scoglio pensa alle duemila pratiche pendenti per le concessioni edilizie e punta a chiudere i procedimenti entro 30 giorni dalle richieste che sono già in corso di istruttoria, altri 30 giorni saranno il tempo massimo per certificare i crediti alle imprese.
Cambiando fronte e guardando all’arredo urbano l’idea principale è di stipulare una convenzione con l’Azienda Foreste e impiegare lavoratori beneficiari di cassa integrazione nella manutenzione del verde pubblico e nella gestione della riserva di Capo Peloro. Conti alla mano, spiega il candidato, solo questo farebbe risparmiare alle casse di Palazzo Zanca circa 2 milioni di euro.
Poi ci sono le famiglie e quella che Scoglio definisce “una grande ingiustizia passata inosservata a tutti i nostri deputati”: la social card. Dodici città italiane dallo scorso 3 maggio hanno avuto 50milioni di euro da destinare alla carta acquisti per le famiglie disagiate. Messina è rimasta fuori perché città con meno di 250mila abitanti. Ma Scoglio non ci sta e prevede di istituire la social card attraverso un nuovo regolamento comunale. E poi ha pensato anche ad una tariffa agevolata per i residenti a Messina da inserire nel bando di concessione della Rada San Francesco, un provvedimento che garantirebbe soprattutto il diritto alla continuità territoriale.
Punto numero 4: commercio. Il candidato di Nuova Alleanza propone il centro commerciale naturale costituito da tutti quegli esercizi che decideranno di far parte della grande rete che userà arredi ecocompatibili, che si faranno promotori della sicilianità, che soprattutto nel centro offriranno ai turisti un’immagine e un’accoglienza che parli dell’identità messinese. Non a caso oggi Scoglio ha illustrato questi progetti nella piazzetta della Memoria, una delle sette piazzette tematiche di via Garibaldi che ogni giorno, oggi compreso, accolgono migliaia di croceristi senza però riuscire a offrire nulla di caratteristico.
Il turismo è ingrediente fondamentale anche quando si parla di politiche giovanili per Gianfranco Scoglio. La metà delle risorse che il Comune risparmierà rimodulando i servizi locali sarà destinato per sostenere e incentivare piccole imprese giovanili per servizi turistici, partendo dalla valorizzazione del lago di Ganzirri e di Capo Peloro, perché il turismo non deve rimanere relegato al centro.
Pochissimi i dubbi per Gianfranco Scoglio. “Cinque delibere che da un lato puntano a mettere linfa economica e dall’altro a creare speranza, cinque delibere che saranno improntate nei primi 50 giorni se sarò sindaco. Gli effetti naturalmente non saranno immediati, si tratta di misure che si attivano attraverso bandi e progetti, ma si riparte da qui”.
(Francesca Stornante)
in 20 anni non hai ma fatto nulla e oggi parla ancora, vantanfosi delle inutili piazzette tematiche per i crocieristi che non spendono una lira e per i venditori ambulanti, che coraggio
Una domanda: E perchè non le ha fatte quando era parte integrante della giunta Buzzanca nonchè city manager? O magari nei 10715 anni in cui fra provincia e comune ha occupato una delle stanze dei bottoni a palazzo zanca?
chiuppilupittutti!
5 delibere in 50 giorni? Ma quante ne ha preparate in 20 anni scaldando la sedia? Che iperattività, ragazzi…
Ma è lo stesso Gianfranco Scoglio che è stato City Manager ed assessore durante gli anni Buzzanca?
Signor Candidato a Sindato, Avv. Gianfranco Scoglio, siamo sommersi di immondizia, le strade sono dissestate, le emergenze sono l’ordinario, i debiti fuori bilancio incidono in maniera determinante sul “rosso” del Comune. Dove e come reperirà in 18 mesi le risorse per resistere sino al 2015?
Certi discorsi non sono altro che un’alienazione della realtà, sospesa in una dimensione lontana ed effimera.
a me dispiace veramente per il prof. Riccobono un uomo di cultura e conoscitore della vera anima della nostra città assieme all’architetto Principato…..
Ma con quale faccia tosta può dire di potere risollevare la città di Messina in 50 giorni quando con il suo padrino Buzzy per lungo periodo negli ultimi 20 anni ha condotto la città in questo sfascio totale.
Le parole non gli mancano davvero, ma è molto triste capire in quale considerazione tiene i suoi concittadini: non solo buddaci ma addirittura tutti cretini con gli anelli al naso.
Si travesta con una maschera, attraversi lo stretto per non fare più ritorno a Messina, e cerchi di portare con se anche i suoi padrini, Buzzanca e Nania.
Ma il prof. Riccobono cosa potrà dividere mai con questo signore (boh).
A casa…, quelli come lui che avendo avuto la possibilità di gestire la bene la nostra città e non l’hanno mai fatto, quelli che hanno sempre servito (nel senso di leccato) il politico del momento, cambiando casacca per avere un posto migliore, quelli che ora si svegliano e presentano facili soluzioni, quelli che ci hanno sempre considerato un popolo bue utile solo al momento del voto, quelli che hanno fatto morire dissanguata questa città…
Tutti questi devono andare a casa, il nuovo sarà sempre meglio di quest’accozzaglia di politici opportunisti che ci hanno sempre illuso e governato.
IL NUOVO CHE AVANZA…SEMPRE LE SOLITE FACCE, CO LE SOLITE PROPOSTE…PRIMA DI VOTARE, GUARDIAMO I CURRICULA DEI CANDIDATI, O AL LIMITE RICORDIAMOCI COSA HANNO FATTO FINORA…PER LA CITTA’ –NON PER LORO–
anche il livello culturale di questa città è uguale a quello della politica, cioè zero.
Non sprechiamo più parole! Siamo a poche ore dal voto, usiamolo per far capire a questi signori che è arrivata l’ora di lasciare il governo della città e, probabilmente, la politica a tutti i livelli (questa è una speranza).
Facciamogli capire che non abbiamo l’orecchino al naso e che non cadiamo nei tranelli di chi si reputa più intelligente e colto (sulla cultura di questi individui ci sarebbe parecchio da dire, ma non voglio infierire) di tutti gli altri.
Sono certo che questo tizio non andrà oltre il 5% ed il mio rammarico, come qualcuno ha già fatto notare, va al Prof. Riccobono, uomo di reale cultura e che stimo tantissimo. Palesemente innamorato di Messina, mi piacerebbe capire quali dinamiche hanno avvicinato il Professore a chi l’ha distrutta.